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venerdì 13 novembre 2015

EMERGENZA MIGRANTI: PIU' FONDI ALLA COOPERAZIONE

per la classe 5^ les

giovedì 12 novembre:
La Stampa, articoli di M. Zatterin , pag. 4 e 5
Il Corriere della Sera, I. Caizzi a pag. 16
Il Sole 24 Ore, articoli a pag. 8 e 9 ( G. Pelosi, A. Cerretelli, B. Romano e L. Veronese)

L'OPINIONE
A Malta al summit UE - Africa, l'Unione Europea ha stanziato 1,8 miliardi di euro per i paesi africani in cambio di aiuto a selezionare i richiedenti asilo; la legge di stabilità ha triplicato i fondi per la cooperazione economica nei paesi africani; si chiude un occhio sulle violazioni dei diritti in Turchia in cambio di aiuto per il controllo dei migranti. Siete d'accordo con questa nuova strategia che si sta delineando in Europa ?

8 commenti:

  1. Non sono molto d’ accordo sulla strategia usata per far collaborare l’ Africa. Questo metodo di stanziare i fondi non verrà più rinnovato quando gli Africani non serviranno più. Gli Africani non gli abbiamo degnati di alcun aiuto e adesso usiamo un enorme ammontare di soldi per gli Africani? Dovrebbero avere dei diritti nelle trattative tra gli stati, questa sarebbe stata un’ ottima idea e non farebbe notare l’ opportunismo dei soldi che stanziamo. Per la Turchia non sono molto d’ accordo sul fatto che una nazione che viola i diritti umani dovrebbe aiutarci nelle migrazioni. Potrebbero sorgere dei problemi molto grandi che concernano i diritti umani. Se tali diritti vengono meno cosa farà UE nei confronti di tali soprusi?

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  2. Come afferma l'Alto rappresentate per la politica estera UE, Federica Mogherini "l'Africa ha bisogno dell'Europa e viceversa", sono d'accordo su queste strategie che sono state adottate anche se hanno i loro aspetti negativi. Ma, quello che sta facendo l'Europa è importante perché sta cercando di aiutare un paese in difficoltà. Basti pensare che in questa situazione potremmo esserci noi e vorremmo essere aiutati. Naturalmente tutta l'Europa deve aiutarsi a risolvere questo problema senza avere dei ripensamenti o dei dubbi, anzi tutti i paesi con le loro strategie dovrebbero accogliere una quota di migranti per diminuire questo afflusso. Quindi non sono d'accordo sulla richiesta di chiusura dell'accoglienza da parte della Svezia o solamente di limitarla. Perché essendo un' unione dovremmo collaborare anche se non siamo chiamati in prima persona come i paesi sul Mediterraneo. Per quanto riguarda la Turchia non sono d'accordo sulle strategie prese perché anche se essa ci sta aiutando per le migrazioni ha comunque violato dei diritti umani che sono fondamentali. Quindi andrebbe contro alla Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo, in quanto essi sono importanti rispetto alle altre questioni e devo essere riconosciuti e rispettati.

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  3. L’11 e il 12 novembre scorsi si è tenuto a Malta un vertice internazionale sull’immigrazione al quale hanno partecipato 60 stati e diverse organizzazioni umanitarie ed economiche sociali.
    Il summit aveva come scopo quello di affrontare le cause alla radice delle migrazioni e discutere il piano di redistribuzione dei 160mila profughi arrivati in Europa in questi ultimi mesi.
    Sinora il piano di redistribuzione dei migranti si è rivelato un fallimento poichè sono stati ricollocati poche centinaia di migranti, a fronte delle migliaia in attesa.
    A questo proposito, il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker ha dichiarato che, con questi ritmi, i ricollocamenti finiranno nel 2101.
    Per cercare di arginare il problema, gli stati partecipanti al summit hanno cambiato strategia, stanziando 1,8 miliardi di euro per i paesi africani, i quali si dovranno impegnare a selezionare i profughi, riaccettare i migranti rimpatriati, combattere i trafficanti e reintegrare i migranti irregolari.
    Sostanzialmente si tratta di aiuti concessi ai paesi africani, a condizione che questi si impegnino a bloccare i flussi sul nascere, trattenendo i migranti a casa propria.
    Io personalmente sono un po’ perplessa di fronte a questa decisione. Partendo dal presupposto che questi flussi di persone fuggono da conflitti armati o da condizioni di vita disumane, non credo che offrire denaro ai loro governi sia la scelta più appropriata.
    Dubito che gli aiuti che questi governi riceveranno verranno da loro utilizzati per ridurre le disuguaglianze, migliorare le scuole e i servizi sanitari, soccorrere i bisognosi o sviluppare le terre per le coltivazioni.
    Inoltre alla base c’è anche un problema etico, in quanto questi aiuti saranno destinati a paesi che hanno violato i diritti umani, come la Turchia o l’Eritrea, considerato come uno dei paesi più repressivo al mondo.
    Penso che tutti coloro che scappano da quelle zone, affrontando viaggi lunghissimi e pericolosi, lo facciano per avere l’opportunità di una vita dignitosa altrove, perché non intravedono un futuro nel proprio paese.

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  4. La sveglia dell'immigrazione, volenti o nolenti, continua imperterrita a suonare.
    Come distribuire queste persone? Dove? Secondo quali criteri? La soluzione in materia pare difficile, che non vuol dire impossibile. Sono già state fatte alcune proposte, il che è un bene, perchè significa che al contrario di una fetta di lamentoni senza soluzioni, esiste anche quella concreta pronta all'azione. Certo è che dopo l'intenzione di “fare”, ci si chiede “ma come fare”?


