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venerdì 16 maggio 2014

L'Europa e le tragedie dei migranti

per la classe 4^ - per martedì 20 maggio

LEGGERE gli articoli riguardanti le possibili novità sul divorzio ( Il Corriere pag.21; Il Sole pag. 44), segnarsi eventuali dubbi, concetti non compresi.

Sul problema immigrazione
Il Corriere pag. 19 e pag. 39 - Bloccare all'origine la rotta di Lampedusa - A. Cazzullo
Il Sole 24 ore pag. 10 - Frontex...- di Beda Romano; Gli Stati falliti... di Alberto Negri
guardatevi il video pubblicato il 15 maggio da Repubblica.it http://www.repubblica.it/cronaca/2014/05/15/news/morte_migranti-86184959/?ref=search 

CAPIRE: Da quali Stati provengono principalmente i migranti ? Quali sono le condizioni che aumentano i flussi migratori in questi Stati?

L'OPINIONE: Cosa dovrebbe fare L'Europa secondo voi rispetto al problema delle migrazioni ?


21 commenti:

  1. 1)Principalmente i migranti provengono dalla sponda Africana e mediorientale del Mediterraneo, le condizioni che aumentano i flussi migratori in questi Stati sono le guerre, le carestie e le continue violazioni dei diritti umani
    2)Secondo me l'Europa dovrebbe gestire meglio il problema delle migrazioni, magari firmando un patto che obblighi tutti gli stati dell'Unione Europea a collaborare almeno in parte nel farsi carico dei migranti. Finora solo l'Italia si è presa il compito di accogliere i migranti e ora la situazione è davvero critica. La maggior parte delle persone che migrano in Italia, lo fanno per poter andare in Stati come la Francia e la Germania.. L'Italia, in teoria, dovrebbe solo essere il loro ennesimo scalo e invece diventa la loro nuova casa. Perchè accade questo? Perchè gli altri stati rifiutano i migranti, non consentono loro di superare la frontiera e li lasciano al loro destino, e al nostro. L'Europa dovrebbe organizzarsi per rendere migliore la vita di coloro che fuggono dalla guerra o da situazioni veramente pericolose, invece volta loro le spalle e li lascia al loro destino. I diritti di queste persone vengono così ulteriormente violati. Questo dovrebbe far aprire gli occhi all'Europa, che a quanto pare fa finta di non vedere la situazione in cui ci troviamo. Basterebbe organizzare meglio tutti gli Stati dell'Unione Europea e creare appositi centri di accoglienza, creare anche delle barriere dove i migranti vengono controllati e ci si accerta sul reale motivo della loro migrazione in modo da non inserire persone pericolose... Basterebbe così poco per migliorare la vita di migliaia di persone che quasi non ci si crede al fatto che ancora queste misure non siano state messe in atto.

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  2. ALESSIA CANELLI

    “Carretta del mare prende fuoco nei pressi dell’isola di Lampedusa ed è strage: circa 500 i migranti a bordo che sono stati scagliati in mare”.
    Queste parole ormai le vediamo scritte sui quotidiani e sentite nei telegiornali sempre più frequentemente.
    Ma chi sono i migranti? Molti provengono da Paesi falliti o semi-falliti, come la Siria e il Libano entrambe coinvolte nella guerra civile, la Turchia, la Nigeria, e gli Stati del Corno d’Africa (Somalia, Eritrea, Etiopia..) le cui regole più stringenti sull’immigrazione in Israele rischiano di provocare un ulteriore aumento del flusso migratorio verso l’Europa.
    L'immigrazione è uno dei fenomeni sociali mondiali più problematici e discussi, dal punto di vista delle cause e delle conseguenze. Le persone migrano per cercare un futuro migliore e una condizione di vita più degna. (Giovane donna siriana incinta probabilmente di nove mesi che ha rischiato la propria vita e quella del figlio per farlo nascere in un Paese dove non ci sia la guerra).
    Una volta sbarcati, molti di essi presentano domanda di asilo in quanto ormai possono essere considerati tutti rifugiati politici perché è propria la politica del loro Paese che è fallita con conseguenze devastanti.
    L’Europa secondo me non può limitarsi a soccorrere in mare i migranti o peggio ancora a respingerli; è il momento di pensare a nuove misure di asilo, a distribuire meglio i profughi ma soprattutto sarebbe il momento di intervenire sulle cause di queste inarrestabili fughe. Infatti per fermare la rotta su Lampedusa non bisognerebbe sbarrare la porta sull’ultimo miglio, come scrive Aldo Cazzullo nel suo articolo, ma bisognerebbe chiuderla sulle coste da cui parte il triste traffico di vite umane.
    Lampedusa non è la meta a cui tendono, e nemmeno l’Italia a parere mio, ma sono luoghi di transito quasi obbligatori per spostarsi in tutta Europa il problema è che alcune Nazioni non permettono loro l’entrata.
    Sarebbe necessario seguire l’appello di Papa Francesco che in occasione di una delle ultime tragedie del mare ha detto: “preghiamo per le persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo; si mettano al primo posto i diritti umani e si uniscano le forze per prevenire questi stragi vergognose”.

