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lunedì 30 marzo 2015

IL MERITO AL GOVERNO MODELLO SINGAPORE

classi 3^ e 4^ - per mercoledì 8 aprile

Il Corriere della Sera di giovedì 26 marzo, pag. 1-32 di Roger Abravanel

DA CERCARE/STUDIARE/ CAPIRE
- cercate qualche informazione storica su Singapore
-  qual è la forma di governo di Singapore? Perchè non può essere definita una democrazia?
-  leggendo l'articolo segnatevi quali sono stati gli elementi di successo economico di questo piccolo, ma potente Stato

L'OPINIONE

Secondo voi è opportuno introdurre più meritocrazia nella gestione della Pubblica amministrazione? In che modo? ( vedi anche l'art. 97 Cost.)

18 commenti:

  1. Secondo me si dovrebbe introdurre più meritocrazia nella gestione della Pubblica amministrazione perché bisognerebbe seguire il più possibile il sistema ideato da Kuan Yew che ha funzionato per Singapore e,a parere mio,potrebbe funzionare anche per l'Italia anche se in questo momento della storia l'Italia non può permettersi di investire in opere pubbliche figuriamoci se investe nella cultura,anche se sarebbe un investimento in questo momento non potrebbe permettersi di accrescere il proprio debito pubblico,nonostante questo si potrebbe inserire più meritocrazia nella gestione della pubblica amministrazione perché anche se questo concetto é già inserito nel articolo 97 della costituzione,nonostante questo articolo contenga anche la parte che SALVO I CASI PREVISTI dalla legge, le cariche pubbliche dovrebbero essere assegnate tramite concorsi,il problema é che questi concorsi la maggior parte delle volte sono truccati e non sono fondati su meritocrazia ma su favoritismi e gioche di potere quindi l'unico modo per aumentare la meritocrazia sarebbe togliere la corruzione cambiando le menti e aggiungendo un po' di valori a quelle persone a cui il potere é stato assegnato sempre tramite giochi di potere,purtroppo é un circolo vizioso

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  2. Leggendo l'articolo pubblicato sul " Corriere della Sera", del giornalista Roger Abravanel, ho appreso che Lee Kuan Yew, fondatore appena scomparso di Singapore, nei tanti anni di governo ha sempre affermato che i paesi dovrebbero cambiare il loro metodo di istruzione cercando di dare più opportunità ai giovani che mostrano un alto rendimento scolastico. Questa è la cosiddetta "meritocrazia".
    Si può affermare che può essere una sistema utile anche per invogliare altri giovani, non solo quelli bravi, ad applicarsi di più agli studi e a raggiungere carriere elevate, senza tener conto, come purtroppo accade in Italia, della posizione che genitori o parenti hanno nei vari ambiti lavorativi, tali da riuscire a fornire le eventuali raccomandazioni... Come stabilisce l'articolo 97 della Costituzione, " [...] Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari.Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge." lo Stato italiano prevede soltanto le assunzioni con determinati requisiti, ma la corruzione impedisce tutto ciò, e soprattutto non va certo a premiare l'impegno degli studenti.
    Con questa situazione italiana mi viene da pensare che la meritocrazia, su modello del governo di Singapore, sia ancora molto lontana da raggiungere.

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  3. Buongiorno, per me bisognerebbe introdurre più meritocrazia all' interno della Pubblica Amministrazione italiana sul modello di Singapore, basata sui risultati scolastici e non su raccomandazioni, del tipo io conosco un mio amico, che è amico di un suo amico, il quale ha un fratello che è sposato con la signora x che è presidente della società ........... Bisognerebbe introdurre più meritocrazia perché solo così si arriverebbe ad avere una pubblica amministrazione ben funzionante, i cui vertici sono ben preparati, perché se uno stato si basa su un' amministrazione efficiente, come Singapore che non può contare su nessuna risorsa economica

