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giovedì 10 marzo 2016

CHIUSI I CONFINI DELL'EUROPA?

per la classe 3^ LES

Il Corriere della Sera, 10 marzo 2016, pag. 3 art. di L. Cremonesi, pag. 15 articoli di Battistini e Rosaspina

DA SAPERE:
- cosa prevede il trattato di Shengen e cosa prevedono gli accordi di Dublino ?
- quali requisiti sono necessari per ottenere l'asilo politico e quali per il permesso di soggiorno?

L'OPINIONE
Sei favorevole alla chiusura delle frontiere dello spazio Shengen? Perchè? Diversamente, cosa secondo te, dovrebbe fare il governo italiano per una miglior gestione dei flussi migratori?

9 commenti:

  1. La chiusura delle frontiere nello spazio Shengen, ma prima di tutto nei paesi Balcani, non è secondo me la migliore delle soluzioni che l'ue potrebbe adottare per diminuire la libertà di circolazione del flusso di migranti.
    In primo luogo perché, come sottolineato nell'articolo, se i Balcani chiudessero definitivamente le frontiere i trafficanti troverebbero nuove rotte dove spedire questa povera gente, quindi il loro soccorso sarebbe più problematico per gli altri paesi, in primis l'Italia che già deve far fronte a un flusso migratorio molto alto.
    In secondo luogo perché i migranti sarebbero imprigionati nel paese in cui sbarcano e non potendo spostarsi aggraverebbero come ho detto prima la situazione di altri paesi in cui lo sbarco è più frequente.
    Una possibile soluzione alternativa sarebbe secondo me invece quella di chiudere le frontiere in certi periodi dell'anno ciclicamente, in modo da lasciare il tempo ai paesi di organizzare i centri di accoglienza nel periodo in cui sono chiusi.

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  2. Chiudendo le frontiere sulla rotta balcanica, la situazione non è che peggiorata; oltre 15 mila migranti si trovano intrappolati in alcuni paesi della regione balcanica in condizioni disumane.
    Le decisione prese da questi paesi, a mio parere, sono finalizzate solamente a difendere i propri interessi sul tema immigrazione. Questi paesi dovrebbero far fronte all'emergenza, identificare i migranti e mettere a disposizione delle strutture idonee.
    L'Italia quest'anno non può permettersi di ripiombare nelle situazioni degli anni passati, Renzi e Alfano dovrebbero effettuare dei controlli sulle strutture adibite ai migranti e rafforzare l'intero sistema, in modo tale da contente future ondate.
    L'unione Europea dovrebbe vietare la chiusura delle frontiere di questi paesi, anzi dovrebbe amministrare e collaborare al fine di avere una politica comune sul problema.

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  3. Buonasera,dopo aver letto gli articoli di L. Cremonesi,Battistini e Rosapina mi sento di dire che a parere mio la chiusura delle frontiere dello spazio Shengen segnerebbe un ingente danno per tutte quelle persone che sperano di attraversarlo. Credo che in primo luogo si debbano tutelare le persone che cercando ospitalità in altri paesi,fanno di tutto per riuscirci, ma credo anche che debbano essere tutelati quei paesi che ospitano miriadi di migranti e che sono sovraffollati. Uno di questi paesi è l'Italia che già negli anni passati si è trovata ad affrontare proprio questa emergenza. Credo che il governo dovrebbe intervenire in modo razionale ,pensando a tutte le problematiche che possono venirsi a creare per una decisone presa all'ultima ora, perché il problema ricade su tutti quanti e sarebbe pertanto opportuno decidere in modo da creare una situazione più agiata.

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  4. “Lo spazio Schengen rappresenta un territorio dove la libera circolazione delle persone è garantita. Gli Stati firmatari del trattato hanno abolito tutte le frontiere interne sostituendole con un'unica frontiera esterna” (http://eur-lex.europa.eu/). Questo concetto è importante e può rappresentare il futuro della UE. Purtroppo oggi si deve affrontare l’arrivo di migliaia di profughi che lasciano il loro paese in guerra e la miseria. Alcuni stati europei sulla rotta balcanica per fronteggiare questo problema hanno deciso di chiudere le loro frontiere nazionali e di costruire muri perché i migranti sono troppi e perché hanno paura che con i richiedenti asilo arrivino anche i terroristi.
    Capisco le difficoltà nell’accoglienza perché le immagini che ci sono giunte tramite i telegiornali o il web erano molto forti; in Italia si conoscono bene i problemi e trovare soluzioni è complesso. Ma non dobbiamo mai dimenticarci che siamo in primo luogo uomini e che non dobbiamo trascurare i valori della solidarietà.
    Chiudere le frontiere è sbagliato. Secondo me, bisogna trovare un modo e le risorse perché lo spazio Schengen funzioni meglio e quindi che vengano rafforzate le idee di fondo che hanno permesso la sua formazione. Bisogna che le frontiere esterne siano ben controllate da una forza internazionale coordinata dalla UE. Così le persone che entrano in Europa sarebbero riconosciute attraverso un visto comune. Nell’accordo di Schengen bisognerebbe ampliare “la cooperazione e il coordinamento fra i servizi di polizia e le autorità giudiziarie al fine di preservare la sicurezza interna degli Stati membri e segnatamente per lottare in maniera efficace contro la criminalità organizzata”.
    Dal mio punto di vista l’Italia deve continuare ad insistere con gli organismi della UE affinché ci sia una presa di coscienza sul fatto che il tema dell’emigrazione non si risolve con dei divieti, ma con l’accoglienza che però deve essere gestita non da un unico stato, ma dalla comunità internazionale.