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  3. BENVENUTO ALESSIA
    1) Come viene esplicitato dal "corriere della sera" molti degli immigrati provengono da paesi che stanno vivendo una profonda crisi: sponda africana e mediorientale del Mediterraneo. La nostra Lampedusa è da anni al centro di una crisi in quanto territorio vicino alle coste africane. Crisi da sempre mai affrontata e risolta. C'è una reazione di ipocrisia, ovvero che si salvano gli immigrati dal mare e si lasciano sparire verso il cuore d'Europa.
    L'aumento di questi flussi migratori sono principalmente causati dalle guerre. Una donna al nono mese di gravidanza, dopo un lungo e pericoloso viaggio per scappare dalla sua terra, ha dichiarato di essere fuggita dalla Siria per andare in Germania e far nascere suo figlio in un Paese dove non c'è guerra.

    2) L'Europa dovrebbe affrontare il problema, invece di girare le spalle quando c'è realmente bisogno d'aiuto. Non ci si può limitare a soccorrere in mare i migranti. Bisogna pensare a nuove forme di asilo e intervenire sulle cause. Per esempio intervenire nel Paese dando una forma di governo migliore, capace di fronteggiare e fermare il caos. Perchè scappare se si vive bene nella propria terra madre?L'Italia è l'unica che li accoglie, per questo l'Europa dovrebbe aiutarci a gestire una situazione che è a dir poco esplosiva . Bisogna unire le forze per risolvere i problemi. E' inevitabile, questi problemi con il tempo aumenteranno e che ne sarà di queste povere vite?

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  4. Andrea Elmi

    Molti degli immigrati che sbarcano sulle coste della nostra penisola provengono
    dal continente africano lasciando i loro paesi , spesso devastati da guerre
    civili , carestie , miseria , in cerca di un futuro migliore.
    Quando si avvicina la bella stagione quasi ogni giorno si sente parlare di un
    nuovo sbarco a Lampedusa e notevoli sono gli sforzi fatti dalla marina
    per portare in salvo gli immigrati , che affrontano il viaggio a bordo di vere
    carrette del mare.
    Purtroppo visto l'aumento di questi flussi , i nostri centri di accoglienza sono
    saturi e le condizioni in cui devono vivere queste persone , sono , a causa di
    questo sovraffollamento, spesso indecenti.
    Ciò che più mi disturba è che sembra che il problema sia solo di competenza
    italiana. L'Europa , pronta spesso a criticare le condizioni in cui vivono gli
    immigrati nei centri di accoglienza italiani , non aiuta l'Italia anzi se ne lava le
    mani . Forse se non fossimo lasciati soli e se l'intera Comunità Europea creasse
    nuovi centri e desse il suo contributo per affrontare il problema , i diritti di queste
    persone , che lasciano i loro paesi solo perchè sono disperate , non sarebbero
    violati.