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  4. Può essere definito uno stato sviluppato, così si favorirebbero i giovani che hanno grandi capacità e voglia di studiare, magari con borse di studio da utilizzare all' estero, perché investire in capitale umano è importante, specie in Italia, in cui ci sono tante teste che fuggono all' estero anziché rimanere qui, questo fenomeno crea un ingente danno economico e di immagine al nostro paese. Tuttavia l' Italia è un paese in cui regnano, purtroppo, i favoritismi, in cui le persone entrano in politica oppure nei vertici più alti della pubblica amministrazione solo perché hanno determinate conoscenze, molte di queste persone, per carità non tutte, non svolgono bene il proprio lavoro o lo svolgono in modo saltuario, perché per loro basta essere attaccati alla poltrona e questo, a mio avviso è una delle tante piaghe che l' Italia ha e che bisognerebbe curare al più presto, magari riconoscendo i meriti ai giovani volenterosi, i quali grazie al loro acume, alla loro intelligenza, al loro impegno, unito a tante altre qualità, possono contribuire al progresso materiale e ideologico della nostra società, tutto questo non lo dico io ma lo dice la Costituzione, LA PIÙ BELLA DEL MONDO, che bisognerebbe seguire alla lettera per garantire uno sviluppo armonico della società stessa.

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  5. L'introduzione di un sistema improntato sulla meritocrazia potrebbe sicuramente portare giovamento nel nostro Paese, che non n' è molto caratterizzato. Infatti la mobilità sociale italiana non è decisamente delle migliori, a causa di un risaputo processo di integrazione negli ambienti lavorativi per conoscenze e raccomandazione, antipodo del modello singaporese, dove, invece, grazie al quelo i creato da Lee Kuan Yew, la mobilità sociale è più che dinamica, permettendo l'inserimento dell'individuo negli ambienti lavorativi a lui più adatti secondo il principio meritocratico.
    Il modello adottato da Singapore ha ottenuto risultati importanti, che si sono traslati sul benessere totale del paese; i giovani meritevoli hanno ottenuto i riconoscimenti dovuti, e potuto accedere così a cariche ambite e a prospettive di carriera floride. Questo è l'insegnamento di un concetto che dovrebbe essere alla base dei principi di un sistema collettivo, ovvero l'idea secondo la quale per ottenere è necessario fare. Non solo nobile da un punto di vista concettuale, ma anche estremamente utile pragmaticamente in una società.
    Inoltre il sistema di Yew sottolineava due leve essenziali, quali il rispetto della legalità, con l'intento di far interiorizzare ai cittadini la bontà della norma e la sua efficacia nella convivenza e nel benessere comune e un occhio di riguardo sul sistema educativo particolarmente selettivo secondo principi meritocratici, eccellente nella formazione della classe dirigente di domani.
    La città-stato ha tratto beneficio dall'applicazione di questo sistema, con tale esempio anche l'Italia potrebbe tentare di applicare nuove linee, soprattutto nell'ambito educativo e lavorativo, prendendo spunto da Singapore, per tentare un passo in più verso il benessere. Introducendo maggiori stimoli culturali, un maggior numero di borse di studio ai meritevoli, permettendo a questi di accedere a progetti di rilievo, o togliendo lo sbarramento dei concorsi agli individui che hanno saputo condurre un percorso scolastico meritevole. Il tentativo deve esser quello di far passare il pensiero secondo il quale per vivere bene è necessario impegnarsi affinché gli sforzi vengano ripagati. Se questo concetto verrà interiorizzato dalla comunità, la conseguenza non può che essere maggior benessere e felicità, per tutti.
    Stefania Pederiva

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  6. Bisogna introdurre meritocrazia per una serie di motivi
    io ritengo che qualsiasi lavoro si cerchi debba essere voluto. Ormai al giorno d'oggi i giovani non inseguono i loro sogni e prendono scorciatoie. Pur prendendo scorciatoie il lavoro deve essere dato solo se meritato con il sacrificio e con il duro lavoro, parole quasi ormai sconosciute.
    è troppo facile essere raccomandati, è troppo facile avere un posto senza aver fatto nulla, bisogna meritano
    A volte sento parlare di figlio di tizio o nipote di Sempronio, i figli non sono come i genitori e probabilmente avranno altre qualità diverse
    prima si elimina la raccomandazione prima si vivrà in un mondo giusto e corretto