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  5. Recentemente la via dei Balcani è stata chiusa e 15 mila migranti devono essere sgomberati. I muri non sono una risoluzione, si cercheranno vie alternative, l' Albania o l' Ucraina. L' Italia è preoccupata perché i centri di permanenza non sono pronti a reggere. In mare non esistono muri e non è giusto o normale abbandonare chi fugge dalla guerra respingendo o lasciando masse di persone. Bisogna iniziare una nuova fase operando in acque libiche garantendo sicurezza alle piattaforme petrolifere, ai pescherecci, ai mercantili, ai mezzi di soccorso con attività di sorveglianza, anti pirateria e intercettando gli scafisti.

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  6. La chiusura delle frontiere nello spazio Shengen, nonostante stia controllando, in qualche modo, i flussi migratori, lascia migliaia di persone in condizioni tutt'altro che favorevoli sul confine fra uno Stato e un altro; migranti che, per chiari motivi, sono stati obbligati a scappare da situazioni non favorevoli verificatesi nel loro Paese.
    La chiusura delle frontiere, dunque, ha fatto sì che centinaia di migranti si affollassero attorno al confine dell'area Shengen, creando, così ancor più disordine di quanto già ce ne fosse.
    Da parte di ciascuno Stato, appartenente all'UE, sarebbe necessario un aiuto concreto, in modo tale che ciascuno faccia la propria parte del dovere collettivo. L'Italia è un Paese molto esposto al fenomeno dell'immigrazione, e dal Mediterraneo arrivano sempre un numero maggiore di migranti. Ovviamente se l'Italia chiudesse le frontiere tutte quelle persone morirebbero in mare. La gestione di questo fenomeno è competenza del Ministro degli Interni, il quale dovrebbe impegnarsi al massimo nella costruzione di strutture volte all'accoglienza di questi migranti, mantenendo, tuttavia saldi i controlli, al fine di evitare danni di vario genere.

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  7. Il trattato di schengen prevede che determinate zone sono a libera circolazione, ovvero dove i controlli alle frontiere sono stati aboliti per tutti i viaggiatori che vi passano attraverso, in questo momento lo spazio schengen è composto da 26 paesi dei quali 22 fanno parte dell'Unione Europea e gli altri 4 sono il Liechtenstein, la Norvegia, la Svizzera e l'Islanda. Questo trattato prevede che all'interno di questa zona i cittadini possono viaggiare e spostarsi senza essere sottoposti a controlli.
    La convenzione di Dublino è un trattato internazionale che tratta il tema del diritto di asilo, esso determina lo stato membro dell'UE competente a esaminare una domanda di asilo o riconoscimento dello status di rifugiato.
    A mio parere lo stato italiano dovrebbe chiudere queste frontiere dello spazio schengen per far sì che nel nostro paese non entrino persone che possano danneggiare il territorio dove abitiamo o per lo meno proporrei un maggior controllo alla frontiera per riuscire ad individuare in linea di massima chi potrebbe danneggiarci il paese.

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  8. Si tratta di una misura molto controversa, che può essere giudicata per il suo contenuto etico o per la sua efficacia pratica.
    Eticamente appare lecito che un paese protegga la sua società e i suoi abitanti dagli effetti dell'immigrazione incontrollata. Chi è favorevole pensa all'aumento della delinquenza, che è causata dalla condizione di povertà in cui si trovano molte di queste persone entrate in Italia senza prospettive di lavoro o di reddito. Chi è contrario però trova che non sia accettabile, per un paese "ricco" dell'occidente, negare ogni possibilità di sopravvivenza e chiudere la porta in faccia ai profughi che sfuggono le bombe, così come non si nega il pronto soccorso a nessuno, e come in guerra non si infierisce sui prigionieri che si arrendono. Si tratta infatti dei diritti minimi, condivisi da tutti i paesi.
    Dal punto di vista dell'efficacia invece appare evidente come uno strumento di questo tipo, attuato dai singoli paesi singolarmente e senza coordinarsi, non può riuscire ad arginare il fenomeno come invece potrebbe fare una misura condivisa e attuata contemporaneamente da tutti. Quelli che sostengono la necessità di chiudere le frontiere ribattono dicendo che non è importante annullare il fenomeno, per un paese, ma spostare i flussi in modo che le persone semplicemente preferiscano passare dal paese vicino.
    In questa discussione l'Italia ha preso una posizione quasi obbligata, quella di insistere su una soluzione coordinata e condivisa. Infatti è chiaro che, se ogni paese pensa a se stesso, avranno la peggio quelli che, a causa della loro posizione geografica, sono più esposti a queste migrazioni: Italia, Grecia, e tutti i piccoli stati sui confini balcanici. Inoltre non bisogna dimenticare che le migrazioni via mare, con i loro morti sulle spiagge e i barconi zeppi di centinaia di sfortunati salvati dalle motovedette, sono molto più "mediatiche" dei passaggi a piedi attraverso i boschi, di piccoli gruppi che passano i confini senza TV. Per questo motivo il tentativo dell'Italia può avere più successo, perche' ogni volta che i cittadini europei vedono in televisione queste scene terribili l'opinione pubblica può fare pressione sui loro governi perché finalmente collaborino per cercare di organizzarsi insieme.

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  9. Dopo secoli di guerre per i confini l'Europa si unisce e Shengen sembrava essere la migliore soluzione per l'unione. Negli ultimi anni con il verificarsi di forti flussi migratori si e' creata una situazione tale che fa sembrare Shengen un'utopia.
    Penso che in questo particolare momento dove sembra essersi perso il controllo,forse una chiusura temporanea potrebbe essere una soluzione valida per cercare di risolvere il problema profughi in modo più attento.

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