    L'Europa, presente all'appello dei membri ONU, approvatrice della Dichiarazione universale dei diritti umani, che si propone obiettivi circa il raggiungimento del benessere e pace tra gli stati, combattendo la povertà, la violazione dei diritti fondamentali e le discriminazioni, è disposta a chiudere un occhio sulla possibile violazione di questi e sulla corruzione; come risaputo, ad esempio, accade in Turchia, in cambio di una maggiore selezione dei richiedenti asilo, con il caldo apporto stanziato: 1,8 miliardi di euro.
    “Il fine giustifica i mezzi”, dicono...Fino a che punto?
    Fino a quale punto giustificare una politica così sfrontata da andare contro quei principi primordiali che guidano e legano l'Europa?
    Chiudere gli occhi non renderà le coscienze più pulite, non è una problematica da risolvere per vie traverse, quanto per linee dirette.
    Perchè non pensare a stanziare denaro per una politica mirata d'integrazione? Basata su quei valori che l'Europa tanto declama nelle giuste occasioni? Una politica d'introduzione nella società, per questi migranti, corsi per apprendere la lingua, possibilità concrete di ricostruire un percorso di vita, con la dignità che tutti gli uomini meritano.
    La soluzione deve essere trovata, ma senza scavalcare i principi e i valori per i quali ci chiamiamo Unione Europea

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  5. Buon pomeriggio, sono d' accordo con le decisioni prese dal governo italiano riguardo la gestione del problema migranti, sono d' accordo a finanziare lo sviluppo economico dell' africa, in cambio di aiuti nella selezione dei richiedenti asilo per due motivi; il primo perché viene aiutata la popolazione africana, la quale, con questi aiuti, ha più possibilità di sviluppo economico e sociale, ciò ridurrebbe sensibilmente il numero dei migranti, in quanto sarebbero scoraggiati a lasciare un paese sviluppato dal punto di vista sociale e politico, o quantomeno più sviluppato di prima, l' altra ragione e' proprio quella della riduzione del numero di migranti bussanti alle porte dell' Unione, sarebbe, dunque opportuno instaurare questo tipo di relazioni fra i due continenti, poiché entrambi ne trarrebbero giovamento, anche perché il problema dei migranti non riguarda solo l' Europa, ma anche l' africa, sia perché perde abitanti a causa dello spopolamento, sia perché alcune aree africane sono aree di transito per i migranti, dunque appoggio pienamente l' idea di Renzi, ossia quella di finanziare i paesi africani, tra cui l' Etiopia, metà di transito per molti migranti. Sono anche d' accordo al' appoggio dato dall' Unione Europea alla Turchia, poiché entrambe, se attuano strategie comuni, possono risolvere questo problema, tuttavia questa cooperazione con il paese turco mi lascia perplesso per un motivo, cioè la violazione dei diritti umani in Turchia da parte del premier Erdogan, mi fa strano che un paese come la Turchia, che viola gravemente i diritti umani, possa dialogare con l' europa e soprattutto che le istituzioni europei, portatrici di valori di libertà, possano aver accettato questo. Spero vivamente che questa collaborazione, oltre a risolvere il problema dei migranti, possa aprire la strada verso il rispetto dei diritti umani in Turchia, questo elemento è molto importante, specie se hanno intenzione di entrare a far parte dell' Unione Europea, in cui, bene o male, vige il rispetto dei diritti umani fondamentali.

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  6. Risposte
    1. Buona sera. Io sono favorevole alla cooperazione tra i pesi UE e l' Africa perché può essere utile per il controllo dei flussi migratori.
      Molto interessante l'osservazione del premier Matteo Renzi <> perché un problema è che alcune nazioni come Slovenia e Ungheria vogliono creare delle enormi barriere per bloccare completamente i migranti. Altrettanto importante investire economicamente in Africa per la necessità di favorire la migrazione legale( primo accordo tra l' unione e l'Etiopia). Un elemento negativo e' che l' Europa per formare questa coesione con Turchia e Africa deve entrare in rotta di collisione con i suoi principi fondamentali. Un altro elemento da tenere anche in considerazione è la precarietà delle strutture di accoglienza. Una di queste è la Svezia che è sommersa e chiede di partecipare alla redistribuzione per quote, approfittando della rinuncia ungherese.

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  7. Insieme: é questo lo spirito giusto con cui agire nei confronti del problema immigrazione in Europa. Personalmente sono d'accordo riguardo lo stanziamento di 1,8 miliardi di euro da parte dell'Unione Europea per i paesi africani, perché ritengo che sia molto importante aiutarli in quanto l'Africa ha bisogno dell'Europa e viceversa e perché si deve interiorizzare che le migrazioni sono un'opportunità e non una minaccia. Penso che l'idea di ricollocare 160mila profughi da Grecia e Italia entro due anni, sia un obiettivo molto difficile, ma non impossibile e per riuscirlo ad ottenere sia essenziale puntare sulla redistribuzione, sull'accoglienza e sui rimpatri. Non sono d'accordo sulla collaborazione con la Turchia, in quanto non é tollerabile la mancanza di rispetto dei diritti umani e l'Europa non dovrebbe tralasciare questo aspetto solo per avere "aiuto" da parte della Turchia: non bisogna dimenticare che i paesi dell'Europa fondano i propri principi sulla Dichiarazione Universale dei diritti umani e poiché abbiamo Costituzioni basate sulla libertà e sul rispetto dei diritti, dovremmo in alcuni casi mettere da parte le questioni politiche e far prevalere quelle socio-morali.

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