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venerdì 26 febbraio 2016

G20 a Shangai: ombre di recessione e svalutazioni competitive

per la classe 5^ les

Il Corriere della Sera, giovedì 25 febbraio, F. Fubini pag. 15 "La guerra delle valute"

DA CAPIRE/SAPERE
- perchè il livello delle esportazioni mondiali è sceso?
- perchè l'euro ha perso valore sul dollaro?

L'OPINIONE
Perché la globalizzazione economico-finanziaria pone un problema di sovranità nazionale?

6 commenti:


  1. La globalizzazione è un fenomeno alquanto recente sviluppatosi tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90. I settori economici più fortemente investiti sono quelli legati al commercio internazionale e ai mercati finanziari; in particolare i mercati finanziari, per la loro forma organizzativa e per la particolare natura dei titoli trattati, sono maggiormente sensibili e facilitati nella ricerca di opportunità economiche vantaggiose. Inoltre se il processo di globalizzazione porta con sé numerosi aspetti positivi, esso solleva allo stesso tempo numerosi problemi di sovranità nazionale: il primo deriva in seguito al processo di liberalizzazione avviato dai paesi industrializzati, in quanto i mercati internazionali, i mercati valutari e finanziari sono diventati molto instabili. Il secondo riguarda il boom vissuto dai beni immobiliari, che ha avuto un’origine nazionale e infine il terzo riguarda il disequilibrio dei tassi di cambio che introduce un elemento supplementare di incertezza nelle decisioni d’impresa. Si potrebbe quindi dire che gli squilibri dei tassi di cambio reali sono fondamentalmente ostili al libero scambio perché sono fonte di una crescente pressione di tipo protezionistico. Secondo l’analisi marxista, la globalizzazione viene considerata una nuova forma di sfruttamento degli Stati più deboli e dei popoli più poveri a causa di un processo ineguale in cui il potere economico è concentrato nei maggiori paesi industrializzati. Ciò viene attribuito soprattutto al sempre maggiore peso che le multinazionali hanno nell'economia mondiale. Esse favoriscono lo spostamento della produzione dai paesi più industrializzati a quelli in via di sviluppo, permettendo di arrivare laddove i diritti umani non sono garantiti e dove i salari sono più bassi.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. La globalizzazione ha investito tutti i settori, creando una forte interdipendenza a livello culturale, politico e soprattutto economico, permettendo così il passaggio da un’ottica di mercato circoscritta a un mercato globalizzato, espansivo. Si tratta di un fenomeno che presenta vantaggi, si può parlare di mercato internazionalizzato unico, di libero scambio, senza barriere protezioniste; svantaggi ad esempio perché si verifica a livello economico-finanziario un problema di sovranità nazionale, dove ogni governo non può agire da solo, perché dipendente anche dagli altri. Viene limitato il potere decisionale in materia economica di uno stato, permettendo il prgressivo trasferimento della sovranità nazionale verso organizzazioni internazionali, quali ad esempio Fondo Monetario Internazionale - FMI, Banca Mondiale e World Trade Organization - WTO.
    L’aumento dell’ apertura internazionale nelle varie economie, causa facilmente traumi finanziari esterni, dato che le economie nazionali sono interdipendenti, ogni variazione dell’attività economica, influenza i sistemi economici altrui.
    In questa visione globalizzata, l’influenza esercitata dai vari stati è direttamente proporzionale alla loro capacità di influenzare il mercato, dunque al ruolo principale o secondario che ricoprono nello scenario economico globale.
    Si può dedurre; quindi; che i paesi ricchi ricoprano un ruolo più decisivo di quelli marginali, che possono subire conseguenze molto sfavorevoli, con tale forza da compromettere la potenziale riduzione delle disuguaglianze, potendo anche contribuire a ulteriore povertà.
    Paradossalmente i processi di globalizzazione non sono poi così globali, dato che includono particolarmente alcuni soggetti escludendone maggiormente altri.
    Il quesito sorge spontaneo, che nell’ottica di perseguire eguale possibilità di scambio, riducendo le disuguaglianze tra gli stati e sollecitandone la possibilità di instaurare relazioni economiche globali, si concorra a creare più disparità che equità?

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  4. La globalizzazione è un processo economico che crea mercati a livello mondiale e che riguarda sia il mercato finanziario sia il prodotto finito.
    Questo fenomeno si è amplificato con le innovazioni tecnologiche degli ultimi decenni: la nascita di una rete globale e di internet ha incrementato lo scambio di valute e prodotti in tempo reale.
    In questi ultimi trent’anni, la globalizzazione ha avuto un peso fondamentale nella politica mondiale ed è sicuramente un processo ancora in via di sviluppo ed è difficile pronosticare il punto di arrivo di questo processo.
    Il potere economico finanziario è nelle mani di multinazionali che operano in tutto il mondo, anche grazie ad alleanze con società simili e joint-ventures.
    A causa della globalizzazione, si è giunti ad una delocalizzazione del lavoro. Ciò significa che un prodotto può essere assemblato o lavorato in diverse parti del mondo. Le multinazionali scelgono quindi paesi in cui la manodopera ha costi minori, contribuendo così all’arricchimento di alcune aree geografiche e di una parte della popolazione.
    In un mondo in cui il mercato economico-finanziario gioca un ruolo più importante rispetto al ruolo dello Stato, è ovvio che la sovranità dello Stato venga messa in discussione.
    Io credo che sia sempre più difficile per lo Stato trovare una collocazione politica ed economica in un mondo in cui la finanza è globalizzata e le leggi devono essere emesse in funzione delle regole di mercato a scapito di una progressiva modifica del potere dello Stato.