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  7. Il mondo è diverso, è cambiato, progredisce continuamente e l'Italia, per stare al passo con le altre potenze, deve apportare dei cambiamenti a livello generale. Deve svilupparsi in tutti i campi, mettersi in competizione con il resto dell'Europa. Potrebbe farlo introducendo il concetto di meritocrazia, che non significa licenziare una parte di lavoratori, bensì valorizzare quelle persone che si impegnano nel lavoro che svolgono, senza tener conto della provenienza che hanno. La concorrenza non è un valore stimato dalla nostra cultura, ma serve per sopravvivere in un periodo in cui questo concetto è all'ordine del giorno. Con la meritocrazia e quindi con un maggiore rispetto di regole, sarebbe possibile un salto culturale che possiamo conoscere solamente venendo a contatto con altri paesi.
    Montaldo Arianna

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  8. Singapore è una città–stato di circa 5 milioni di abitanti, il ministro Lee Kuan Yew prese la guida del paese nel 1988 e nel corso di questi trent’anni Singapore è diventata una delle potenze economiche più importanti del pianeta, basando il proprio governo non sul capitale monetario ma sul capitale umano.
    Kuan Yew ha creato l’amministrazione pubblica migliore al mondo, dove vengono reclutati solo giovani con alle spalle percorsi formativi eccellenti, provenienti dalle migliori università del mondo.
    La selezione avviene già al quarto anno delle elementari, dove i migliori scelti ricevono borse di studio per accedere alle migliori università ed essere in seguito collocati nel settore pubblico.
    Lee Kuan Yew sosteneva che la meritocrazia è la base fondamentale per un buon governo, e i due fattori principali che concorrono al successo del buon governo sono: il rispetto della legalità ed il sistema educativo.
    Quindi, il modello di Singapore dimostra che il rispetto della legalità, la lotta alla corruzione, le competenze derivanti da un buon percorso di studi concorrono al raggiungimento di una Pubblica amministrazione di eccellenza.
    Purtroppo, se si confronta Singapore con la Pubblica amministrazione nel nostro paese, appare evidente un divario quasi insormontabile.
    Credo che il governo fondato da Kuan Yew sia il miglior esempio per noi ragazzi di quanto lo studio, l’impegno, il rispetto della giustizia possano portare a grandi risultati.
    Noi giovani però, se guardiamo la realtà della Pubblica amministrazione italiana, possiamo trarne solo un pessimo esempio.
    In Italia, per accedere alla Pubblica amministrazione, il merito non viene valutato, i percorsi di studio non vengono considerati, i master non vengono premiati. Si concorre alla selezione tramite un concorso pubblico dove, solitamente, i partecipanti sono migliaia per pochi posti di lavoro.
    Uscire da quest’ottica è molto difficile e penso francamente che sarà impossibile.
    Per introdurre la meritocrazia nel nostro paese, occorre un profondo e forte cambiamento culturale che ponga il merito al centro dello sviluppo. Una società meritocratica deve premiare il talento, lo studio, l’impegno, l’eccellenza ed è triste ammetterlo, ma in Italia, siamo molto lontani da questo tipo di società.

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  9. Per me bisogna introdurre nell’Amministrazione italiana più meritocrazia, assumendo ragazzi giovani capaci e intelligenti . Purtroppo in Italia ci sono molte raccomandazioni in ogni settore lavorativo, al di là dei favoritismi credo sia possibile attuare dei cambiamenti, offrendo delle borse di studio ai ragazzi più brillanti per andare all’estero. Tornati in Italia ,i giovani, verrebbero inseriti in progetti lavorativi molto importanti e delineati in tutti i particolari. Tutto ciò permetterebbe al paese di svilupparsi sotto tutti i punti di vista ma anche di raggiungere paesi che sono molto più sviluppati di noi in questo momento. Questo progetto sarà possibile grazie all’impegno e agli investimenti da parte dello Stato.

