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giovedì 29 maggio 2014

In Italia mai così pochi neonati: le cose da fare

classe 3^ - per martedì 3 giugno

Il Corriere della sera - giovedì 29 maggio
pag. 2-3 ; G. Fregonara - O. Riva pag. 1-40

Ponete a confronto la vostra opinione con quella dei giornalisti di cui vi ho segnalato gli articoli.
1) E' il lavoro che impedisce alle donne/famiglie di avere figli?
2) La quinta proposta di Fregonara - Riva è quella di prolungare gli orari delle scuole medie anche al pomeriggio. Condividete l'idea? Come dovrebbero essere impiegate queste ore secondo voi ?

13 commenti:

  1. 1)sì è il lavoro che impedisce alle donne di avere figli. Per lo meno non agevola. Le donne che lasciano il lavoro a due anni dalla nascita di un figlio sono aumentate dal 18, 4% del 2005 al 22, 3% del 2012. un’ aumento delle maternità delle donne lavoratrici si era verificato nel 2000 ma si è ridotto nel 2008 con la crisi.
    Gli asili aziendali sono stati chiusi per riduzione di denaro; alcune aziende aiutano i propri dipendenti con incentivi economici per l’iscrizione dei bambini all’asilo nido, altre aumentano i contratti part – time e alcune ditte favoriscono il lavoro agile (offerta di lavoro a casa o in ufficio).
    Il dipendente ideale, secondo l’opinione dei manager è quello maschio giovane e senza impegni di famiglia. Chi ha figli difficilmente fa carriera.
    Anche le libere professioniste con partita Iva hanno oggi l’ 80% di congedo di maternità garantito, ma in questo periodo non possono lavorare : è naturale quindi che rinunciano alla maternità perché un’ assenza prolungata dall’ ambiente lavorativo le porterebbe alla chiusura dell’ attività.
    Un altro motivo di allontanamento dal lavoro è l’ impossibilità per i figli delle lavoratrici madri di accedere agli asili nido pubblici: solo il 10% dei bambini dai 0 ai 2 anni riesce a ottenere un posto, perché i posti vengono assegnati secondo il reddito famigliare senza tener conto che le madri che lavorano hanno più bisogno di una madre che sta a casa. Il fattore economico è un altro motivo di abbandono del lavoro: se una donna deve pagare l’ asilo privato, una badante per gli anziani di casa e raggiungere il posto di lavoro con i mezzi propri non a convenienza economica e preferisce stare a casa. Le donne devo avere più accesso agli asili vicinanza al lavoro e sostegno per gli anziani di casa.

    2)È giusto dare l’ ora al pomeriggio, ma quest’ ora non deve essere impiegata non a leggere un libro; si possono impegnare a finire o a fare i compiti per il prossimo giorno. Quest’ ora deve essere utilizzata al meglio: chi abita lontano e deve arrivare a casa, da un punto di vista pratico, non si trova ad aiutare i figli nei compiti. In questo modo nel sabato e domenica le famiglie possono stare insieme e riposarsi. Quando la scuola finisce, ogni istituto dovrebbe dare la possibilità ai ragazzi di ritrovarsi per i compiti delle vacanze e momenti di svago. L’ aiuto di un insegnante aiuterebbe molto.

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  2. 1) In questi ultimi anni, la diminuzione della natalità in Italia, va interpretata come un mezzo di difesa dalla crisi: si prolunga la convivenza con i genitori e si rinviano alcune decisioni come la convivenza, il matrimonio e la nascita dei figli. Bisogna anche dire che per quanto riguarda le imprese italiane, per l’80% dei manager la maternità rappresenta ancora un problema, quindi talvolta è il lavoro che ostacola le donne a mettere al mondo i figli. Questo è dovuto al fatto che in Italia sono ancora poche le imprese in grado di garantire dei servizi per conciliare il lavoro con la famiglia e inoltre le aziende che stanno sperimentando dei sistemi per far fronte a ciò, si trovano soprattutto al nord. In alcuni paesi esteri, il problema della diminuzione della natalità non è così negativo o non si verifica per il fatto che sono dei paesi che garantiscono alle famiglie aiuti che permettono di inquadrare positivamente la nascita di un figlio.

