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venerdì 4 novembre 2016

L'ARGINE DELLE BANCHE CENTRALI

per la classe 4^ les

Il Corriere della Sera, giovedì 3 novembre, editoriale di Daniele Manca pag.1 -27
http://www.corriere.it/opinioni/16_novembre_03/politica-l-argine-banchieri-ad63db68-a144-11e6-9f94-044d5c37e157.shtml

DA CERCARE/STUDIARE:
- pag. 64-65 libro di testo
- cos'è la politica monetaria? Quando è restrittiva e quando espansiva?
- Qual è il ruolo delle Banche Centrali e della Banca Centrale Europea?
- cos'è il Quantitative Easing?

L'OPINIONE

E' un bene o un male che le banche centrali siano indipendenti dal potere politico? Perchè?

12 commenti:

  1. Il potere politico talvolta può non tenere conto delle reali problematiche del mercato, affossando argomenti più insidiosi e difficili da affrontare, l'indipendenza delle banche centrali fa sì che i normali meccanismi economici siano tutelati e in un qualche modo protetti da eventuali idee politiche.
    Le banche centrali, quindi, mantengono una visione imparziale e obbiettiva su ogni tema economico cercando di intraprendere la strada più giusta.

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  2. Dopo aver letto l’articolo di Daniele Manca intitolato “L’argine delle banche centrali” mi sono convinta che sia un bene che le banche centrali siano indipendenti dal potere politico. Infatti gli esempi riportati sono istruttivi e riguardano molte parti del mondo: gli USA, la Gran Bretagna e la UE. In particolare in Gran Bretagna lo scontro è tra il premier inglese Theresa May e il governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney per il quantitative easing usato al fine di contenere gli effetti negativi della brexit; nella UE, invece, lo scontro è tra la posizione di Mario Draghi, il presidente della BCE e il governo tedesco. Secondo quest’ultimo, l’acquisto dei titoli di Stato da parte della BCE favorirebbe i paesi meno virtuosi dal punto di vista finanziario (Grecia, Portogallo, Spagna e Italia) che non si preoccupano di lottare per il risanamento contro il debito pubblico. Questo fatto è certamente vero, tanto che Manca conclude dicendo che in Italia si è fatto troppo poco negli anni passati per cancellare il debito pubblico e ora paghiamo tra 70 e 80 miliardi di interessi.
    Però, è evidente che la politica non sta governando problemi importanti come l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue (la brexit), l’immigrazione, una crescita economica e quindi sociale gracile, il preoccupante allargarsi di movimenti populisti che lacerano la comunità con la politica del malumore. Le banche centrali stanno invece cercando di contenere il danno. Se fossero dipendenti dal potere politico, questo non potrebbe succedere. L’esempio più lampante è quello di Mario Draghi che non ha evitato il confronto anche duro ma voleva che fosse basato sui fatti e che ha utilizzato la “politica” del “whatever it takes”, cioè tutto il necessario per salvare l’euro applicando il quantitative easing fin dal 2012.
    Sono d’accordo anche sul fatto che i banchieri non devono essere al di sopra delle critiche dei politici, soprattutto alla luce di alcuni fatti accaduti alle banche italiane (ma non solo) per cui tali banche sono state salvate proprio dalla politica.
    Quindi, l’indipendenza tra i poteri dello stato è assolutamente necessaria, ma bisogna che gli uomini di potere siano al servizio dei cittadini, dello stato e di quelle formazioni sovranazionali come la UE.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Secondo me è un bene che le Banche Centrali siano indipendenti dal potere politico, perché spesso le leggi attuate dal mercato globale si distaccano dalla politica dei singoli governi, per tanto, una politica di questo tipo potrebbe essere improduttivo.

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  5. Buonasera, dopo aver letto l'articolo di Daniele Manca, mi sento di dire che è un fattore molto positivo che le Banche centrali siano indipendenti dal potere politico, perché come sottolinea D.Manca, nel pieno delle turbolenze che sono state messe in moto dalla crisi del 2008,queste ultime hanno saputo tenere i nervi saldi e hanno individuato soluzioni valide. Certo, sicuramente una collaborazione temporanea tra banche centrali e potere politico non sarebbe del tutto fuori luogo visto i recenti episodi che hanno visto protagoniste le banche( Banca Etruria etc...). Secondo me le banche centrali essendo pratiche un materia, hanno più la situazione economica rispetto alla politica, che spesso è incentrata più sull'elaborazione di norme o altri temi riguardanti vari ambiti.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. *i recenti episodi che hanno visto protagoniste le banche (Banca Etruria etc ) hanno affossato l'affidabilità di queste ultime.

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  8. È chiaro che il ruolo delle banche centrali è stato fondamentale nel contenere le instabilità e le crisi economiche degli ultimi anni. Hanno saputo trovare soluzioni avendo però anche critiche. Un esempio di questa politica è Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea, che con la sua calma ha evitato battaglie frontali pur accettando il confronto purché fosse basato sui fatti. Nel rispetto delle regole ha introdotto il quntitative easing e ha promesso di fare qualsiasi cosa per salvare l'euro. È anche vero che questa starategia sta mettendo in discussione la stabilità della Bce, anche perché tale politica non sembra stimolare a sufficienza i paesi meno rigorosi a agire sul fronte del risanamento e del taglio del debito pubblico.

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  9. dopo aver letto l'articolo penso che il fatto che le banche centrali siano indipendenti dal potere politico è giusto perché spesso capita che quest'ultimo non tenga a mente dei problemi reali del mercato e grazie a questa indipendenza si assiste a un funzionale svolgimento dei meccanismi economici tutelandoli.

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  10. Le banche centrali ricoprono un ruolo sempre più importante all'inteno del nostro sistema economico. La crisi del 2008 pareva poter essere ancora più catastrofica di quanto realmente è stata e qusto risultato è in gran parte da attribuirsi agli interventi di questi enti. Nell'ultimo periodo, tuttavia, sono sorti alcuni dubbi riguardo ad una correlazione tra la le banche centrali e la politica dei singoli stati. Formalmente esse ne sono totalmente indipendenti  e questo non può che essere un aspetto positivo. Infatti, se un organo con una responsabilità così elevata non fosse in grado di prendere decisioni super partes, necessarie per realizzare il bene dell'unione e non solo dei singoli paesi, presto si verrebbero a creare conflitti difficilmente risolvibili che potrebbero portare rapidamente alla fine dell'unione. Inoltre, è possibile che i vari stati applichino differenti politiche economiche che, anche in questo caso, se non regolate da un ente superiore, potrebbero portare risultati funesti. Per questi motivi, a mio avviso, è fondamentale che le banche centrali continuino a rimanere al di sopra della politica.

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  11. Secondo me è un bene che le banche centrali siano indipendenti dal potere politico perché non sempre le politiche internazionali sono concordi alle politiche che singolarmente ogni paese adotta in base alle esigenze dello stato.
    Per cui la banca centrale potrebbe non portare soluzioni risolutive dei problemi di ogni governo

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  12. Secondo me è un bene che le banche centrali siano più svincolate e indipendenti dal potere politico. Questo perché un organo così potente e con delle responsabilità così grandi,deve poter prendere delle decisioni immediate, senza tener conto delle esigenze di ogni singolo Paese. Inoltre, spesso accade che i Paesi abbiano politiche economiche differenti; tener conto di ognuna di queste renderebbe le decisioni di un'ipotetica banca centrale non autonoma, a mio avviso tardive e forse inefficaci.

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