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  10. Secondo me sarebbe molto opportuno introdurre la meritocrazia, in quanto investirebbe molto più sui giovani. E sarebbe una grande opportunità e svolta sia per i giovani e anche per l'Italia, questo per diversi fattori. Il primo è che con l'attuazione della meritocrazia ci sarebbe una riduzione dell' emigrazione dei giovani in altri paesi (come America, Inghilterra..), visto che adesso che in questi anni è molto alta. Un altro fattore che comporterebbe sarebbe la diminuzione della disoccupazione giovanile, in quanto ci sarebbero più posti di lavoro quindi, più opportunità per i giovani. E infine i giovani si sentirebbero più presi in considerazione e si impegnerebbero, anche, di più.
    Per quanto riguarda la corruzione invece, sarebbe un po' difficile eliminarla del tutto come a Singapore. In quanto considerando l'esempio delle università alcuni studenti, grazie all'aiuto dei genitori, riescono a passare gli esami e a laurearsi, anche se non sono portati per quella facoltà. Quindi questo stato prima di attuare una meritocrazia dovrebbe migliorarsi da questo punto di vista. Perché come dice l'articolo che le persone per tenersi i posti per mangiare mettono i cellulari, i portafogli… In Italia non potrebbe mai fare, già se lo tieni in tasca o nella borsa ti viene rubato. Dunque prima di poter attuare una meritocrazia dobbiamo come Stato migliorare noi stessi e nel fidarci degli altri.

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  11. Un sistema meritocratico garantisce la fine di discriminazioni fondate su sesso, razza e origini (o appartenenze) sociali. Proprio su quest'ultima parte si potrebbe ragionare per arrivare a dire che in Italia sarebbe opportuna più meritocrazia nella Pubblica Amministrazione al fine di arrivare a un modello simile a quello di Lee Kuan Yew a Singapore ed eliminare quelle che oramai sono ordine del giorno in Italia, le raccomandazioni e le tangenti, attraverso cui oramai si arriva dappertutto nel campo lavorativo e che non mette affatto in evidenzia le capacità di una persona e soprattutto non aiuta di certo gli studenti che si impegnano! Con un po' più di meritocrazia invece si riuscirebbe ad arrivare ad una svolta, non solo per quanto riguarda i giovani ma anche nella mentalità delle persone giungendo così alla diminuzione di favoritismi. Si può raggiungere la meritocrazia attraverso un netto cambio di mentalità da parte di tutti, che comporta anche un diverso tipo di educazione (cosa che secondo me è difficile da realizzare).

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  12. Secondo me sarebbe necessario inserire maggiore meritocrazia nella gestione della Pubblica Amministrazione per evitare che molti, forse troppi, ragazzi laureati lascino il nostro paese per cercare lavoro all'estero dove il sistema meritocratico viene già applicato.
    In Italia, si potrebbe introdurre maggiore meritocrazia, mediante il conseguimento di obiettivi della P.A. da conseguire entro tempi prestabiliti. Per esempio: numero di pratiche -distinte per tipologia- da evadere in un certo arco temporale, basandosi sui dati consuntivati nell'anno precedente. Un altro tipo di valutazione ai fini della meritocrazia, potrebbe basarsi sul numero di reclami effettuati dal pubblico a carico di un determinato ufficio.

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  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  14. Buonasera,
    Singapore è una Repubblica parlamentare, essa non si può definire una democrazia - quando Lee prese la guida del paese la situazione era drammatica,ma in trent'anni riuscì a ribaltare la situazione. A mio parere la meritocrazie è moltoimportante soprattutto per i giovani. A Singapore circa ogni anno vengono donate a 500 ragazzi delle borse di studio imporatanti per il futuro di ognuno. Per far si che la meritocrazia venga attuata sono necessari dei cambiamenti. Secondo Lee vi erano due principi da rispettare: il rispetto della legalià e la formazione di un nuovo sistema educativo. A mio parere una città come Singapore è favorita per sviluppare sitsemi di questo tipo in quanto è una grande potenza economica rispetto ad alcuni paesi meno potenti e meno sviluppati a livello economico come ad esempio alcune città italiane dove per anni la meritocrazia non ha avuto nessun riscontro.
    Andrea Valenti.