    2) Credo che prolungare gli orari delle scuole medie al pomeriggio, possa essere considerato sia positivamente per certi aspetti, ma anche negativamente per altri. Se si decidesse di tenere i ragazzi a scuola anche il pomeriggio, potrebbe essere un vantaggio per i genitori, che così non avrebbero il problema di andare a prendere i figli pe l’ora di pranzo da scuola. Credo possa essere visto anche positivamente perché i ragazzi nel pomeriggio potrebbero fare i compiti a scuola per il giorno dopo assistiti da un insegnante in grado di aiutarli; in questo modo a casa la sera non dovrebbero più farli. Se si prolungasse l’orario, sarebbe anche importante dedicare alcune ore per far fare ai ragazzi degli sport che si discostino dalle due ore di educazione fisica settimanali. Allo stesso modo credo che possa essere visto come un aspetto negativo perché, i ragazzi dopo essere stati già a scuola per cinque-sei ore, non riuscirebbero a sostenere il peso di altre ore lì a scuola. Inoltre è anche importante che i ragazzi passino un po’ del loro tempo, se ne hanno la possibilità, con i loro genitori che svolgeranno di conseguenza a casa il ruolo di educatori.

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  3. 1) La maternità ha sempre impedito alle donne di trovare un lavoro, oggi questo problema è aumentato. Allora le donne hanno deciso di lasciare il mondo del lavoro e dedicarsi ai figli o di lavorare e non fare figli. Quest'ultimo ha creato un grande problema al nostro paese, in quanto la natalità ha raggiunto il punto più negativo dopo il 1995. Questo ha fatto si che fossimo definiti il paese più vecchio d'Europa, non solo dal punto di vista delle natalità ma, anche che i giovani emigrano.
    Come si è letto negli art. di p.2 lo Stato dovrebbe aiutare e sovvenzionare le famiglie quando hanno dei figli nei loro primi anni di vita come la Francia, la Germania...
    Lo Stato potrebbe intervenire come in Germania costruendo degli asili nidi facendo si che le donne siano più agevolate nel lavoro.
    2) Io condivido la proposta di Gianna Fregonara e Orsola Riva in quanto mettere alle medie il pomeriggio possono servire sia alle donne, in quanto facendo orari di lavoro non molti elastici permetterebbero di andare a prendere i figli più tardi, e sia ai figli.
    Possono servire anche ai figli, in quanto in queste ore potrebbero fare dei ripassi o spiegazioni su argomenti non compresi ed esercitarsi. Potrebbero svolgere anche delle ore di svago, come sport, teatro, coro ecc.

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  4. 1) Il lavoro in certi casi impedisce di avere figli e soprattutto in questo periodo di crisi nel nostro paese le giovani donne e gli uomini mettono in piedi delle strategie difensive. Si comincia con il prolungare la convivenza con i genitori, si rinviano le decisioni sul consumo, si rinviano decisioni importanti per la propria vita come: la convivenza, il matrimonio e la nascita dei figli. Nella maggior parte dei casi la quota delle madri che non lavora più a due anni di distanza dalla nascita dei figli è aumentata fino ad arrivare al 22,3% nel 2012. Tutto questo può diminuire grazie ad degli interventi da parte delle aziende e dello Stato. Alcune di esse come: la roche che versa nello stipendio dei dipendenti 100 euro, i quali hanno un figlio iscritto all’asilo nido. Da Siemens a Sanofi e Vodafone, offrono ai dipendenti la possibilità di lavorare a casa o in ufficio e con orari flessibili. Poi valutano i risultati. Anche se la maternità piena garantita dal lavoro dipendente riguarda solo il 40% delle donne nel nostro paese. Bisognerà adeguarsi ai modelli degli altri paesi europei (Francia, Gran Bretagna e Germania) per far si che il nostro paese abbia un grado di sviluppo delle nascite simile a quello degli altri paesi.


    2) Si sono d’accordo con Fregonara e Riva in quanto prolungare gli orari delle scuole medie al pomeriggio potrà aiutare sia le donne che hanno degli orari lavorativi poco elastici e i ragazzi i quali potranno in queste ore fare i compiti per il giorno successivo o studiare per una verifica della settimana successiva. Altrimenti si potrebbero svolgere attività di svago, sport ecc..

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  5. 1) La crisi economica che attanaglia l’Italia da sette anni ha inciso e continua ad incidere sul record di natività registrato nel 2013.
    Purtroppo, la disoccupazione, la precarietà, l’incertezza del futuro, la mancanza di sostegni sociali impediscono alle coppie di compiere i passi importanti della vita, quali la convivenza , il matrimonio, dei figli.
    La mancanza di asili nidi costringe le donne ad accudire i propri figli in ambito famigliare e questo spesso risulta difficile.
    Io credo che questa situazione sia abbastanza preoccupante e un paese come il nostro dovrebbe porre al centro dell’attenzione la famiglia e le donne lavoratrici.
    Certo, per costruire asili e strutture ricettive servono fondi e il welfare pubblico non ha denaro da destinare per queste iniziative e ciò è estremamente penalizzante.
    La mancanza di fondi colpisce anche grandi aziende che avevano finora agevolato e concesso benefits a mamme con bambini, infatti anche le grandi aziende hanno ridotto i benefits e spesso chiuso gli asili nido interni.
    Io spero che questo nuovo Governo appena eletto avvii un programma che agevoli le mamme lavoratrici e incentivi le imprese ad assumere e mantenere in organico le giovani mamme.