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  5. 1)I migranti che sbarcano sulle coste italiane provengono prevalmente dalla sponda africana e mediorientale del Mediterraneo. Questi lasciano i loro paesi soprattutto a causa della guerra(Siria),per arrivare nei paesi che si trovano nel cuore dell'Europa(come la Germania).
    2.Ritengo che L'Europa debba intervenire in modo concreto, non solo attraverso degli ammonimenti per le condizioni pessime e precarie dei nostri centri di accoglienza, attraverso l'erogazione di permessi più veloci per permettere agli immigrati di distribuirsi negli altri paesi europei e cercare una mediazione con i governi stranieri per chiudere le coste da cui parte il traffico di vite umane, intervenendo in modo diretto sulla causa.
    Vorrei citare una frase di Martin Luther King, che rivolgo non solo ai capi di stato e agli abitanti di tutta L'Europa, ma anche di tutto il mondo: “Può darsi non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non farete nulla per cambiarla"
    Valentina Crepaldi

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  6. Il Divorzio

    Divorzio “breve”: ho qualche dubbio su ciò che significhi “deposito della domanda” e “comparizione” davanti al Presidente del Tribunale. Quest’ultima non è immediata , come udienza, dopo il deposito del ricorso consensuale?
    A proposito delle dichiarazioni della psicoterapeuta P. Vinciguerra ( da Il Corriere), per la quale la riduzione del tempo di attesa tra separazione e divorzio ridurrebbe la “serietà” dell’impegno preso col matrimonio, penso che se due persone siano giunte alla decisione di separarsi non siano certo i tempi di attesa che possan influire sulla loro decisione e di sicuro il prolungarsi dei tempi possono solo danneggiare i figli, che rappresentano uno dei punti deboli nelle vicende di divorzio.
    Penso che inoltre la riduzione del tempo tra separazione e divorzio effettivo possa lasciare minore spazio a “interpretazioni” di legge che pare portino beneficio solo agli avvocati, alle loro parcelle, avvocati che si vantano pubblicamente di “vivere” di cause di divorzio. Questo non mi sembra accettabile in una società definita civile.


    Flussi migratori verso l’Europa.
    Vi è certamente un aumento dei flussi migratori verso l’Europa. Perché?
    Di sicuro i “gravi focolai” di crisi in Medio Oriente e in Europa Orientale ne costituiscono una causa importante: altri Paesi come la Libia ne approfittano come arma di ricatto perché privi di un forte governo centrale (Ghaddafi non c’è più) criticano l’Europa perché incapace di fatto di bloccare i flussi migratori.(Il sole 24 ore)
    La migliore difesa si sa è l’attacco; così ora che il potere in Libia è gestito da personaggi che non possono vantare un riconoscimento totale nel loro Paese e furbescamente ribaltano il problema sul continente a cui approdano i poveri migranti. Il giornalista sottolinea come in realtà sian tutti “rifugiati politici”perché è proprio la politica a esser fallita.
    Quindi cosa possiamo fare in questa Europa impoverita dalla crisi?
    Certamente accogliere, ma pensare un poco più in lungo nel tempo: le moltitudini premono ai nostri confini e non basta chiudere gli occhi o le frontiere, perché non divenga un problema tragico dobbiamo offrire servizi e lavoro anche a loro, non per bontà ma anche per nostro interesse, negare il problema ci porta al baratro della violenza incontrollabile in casa nostra. Ridurre le ricchezze estreme di pochi per il benessere di tutti o sarà il collasso. Per tutti.

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  7. Di fronte al continuo incremento dei flussi migratori che sono avvenuti fino ad oggi e si presume continueranno ancora prossimi mesi, i singoli stati come l’ Italia intraprendono azioni di carattere umanitario per soccorrere i migranti, che giungono alle nostre coste in condizioni precarie rischiando la vita.
    Ci si accorge che non possiamo più limitarci a soccorrere i migranti in mare o ancor peggio a respingerli, ma bisogna affrontare e risolvere il problema. Secondo me l’Europa innanzitutto dovrebbe aiutare i paesi di “frontiera” più esposti al fenomeno migratorio, in modo da minimizzare i costi di una tale emergenza e poter disporre di maggiori risorse.
    E’ senz’altro anche fondamentale, a mio parere, che l’Europa intera attui politicamente le necessarie pressioni su quei paesi da dove provengono i flussi migratori, costruendo con loro le condizioni per formare governi più stabili e limitare quindi il numero delle persone costrette a fuggire dalla paura delle guerre civili.