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  15. La meritocrazia dovrebbe esserci dappertutto, non solo nella pubblica amministrazione ma anche aiutando le fasce più deboli, basse della società.
    Meritocrazia è poter premiare delle persone per le loro capacità, poter dare delle possibilità in più anche a chi è in difficoltà o ha delle abilità sotto la media.
    Questa forma di governo dovrebbe essere il punto di partenza di ciascun stato, in quanto risulta come un modo per poter limitare la corruzione.
    Deve esserci la possibilità per tutti di migliorare, questa soluzione è come una sollecitazione positiva verso tutti.
    Per quanto riguarda l’ambito lavorativo, dal punto di vista teorico, bisognerebbe periodicamente sottoporre i lavoratori a dei test/esami per poter verificare le loro capacità, mentre dal punto di vita pratico attraverso controlli e verifiche sul posto di lavoro.
    E in caso di risultati positivi si potrebbe o aumentare lo stipendio dei soggetti meritevoli o concedergli la soddisfazione di poter passare ad un incarico superiore.
    Per quanto riguarda invece i giovani studenti, chi ha più capacità e creatività potrebbe ricevere borse studio, questo metodo oggi è già presente, ma io intendo specificare che tali borse studio devono essere concesse ad un vasto numero di giovani e non solo 1, 2 o 3.
    Infine potrebbero essere promosse delle iniziative nel territorio attraverso spazi culturali, dove poter dare la possibilità ai giovani di esprimersi.

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  16. Inizierei ribadendo ciò che afferma l’autore dell’articolo, Roger Abravanel, Singapore non è una democrazia. Potrei proseguire dicendo che le varie democrazie occidentali e non, si sono rivelate ricche di contraddizioni.
    A Singapore la meritocrazia guida la vita sociale. Essa funziona grazie ad una lotta senza quartiere contro la corruzione e ed ad un sistema educativo considerato fra i migliori al mondo.
    La pubblica amministrazione funziona alla perfezione grazie all’assenza di corruzione e alla presenza fra le sue fila di dirigenti selezionati e seguiti fin da bambini per guidare al meglio la società. I ragazzini più dotati sono sostenuti sin dall’inizio, aiutati con borse di studio a studiare nelle migliori scuole ed università locali e straniere eppoi introdotti nella pubblica amministrazione con ruoli manageriali e l’obbligo di rimanervi per almeno cinque anni.
    Singapore grazie a tutto ciò si è trasformato da un grosso centro di pescatori in uno piccolo grande stato dove il benessere è elevatissimo e senza grandi risorse se non quelle umane.
    Mi convince il fatto che uno Stato sia privo di corruzione e che le sue migliori risorse umane transitino nella pubblica amministrazione e la guidino. Non mi convince il fatto che chiunque in questi anni abbia dissentito da pensieri e metodi di Lee Kuan Yew, sia stato messo ai margini.
    Mi convince poco l? esasperata selezione dei migliori. E gli altri?
    Io direi che potremmo certamente ‘copiare’ da Singapore la lotta senza limiti alla corruzione e la grande considerazione per le persone di talento, ma senza emarginare nè i meno i dotati, nè coloro che dissentono. Credo questo potrebbe essere un sistema sociopolitico che si avvicinerebbe alla democrazia vera. Ritengo perciò che la meritocrazia per come si presenta in linea teorica sia degna di considerazione ma che debba essere adattata alla popolazione, sarebbe ideale per l’Italia una via di mezzo che renda possibile la vera democrazia.