    2) Io concordo con la proposta di Fregonara e Riva di aggiungere delle ore pomeridiane nelle scuole medie.
    Io mi trovo d’accordo per diverse ragioni: il primo motivo è che spesso i ragazzi, avendo genitori che lavorano, trascorrono molte ore da soli, senza alcuna guida o sostegno in un’età così difficile come l’adolescenza.
    Avere invece la possibilità di stare a scuola per svolgere compiti o approfondire materie che possono essere scelte dal ragazzo, a seconda dei propri interessi o inclinazioni, sarebbe una grande opportunità di crescita e maturazione.
    Un altro motivo è che si creerebbero nuovi posti di lavoro, dando occupazione ad insegnanti o educatori, così importanti nella fase di sviluppo degli adolescenti.
    Certo, per fare tutto ciò occorrono fondi, ma io credo che lo Stato abbia il dovere di investire nella scuola e nell’educazione, perché è nella scuola che risiede il futuro del nostro paese ed investire nei ragazzi, significa assicurasi un futuro migliore per tutti.

    Roberta La Pastoressa

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  6. Buonasera sono Gabriele Genchi, vorrei commentare gli articoli riguardo la natalità in Italia, secondo me non è il lavoro che impedisce alle donne di avere figli, o meglio solo in pochi casi, perchè la maggioranza delle donne non ha figli perchè scoraggiata dalla crisi anche perchè , fare un figlio vuol dire mantenerlo, vuol dire mandarlo a scuola, tutte cose che una fetta della popolazione italiana , al giorno d' oggi non si può permettere il dopo scuola vero e proprio è gratuito, in cui i ragazzi fanno i compiti per il giorno dopo, aiutandosi a vicenda e contando sull' aiuto di un docente qualificato,questo favorirebbe la socializzazione e l' aiuto reciproco, inoltre garantirebbe ai genitori un senso di tranquillità, poichè sanno che i figli stud, poichè a mala pena ha i soldi per sostenersi da sè e a volte deve addirittura contare sull' appoggio economico di qualcun' altro. Certo , il lavoro non aiuta, perchè molto spesso i datori di lavoro non assumono donne proprio per la questione legata alla maternità, inoltre nelle aziende, raramente ci sono strutture che possano ospitare i bambini delle madri lavoratrici e le donne devono lasciare il bambino o a parenti oppure ad asili nido esterni, che spesso sono molto costosi, inoltre non c'è sempre posto in queste strutture, pertanto le donne devono rinunciare alla carriera per badare al proprio figlio, inoltre il nostro stato è indietro rispetto agli altri stati, per quanto riguarda i sussidi economici alla maternità, poi c'è anche da dire che nel nostro paese raramente ci sono aziende che danno la possibilità di avere orari flessibili per le donne e questo comporta un bivio per le donne che devono discernere tra figli e lavoro. A tal proposito risulta vincente, secondo me l' orario prolungato per gli alunni delle scuole secondarie di primo grado , cioè le scuole medie, solo per chi ha bisogno però, si tratterebbe di un dopo scuola gratuito che duri fino alle 17, con un unico costo , quello del pranzo per i ragazzi, che può essere o al sacco o consumato nella mensa della scuola, mentre invece iano e soprattutto che non sono soli

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  7. Si, ovviamente è anche il lavoro che impedisce alle famiglie di avere figli in quanto lo stipendio dei due genitori nel 2014 è purtroppo alquanto basso per sostenere la crescita di un bambino in famiglia. I tempi cambiano infatti mezzo secolo fa bastava lo stipendio del capofamiglia a sorreggere la famiglia.
    Non condivido la proposta di Fregonara poichè non vedo come possa risolvere la situazione.