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  8. MARTIN CHIARAZZO

    La maggior parte dei migranti proviene dalla sponda africana e medio orientale del Mediterraneo, in particolare dalla Libia e dalla Siria. Inoltre, secondo l ’Agenzia Europea di controllo delle frontiere esterne dell’Unione Europea (Frontex) i gravi focolai di crisi in Medio Oriente e in Europa orientale rischiano di provocare nei prossimi anni nuovi flussi migratori verso l’Europa.
    I flussi migratori verso l’Europa sono provocati dalla situazione politica esistente in paesi come la Libia e la Siria in preda alla guerra civile. Ma non solo, paesi come la Nigeria, il Sudan, l’Eritrea, l’Etiopia e quelli alle frontiere della Turchia, dove la situazione politica è disastrosa, favoriscono il traffico dei migranti per ottenere un loro profitto; infatti in questi paesi il traffico dei migranti è diventato l’unico business ancora florido.
    Il problema dei migranti è un problema umanitario che non può essere risolto solo all’Italia. Infatti nei primi mesi del 2014 sono arrivati in Italia 25.650 clandestini, con un aumento dell’83% rispetto allo stesso periodo del 2013. Per questo penso che altri paesi dell’Unione Europa dovrebbero intervenire non solo con maggiori finanziamenti sul progetto “Mare Nostrum”, ma anche con mezzi navali per il controllo del canale di Sicilia. Purtroppo la crisi politica della Libia al limite della guerra civile non consente all’UE di avere un interlocutore affidabile che possa collaborare per la soluzione del grave problema

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  9. FEDERICO LAVAZZA

    I migranti, che provengono prevalentemente da Stati quali Egitto, Libia, Turchia, Siria (dal Medio Oriente in generale), sono spinti ad abbandonare il loro paese a causa delle condizioni in cui sono costretti a vivere (guerre civili), e dalla speranza di una vita migliore in un paese occidentale.
    La cosa sconvolgente è questo genere di notizie è talmente "all'ordine del giorno", che quando se ne sente parlare dai notiziari, lo si confonde per un eco, una ripetizione continua delle stesse parole, ma purtroppo, una ripetizione continua di morti innocenti.
    L'Europa, a mio parere, dovrebbe collaborare all'accoglimento dei migranti, poichè 25.650 migranti sono tanti, troppi se li si rapporta alle dimensioni della Sicilia (o dell'Italia più in generale che si fa carico del problema) ma non lo sono se li si rapporta alle dimensioni dell'Europa.
    Provvedere a misure concrete per questo problema sarebbe senza dubbio la soluzione migliore da parte della UE.

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  10. A mio parere l'Europa dovrebbe organizzarsi in diversi modi:
    - dovrebbe collaborare con i paesi da cui arrivano gli immigrati clandestini, per trovare delle soluzioni legali per le partenze di ognuno di loro, per un equilibrio politico che permetterebbe la pace e la fine di queste fughe.
    - l'Europa di solito interviene in altri paesi per motivi politici ed economici con vivo interesse, dovrebbe farsi coinvolgere anche in questo caso senza lasciare questo peso ai paesi europei del Mediterraneo. Questa situazione sta danneggiando il nostro paese in modo irreversibile perchè i paesi "più potenti" dell' UE se ne lavano le mani, pensano solo ad evitare l'eccesso di immigrati nel loro territorio senza intervenire alla radice del problema .
    - se ci fossero degli accordi per uno smistamento degli immigrati in tutta l'UE , loro avrebbero la possibilità di non stare ammassati tutti nello stesso spazio e senza lavoro, anzi avrebbero una sistemazione dignitosa; e i cittadini non avrebbero problemi di sovraffollamento e delinquenza , poichè molti reati commessi dagli stranieri sono causati dal bisogno.

    MATTANA ALESSIA

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  11. L’immigrazione sembra rappresentare una grande sfida non solo per il nostro Paese, ma per tutta l’Europa. Molti di questi provengono dall Africa settentrionale, spinti a lasciare il loro Paese in seguito alle numerose e violente guerre e le continue violazioni dei diritti umani. Migliorare i centri di accoglienza è il primo passo per far fronte a questo problema, ma ciò non basta. E’ necessario che i profughi siano meglio distribuiti, poiché molti si ritrovano in Italia solamente perché il nostro Paese è una metà obbligatoria da un punto di vista di transizione. L’ottusità dell’Europa, però, non permette una risoluzione del problema, in quanto molti di questi immigrati sono, per cause non imputabili alla propria volontà, “ inchiodati” e costretti a rimanere in Italia. Sarebbe utile una tutela maggiore da parte dell’Europa verso i Paesi più esposti a questo fenomeno che è diventato sempre più difficile da controllare.