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  17. Inizierei ribadendo ciò che afferma l’autore dell’articolo, Roger Abravanel, Singapore non è una democrazia. Potrei proseguire dicendo che le varie democrazie occidentali e non, si sono rivelate ricche di contraddizioni.
    A Singapore la meritocrazia guida la vita sociale. Essa funziona grazie ad una lotta senza quartiere contro la corruzione e ed ad un sistema educativo considerato fra i migliori al mondo.
    La pubblica amministrazione funziona alla perfezione grazie all’assenza di corruzione e alla presenza fra le sue fila di dirigenti selezionati e seguiti fin da bambini per guidare al meglio la società. I ragazzini più dotati sono sostenuti sin dall’inizio, aiutati con borse di studio a studiare nelle migliori scuole ed università locali e straniere eppoi introdotti nella pubblica amministrazione con ruoli manageriali e l’obbligo di rimanervi per almeno cinque anni.
    Singapore grazie a tutto ciò si è trasformato da un grosso centro di pescatori in uno piccolo grande stato dove il benessere è elevatissimo e senza grandi risorse se non quelle umane.
    Mi convince il fatto che uno Stato sia privo di corruzione e che le sue migliori risorse umane transitino nella pubblica amministrazione e la guidino. Non mi convince il fatto che chiunque in questi anni abbia dissentito da pensieri e metodi di Lee Kuan Yew, sia stato messo ai margini.
    Mi convince poco l? esasperata selezione dei migliori. E gli altri?
    Io direi che potremmo certamente ‘copiare’ da Singapore la lotta senza limiti alla corruzione e la grande considerazione per le persone di talento, ma senza emarginare nè i meno i dotati, nè coloro che dissentono. Credo questo potrebbe essere un sistema sociopolitico che si avvicinerebbe alla democrazia vera. Ritengo perciò che la meritocrazia per come si presenta in linea teorica sia degna di considerazione ma che debba essere adattata alla popolazione, sarebbe ideale per l’Italia una via di mezzo che renda possibile la vera democrazia.

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  18. Inizierei ribadendo ciò che afferma l’autore dell’articolo, Roger Abravanel, Singapore non è una democrazia. Potrei proseguire dicendo che le varie democrazie occidentali e non, si sono rivelate ricche di contraddizioni.
    A Singapore la meritocrazia guida la vita sociale. Essa funziona grazie ad una lotta senza quartiere contro la corruzione e ed ad un sistema educativo considerato fra i migliori al mondo.
    La pubblica amministrazione funziona alla perfezione grazie all’assenza di corruzione e alla presenza fra le sue fila di dirigenti selezionati e seguiti fin da bambini per guidare al meglio la società. I ragazzini più dotati sono sostenuti sin dall’inizio, aiutati con borse di studio a studiare nelle migliori scuole ed università locali e straniere eppoi introdotti nella pubblica amministrazione con ruoli manageriali e l’obbligo di rimanervi per almeno cinque anni.
    Singapore grazie a tutto ciò si è trasformato da un grosso centro di pescatori in uno piccolo grande stato dove il benessere è elevatissimo e senza grandi risorse se non quelle umane.
    Mi convince il fatto che uno Stato sia privo di corruzione e che le sue migliori risorse umane transitino nella pubblica amministrazione e la guidino. Non mi convince il fatto che chiunque in questi anni abbia dissentito da pensieri e metodi di Lee Kuan Yew, sia stato messo ai margini.
    Mi convince poco l? esasperata selezione dei migliori. E gli altri?
    Io direi che potremmo certamente ‘copiare’ da Singapore la lotta senza limiti alla corruzione e la grande considerazione per le persone di talento, ma senza emarginare nè i meno i dotati, nè coloro che dissentono. Credo questo potrebbe essere un sistema sociopolitico che si avvicinerebbe alla democrazia vera. Ritengo perciò che la meritocrazia per come si presenta in linea teorica sia degna di considerazione ma che debba essere adattata alla popolazione, sarebbe ideale per l’Italia una via di mezzo che renda possibile la vera democrazia.

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