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  8. Sicuramente nella realtà in cui viviamo oggi mantenere una famiglia non è semplice. Il lavoro sicuramente impedisce alle donne di avere figli perché questo porterebbe alla donna di un periodo chiamato maternità dove la donna è tenuta ad occuparsi della crescita del figlio. Siccome nella nostra società trovare lavoro non è così facile, le famiglie e le donne secondo me prima di mettere al mondo un bimbo ci pensa un po', considerando diversi aspetti come le possibilità economiche e anche in base al lavoro che la madre e il padre svolgono.

    Con la proposta Fregonara - Riva sono pienamente d'accordo, il tempo impiegato nelle scuole potrebbe compensare il lavoro a casa dell'alunno in quanto le maestre potrebbe aiutare i ragazzi nei compiti e nello studio. Devono essere ore utilizzate nel miglior modo possibile in modo di andare incontro alle famiglie, soprattutto per le famiglie che abitano lontano e hanno orari di lavoro particolari.
    matteo ruggieri

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  10. Sicuramente il lavoro è un enorme ostacolo da superare per quelle donne che vogliono diventare madri, o per quelle coppie che vogliono diventare genitori. Prima di tutto la gravidanza rappresenta per la donna, un periodo di assenza dal lavoro significativo, nel caso si mirasse ad obiettivi lavorativi importanti,che quindi non sarebbero raggiungibili. Inoltre mantenere uno o più bambini è una spesa piuttosto elevata se paragonata agli stipendi medi della nostra società e quindi prima di pensare di avere figli bisogna rendersi consapevoli delle spese, non solo economiche ma anche in termini di tempo, che andranno dedicate ai bambini.
    Per quanto riguarda la proposta di Fregonara sono combattuta poichè trovo sia un'ottima idea allungare gli orari, inserendo laboratori, sport o classi di studio assistito ma, a mio parere, questi orari dovrebbero essere allungati principalmente alle elementari, poichè i bambini non sono assolutamente autonomi in quella fascia d'età, mentre alle medie i ragazzi dovrebbero già essere in grado di tornare a casa da soli e cucinarsi il pranzo. In ogni caso, molte scuole medie hanno già l'opzione dei rientri pomeridiani con laboratori di vario genere, sport e studio assistito. Penso, quindi, che questa proposta dovrebbe essere indirizzata ad un'altra fascia d'età!

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  11. 1) si, secondo me il lavoro influenza negativamente le nascite. ai tempi d'oggi, dove la crisi prevale il lavoro è la cosa più importante: il resto passa in secondo piano. anche i matrimoni vengono posticipati a causa di ciò. Le nascite sono diminuite drasticamente e secondo me è negativo, perché la forza lavoro aiuterebbe a migliorare il campo del lavoro.
    2) I ragazzi delle scuole medie dovrebbero andare a scuola anche il pomeriggio, dato che alle superiori non si va. ( a parte in alcuni casi) Le attività che si potrebbero svolgere sono religione, educazione fisica ed attività facoltative, come musica per esempio. Queste attività sono meno pesanti delle altre: per questo i ragazzi seguirebbero meglio le lezioni e non perderebbero l'attenzione.
    Francesca Barbero

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  12. Definito come un paese vecchio, il più vecchio d'Europa. È un circolo vizioso che non finisce più, le donne se in difficoltà economiche, non sono
    stimolate dal nostro paese a procreare figli perchè voglion significare una spesa in più, un dover uscire dal lavoro prima per prenderli da scuola e via via ( poi sicuramente l'amore che prova la madre per un figlio è unica e su questo non cè dubbio e può far qualsiasi cosama sicuramente se non aiutata diventa più faticoso). Quindi le donne possono decidere o di avere figli e dedicarsi a loro aggrappandosi al reddito del marito, o lavorare e non avere figli e se si vogliono avere prendere una domestica o una tata ma anche li servono dei soldi. Purtroppo le scelte vanno restringendosi con l'andare del tempo. Di conseguenza se una donna decide d non avere figli, come lei faranno altre milioni di donne in Italia così che risulterebbero meno nascite e la maggioranza della popolazione più anziani. È uno squilibrio che dev'essere risanato.
    Per quanto riguarda il prolungare gli orari delle scuole al pomeriggio, non è una brutta idea, anzi sarebbe molto positivo sia per i genitori che possono dedicarsi di più al lavoro, sia per i ragazzi, lo sscuola potrebbe far nascere nuove passioni, coltivarle, dall'arte allo sport o anche per ripetizioni da parte degli insegnanti o i cosiddetti "doposcuola"(a cui io ci andavo spesso) ovvero fermarsi fino anche alle 18.00 quando arriva il proprio genitore e nel frattempo fare i compiti che sono stati assegnati in quel giorno, così da portarsi avanti con lo studio.

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