    Federico Castaldo
    IV LES

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  12. I migranti che quasi ogni giorno arrivano sulle coste italiane provengono principalmente dal medio oriente o dall’Africa. La maggior parte di questi paesi sono zone di guerra o regimi dittatoriali da cui la gente vuole scappare per cercare di sopravvivere. Se le difficoltà in questi paesi si aggravano aumentano le persone disperate che vogliono scappare e mercanti di esseri umani approfittano di queste situazione drammatiche. Nei primi mesi del 2014 l’aumento del flusso dei migranti è stato elevatissimo, si parla dell’823% in più e con l’arrivo dell’estate questa % potrebbe aumentare ancora. Ma anche i morti sono aumentati.
    • Il Papa in ogni occasione ricorda che i diritti umani devono stare al primo posto e che tutti gli stati dovrebbero unire le forze per prevenire queste stragi.
    • Gli uomini dello Stato impegnati nell’azione Mare Nostrum raccontano dell’inferno che devono vedere.
    • L’opinione pubblica, i giornalisti, i capi di Stato si indignano per quello che accade.
    L’Unione Europea dovrebbe occuparsi a fondo di questo problema. Primo per evitare queste stragi che sono inaccettabili e secondo per organizzare l’accoglienza uguale in tutti i paesi.
    Cazzullo dice che occorre bloccare all’origine il flusso. Effettivamente se l’Europa riuscisse a lavorare con i paesi che favoriscono questi flussi come la Libia e cercare di favorire la nascita di governi democratici che puniscano chi sfrutta la disperazione della gente non si verificherebbero più queste stragi del mare.
    L’Europa dovrebbe poi fare leggi e regole uguali per tutte le frontiere. Perché mentre l’Italia accoglie e salva i profughi, Malta li minaccia e non interviene e la Spagna costruisce alte barriere per impedire l’immigrazione.
    Inoltre l’Italia non può accollarsi da sola tutto questo lavoro. Occorrerebbe che i migranti che arrivano su qualsiasi costa europea fossero accolti nella stessa maniera e con le stesse regole e poi dovrebbero essere distribuiti in centri di accoglienza in tutti i paesi dell’unione. In questo modo il lavoro sarebbe ripartito su tutta l’Europa.
    Bisognerebbe inoltre cercare di far circolare nei paesi dai quali partono i migranti l’informazione di quali sono le reali condizioni in cui viaggia la gente e dei rischi che corrono.
    Però il grande divario tra il Nord e il Sud del mondo continuerà a portare migranti che grazie ai mezzi di comunicazione vedono il mondo occidentale e sognano di poterne far parte. Poi se riescono ad arrivare sulle nostre coste il loro sogno termina; trovano accoglienza, ma non libertà e nemmeno lavoro.

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  13. I flussi migratori, che provengono dalla Libia, Turchia, Siria, abbandonano il loro paese a causa di guerre civili, miserie, carestie, indigenze economiche.
    Il premier Renzi , scrive la giornalista Romano, dice che l'Europa pensa al pesce spada e poi gira le spalle davanti alle tragedie.
    L'Italia non è assolutamente in grado di reggere sulle spalle il peso di tutti questi profughi che vanno sempre più ad aumentare , creando anche all'interno del popolo italiano paure nei confronti dell'immigrazione riguardo all'occupazione.
    In tutto ciò dov'è l'Europa?
    A parer mio dovrebbe cercare di sollevare la nostra nazione aiutandola a smistare i profughi e trovando loro una situazione che possa assicurare una vita dignitosa e sicuramente una possibilità nel campo lavorativo. Certamente non è fattibile che quest'alta percentuale di migranti si trovi in Italia , in quanto non crea un ambiente sereno e vivibile all'interno della nostra società.
    Noi , italiani, vogliamo solamente sentire una maggiore presenza dell'UE , pronta a collaborare e a trovare soluzioni efficaci e che rispettino la dignità dell'individuo.

