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sabato 11 aprile 2015

I ROM E LE PAROLE DI SALVINI

per la classe 4^ - per mercoledì 15 aprile

Il Corriere della Sera - giovedì 9 Aprile - art. di G. Schiavi pag. 1-33
Il Sole 24 Ore - articolo pag. 1-21 "Salvini: campi rom da radere al suolo; Vaticano: frasi stupide e assurde"

DA CERCARE :
- quando e da chi sono stati istituiti i campi rom?
- quanti sono i Rom/Sinti presenti nel nostro Paese ? Rispetto agli altri paesi europei ospitiamo più o meno zingari? Rispetto agli altri Paesi Europei registriamo più o meno integrazione ?

L'OPINIONE
Le forze politiche all'unanimità si sono espresse con parole di condanna rispetto alle frasi di M. Salvini, allo stesso tempo, sempre all'unanimità si rileva il fatto che la soluzione abitativa dei campi rom non sia adeguata. Cosa proporreste voi per favorire l'integrazione dei Rom nel nostro Paese?

3 commenti:

  1. Buon pomeriggio, a mio avviso risulta essere difficoltosa, ma non impossibile, l' integrazione dei rom, bisognerebbe convincere i rom ad integrarsi nel tessuto sociale italiano, cosa molto difficile, perché i rom guardano con sfiducia la società italiana, forse perché vivono in un contesto completamente isolato dal nostro, viceversa la società italiana guarda i rom come se fossero persone diverse. Una soluzione potrebbe essere quella di fare lavorare i rom, magari in cooperative sociali, questo favorirebbe una maggiore integrazione con il resto della società, che così potrebbe conoscere i rom più da vicino, superando i pregiudizi, se i rom lavorassero, potrebbero pagare, in relazione alle loro sostanze, le tasse così che anche lo stato ci guadagna, poiché i rom sarebbero più integrati e non compirebbero più atti devianti dovuti al fatto che essi sono esclusi dalla società, inoltre lo stato potrebbe ricavare delle entrate in denaro, benché minime, da queste persone che così potrebbero far parte della società in modo attivo, non stando né ai margini.

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  2. In Europa vi sono circa 9-12 milioni di Rom e, di questi, 160.000-180.000 vivono in Italia.
    Non vi sono dati certi perché circa 100.000 di queste persone non sono censite, quindi i dati in nostro possesso sono assolutamente approssimativi.
    Le parole forti di Salvini hanno scosso l’opinione pubblica e riacceso l’attenzione su un problema che, spesso si preferisce ignorare, soprattutto in Italia.
    Infatti, l’Italia, rispetto agli altri paesi europei, non ha ancora definito una politica certa sulla gestione dei Rom.
    Nonostante molti Rom vivano in Italia da decenni, non possiedono documenti di identità e di soggiorno. I bambini risultano apolidi, non vanno a scuola e non hanno accesso a nessuna forma di educazione e istruzione.
    L’Italia considera i Rom dei nomadi da segregare in campi sprovvisti di servizi, abbandonandoli a se stessi e al proprio destino.
    Purtroppo, ciò favorisce all’interno della popolazione Rom l’insorgere e la diffusione della microcriminalità, lo sfruttamento dei minori, l’elemosina e l’accattonaggio.
    La popolazione Rom in Italia è fortemente discriminata: i Rom non hanno accesso all’istruzione, al lavoro e non esiste ancora una normativa e un coordinamento a livello nazionale in grado di gestire questo fenomeno.
    Io credo che il primo passo da compiere per l’integrazione dei Rom sia l’istruzione. Ritengo infatti che l’educazione e l’istruzione siano le basi per la formazione di donne e uomini in grado di poter accedere al mondo del lavoro.
    Penso che dovremmo prendere esempio dalla Francia, dove la questione dei Rom è stata affrontata con un discreto successo.
    In Francia esiste uno statuto a tutela dei diritti dei Rom che stabilisce che essi debbano essere censiti, dotati di documenti, abbiano a disposizione aree di accoglienza temporanee e immobili in affitto. I bambini sono obbligati ad andare a scuola, è proibito l’accattonaggio, gli adulti fanno lavori di manovalanza, pagano l’affitto e le bollette. Chi non rispetta le regole, viene cacciato dalla Francia.
    Credo che questa sia la strada da seguire. Dobbiamo smettere di ignorare il problema, l’Italia deve adottare provvedimenti simili a quelli adottati in Europa, soprattutto in Francia, rendendo possibile l’integrazione dei Rom, responsabilizzandoli con diritti e doveri, proprio come qualsiasi altro cittadino del nostro Paese.

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  3. La situazione dei Rom ci riguarda molto da vicino, in quanto a Torino verso le cinture, periferie, si possono notare ampie distese di campi Rom.
    Innanzitutto bisogna fare una chiara distinzione dei Rom. Ci sono coloro che compiono comportamenti devianti ma anche coloro che non li attuano, anzi, quest’ultimi tentano anche di inserirsi all’interno della società, ma a volte sono vittime di giudizi.
    In generale, comunque sia, bisognerebbe integrare tutti i Rom all’interno della società e per coloro che compiono atti di furto ecc. far si che non li compiano più.
    Secondo me i punti cardine per integrarli sono i seguenti: l’istruzione, il lavoro, la salute ed una nuova abitazione in cui vivere, che sia all’interno della società e non in periferia.
    Sarebbe molto importante puntare all’educazione, in quanto tali culture a volte sono carenti al riguardo. Inoltre l’istruzione serve anche a far si che i giovani possano intraprendere un futuro migliore, contribuendo anche alla società attraverso un lavoro o un associazione e così via.
    Il lavoro è fondamentale perché possano avere sia delle soddisfazioni e quindi sollecitazioni, sia la possibilità di percepire un reddito. Questo potrebbe diminuire notevolmente per esempio gli atti di furto, in quanto non avrebbero di che rubare se stipendiati.
    La salute sarebbe sicuramente necessaria, poiché potrebbero sentirsi più accolti, per il fatto di ricevere delle prime visite sanitarie in modo gratuito.
    Infine l’abitazione è mezzo per dargli sia la possibilità di integrarsi e crearsi una vera casa, sia sentirsi la fiducia da parte della società nei loro comportamenti, in quanto starebbero all’interno di una vera e propria vita urbana.
    Da non dimenticare sarebbe importante se non essenziale creare delle associazioni che possano seguirli, aiutarli e dargli dei riferimenti riguardo ai punti cardine che ho citato antecedentemente.

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