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  5. La globalizzazione è un processo economico molto importante alla quale si devono porre numerose attenzioni.
    questo processo ha sia aspetti positivi sia aspetti negativi.ad esempio un aspetto negativo è che è presente per quanto riguarda l'aspetto economico finanziario un problema di sovranità. Un ruolo molto importante sotto questo punto di vista lo può avere lo stato con la sua capacità di influenzare il mercato.
    La globalizzazione ha avuto anche numerose cause, come ad esempio la delocalizzazione del lavoro.
    le multinazionali sono molto importanti perché con il loro peso nella economia mondiale posso dare un contributo non indifferente.
    negli untimi trent'anni, la globalizzazione ha voluto dire la sua anche tramite la politica mondiale, ma non si può affermare con precisione quanto questo tentativo abbia avuto successo. Nonostante tutte queste numerose problematiche, la globalizzazione ha portato anche a qualcosa di buono, come aver creato un' ottima indipendenza a livello culturale, politico ed economico. Questo portò in successione ad ottenere un mercato espansivo e globalizzato.

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  6. Buongiorno, la globalizzazione economico- finanziaria pone un problema di sovranità nazionale per varie ragioni; inanzitutto perché se si ha un mercato globalizzato, gli altri mercati sono destinati a soccombere, poiché non ha più senso averne, ci sarà solo un unico mercato che detta legge sugli altri mercati, i quali devono adeguarsi ai nuovi standard economici, pena l' uscita dal panorama mondiale di quel mercato stesso, ma la globalizzazione riduce la sovranità dei singoli stati anche per quanto riguarda i prodotti da immettere sul mercato, oggi gran parte dei prodotti sono diffusi su scala mondiale e le aziende devono produrre quei prodotti perché sono più appetibili sul mercato, dunque esse non potranno più produrre per esempio prodotti tipici del luogo in cui le aziende sono situate, perché la globalizzazione non lo permette più, dunque spariscono dal mercato alcuni prodotti di ottima qualità a favore di altri di scarsa qualità che però sono diffusi su larga scala a livello globale. Ma la globalizzazione è responsabile anche di un altro fattore, ossia quello che viene chiamato neocolonialismo, la globalizzazione, promossa dai paesi occidentali, promuove stili di vita, abitudini, beni che sono tipici del mercato occidentale a paesi che non hanno mai visto magari neanche un automobile, ciò spesse volte risulta essere un' imposizione da parte dei paesi del nord del mondo, i quali non tengono conto delle esigenze dei paesi poveri e dei processi di sviluppo, decisamente più lenti in quel paese, ciò risulta una vera e propria forma di neocolonialismo a danno dei paesi in cui le multinazionali decidono di trasferirsi, queste multinazionali, una volta che sono in quel paese, non pensano a contribuire al processo di sviluppo di quel paese tramite aiuti alle popolazioni locali, che possono essere economici o di altra natura, ma spesse volte sfruttano questi lavoratori sottoponendoli a turni di lavoro massacranti magari per pochi dollari al giorno, ma la globalizzazione riduce la sovranità di uno stato anche per quanto riguarda il settore legislativo, le multinazionali impongono al paese in cui hanno deciso di delocalizzare l' attività d' impresa perché la manodopera e le leggi in materia fiscale sono più vantaggiose, le proprie leggi in materia di produzione tipiche del mercato occidentale, senza badare alle leggi di quel paese, operando una vera forma di colonizzazione, anche per quanto riguarda i vertici di quell' azienda che sono persone occidentali e non del luogo, i quali impongono modelli e cicli produttivi che non hanno niente a che spartire con la cultura di quel paese. Ma non è finita qui. In questo villaggio globale, per citare le parole di mcluan, vi è una globalizzazione anche per quanto riguarda i costumi delle persone che sono tutti uguali e conformi ad un modello, ciò riduce molto le particolarità tradizionali di quel paese, che è uniformato ad un modello unico, vi è anche una globalizzazione tecnologica, poiché le tecnologie occidentali sono imposte ai paesi stranieri senza contare che quei paesi non sono pronti ad accogliere questo tipo di tecnologie, poiché non ne sono né' economicamente, ne' socialmente pronti, insomma la globalizzazione sta riducendo la sovranità dei singoli stati, a favore di un' unica sovranità, ossia quella dell' occidente, che vuole creare un mondo occidentalizzato, senza tenere conto delle esigenze delle singole popolazioni locali.

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