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  14. Tua Alessandra
    "Che cosa dovrebbe fare l'Europa di fronte ai continui flussi migratori?" Di sicuro non serve stare con le mani in mano e discutere su quale sia il miglior comportamento da attuare, mentre queste persone non sanno dove recarsi. L' importante, purtroppo, è che il focus si è spostato non tanto sull'alternativa da trovare per dare loro una sistemazione, bensì si discute se è giusto o meno permettere loro di stare nel nostro Paese. Non è possibile restare indifferenti a tutto ciò che ogni giorno si sente o si legge sui giornali perché coloro che immigrano diventano schiavi degli scafisti come afferma Cazzullo. Queste persone fuggono dal loro Paese come Libia, Siria in cerca di migliori condizioni di vita, di forma di governo, di dignità e soprattutto di lavoro che garantisca un' entrata minima di guadagno. E' in questo ambito che l'Europa può darsi da fare, aiutandoli a lavorare e in primo luogo creando posti di lavoro che i nostri cittadini non vogliono fare.

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  15. L'arrivo dei migranti, principalmente da medio oriente e dall'Africa, da paesi come Libano e Siria, sta diventando sempre più un problema per l'Italia.
    Se si considera il numero di queste persone, che sono aumentate dell' 80% allora l'Europa non sta attuando delle soluzioni per risolvere il problema dei migranti, e se come dice Renzi in un' intervista "l'Europa aiuta a pescare il pesce spada ma di fronte a dei problemi gira le spalle" probabilmente ad alcuni paesi non pesa molto il problema.
    Secondo me l'Europa dovrebbe creare più spazi di lavoro per queste persone che sono venute nel nostro paese per delle condizioni migliori e i paesi europei dovrebbero fare degli accordi per l'accesso dei migranti in modo da permettere loro condizioni migliori di quelle che hanno quando arrivano in Italia.

    EDITH GASPARATO

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  16. 《L'Europa spiega tutto su come si deve pescare il pesce spada, ma gira la testa quando andiamo a soccorrere persone in difficoltà.》
    Queste le parole di Matteo Renzi di risposta al l'UE per quanto riguarda l'emergenza degli sbarchi clandestini sulle coste italiane.
    Ritengo che il nostro premier abbia ben focalizzato l'obiettivo che l'agenzia europea per la gestione delle frontiere dell'Unione , Frontex ,dovrebbe affrontare in tema di immigrazione clandestina.
    Ovvero : come ridurre il numero di immigrati non solo con un maggior controllo delle frontiere del Mediterraneo, ma anche con una politica internazionale volta a rinsaldare le relazioni fra l'Europa e gli Stati nord africani e valutare un eventuale intervento in Siria e Libia oggetto di guerre civili.
    Pertanto l'equilibrio economico sociale politico degli Stati nord africani produrrebbe una diminuzione drastica degli sbarchi in quanto gli abitanti dei suddetti territori non sarebbero più costretti a causa della guerra o per garantirsi la propria sopravvivenza a fuggire dalle loro terre d'origine.

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  17. Fabrizio Pace
    l'immigrazione, questo fenomeno sempre più espansivo ed incontrollabile prende particolarmente piede nell'europa occidentale meridionale, infatti la maggior parte degli immigrati si parla quasi del 97% parte dalla Libia per sbarcare nel sud Italia, non per rimanervi (o almeno la maggioranza) ma bensì per emigrare nuovamente in altri stati come Germania e Francia. Sicuramente la guerra nei paesi Arabi ha aumentato questi flussi migratori, portando anche persone che prima non avrebbero dovuto necessariamente emigrare a compiere lo strenuante viaggio in mezzo al Mediterraneo che ancora oggi ogni giorno da notizie di persone morte a causa della condizione disastrosa in cui devono viaggiare e delle alte temperature a cui sono sottoposti. L'europa fin ora ha lasciato L'Italia da sola in questa lotta all'immigrazione illegale così facendo un unico stato in piena crisi economica non ha potuto investire adeguatamente in mezzi e personale adatti alla sicurezza, prima di tutto degli immigrati e poi anche dell'Europa in generale, cui dati stimano che questo continuo flusso non gioverà a nessuno, conseguentemente l'unica manovra che dovrebbe fare l'Europa è prendere più sul serio il problema ed investire in mezzi adeguati poichè il problema non è solo dell' Italia ma dell'Europa in generale....

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