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venerdì 23 ottobre 2015

FERRARI:DEBUTTO A WALL STREET

per la classe 3^

Il Sole 24 ore - giovedì 22 ottobre - pag. 1-3 articoli di A. Plateroti e Marco Valsania
La Stampa - P. Mastrolilli pag.10; T. Chiarelli pag.1-11

DA CERCARE/SAPERE
-cos'è un' Ipo?
- cosa indica il simbolo p/e?

L'OPINIONE (da pubblicare)
- quali elementi hanno collaborato a far sì che Ferrari fosse quotato come il titolo più "caro" al mondo?
- che cosa invece ha determinato il calo del prezzo di FCA?

7 commenti:

  1. Giovedì scorso è stato quotato in borsa a Wall Street, per la prima volta, il titolo della Ferrari. La dirigenza di questa storica azienda italiana ha deciso di concludere il lungo percorso seguito al fianco di Fiat ed FCA, rendendo il marchio libero da altri complessi automobilistici. La prima tranche di azioni messe sul mercato ha segnato un notevole aumento del valore (5,77% con picchi del 17%), nonostante l'IPO fosse già molto elevato (52 dollari ad azione), portando Ferrari a diventare il titolo più caro al mondo. Questo fenomeno è certamente dovuto al fatto che Ferrari ha un rapporto P/e pari a 35, rendendo così probabile la spartizione di grandi dividendi tra gli azionisti. Inoltre, gli acquirenti sono incentivati all'acquisto dal fatto che l'azienda del cavallino sia in piena espansione e che si stia presentando solo ora sui maggiori mercati globali. Tutti questi elementi hanno contribuito a rendere Ferrari il titolo più caro al mondo. Nonostante i numerosi dati positivi, FCA(ex proprietaria del 90% di Ferrari) ha riscontrato un diminuzione del valore del proprio titolo dopo aver venduto le azioni Ferrari. Questa reazione dei mercati è dovuta al fatto che FCA, privandosi di un marchio storico ed importante come Ferrari, ha perso un elemento di pregio dei suoi marchi automobilistici e la maggior fonte di utili del gruppo. Questi elementi negativi hanno diminuito la fiducia degli acquirenti, riducendo il valore delle azioni.

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  2. Nevi Maria Cristina.
    Buona sera, dopo aver letto gli articoli riguardanti il debutto di Ferrari a Wall Street mi sento di dire che a parere mio ciò è da attribuire a diverse ragioni. Innanzitutto per il fatto che nonostante l'Ipo fosse già di per sé alto, emettere azioni nel mercato ha decretato un aumento del valore (17%),in secondo luogo perché essendosi da poco verificati scandali automobilistici (esempio la Volksvagen) gli acquirenti si sentono più incentivati all'acquisto anche per il fatto che Ferrari sia entrata da poco nei mercati mondiali. Sicuramente la Fca avendo rinunciato a un marchio così importante, ha perso molto in ben due fronti :sul fronte degli utili ,e sulla fiducia dei possibili acquirenti. Tutto questo ha certamente contributo a un ingente crollo del valore dellr azioni. Personalmente se io fossi un acquirente opterei per quotare in borsa per Ferrari invece che per Fca oppure per Volksvagen,in quanto al momento sul mercato azionario mi sembra molto più affidabile.

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  3. Parlare di Ferrari nel mondo significa fare riferimento ad un marchio di altissimo prestigio, riconosciuto da tutti gli investitori grazie alla solidità finanziaria ed industriale.
    Questa fiducia intrinseca del marchio ha determinato la consapevolezza in capo agli attuali possessori delle azioni di proporre un prezzo di offerta al pubblico al momento della prima quotazione in borsa elevatissimo, pari a 52 dollari per azione.
    Ovviamente c'è il rovescio della medaglia.
    Separare il gioiello di famiglia dal gruppo FCA
    ha significato impoverirlo di mezzi finanziari proprio in un momento in cui sono richiesti sempre maggiori investimenti per rimanere al passo coi tempi dal punto di vista tecnologico (ad esempio modelli ibridi e elettrici )

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  4. L'entrata in borsa a Wall Street del titolo Ferrari ha riscosso molto successo. Infatti il titolo balza in alto con un +17% per poi stabilizzarsi a un +5,77% rispetto al prezzo iniziale dell' IPO a 52$. Fattori determinanti sono stati l'impegno del governo a fornire le misure di sostegno per gli investimenti esteri e di ammodernamento del sistema bancario. Anche il successo di Sergio Marchionne, amministratore delegato di FCA, con la realizzazione della fusione tra Fiat e Crysler ha avuto un ruolo chiave perchè ha migliorato la percezione dell' Italia sui mercati americani. La Ferrari, riprendendosi la sua indipendenza, può misurarsi con i suoi concorrenti, che sono i produttori di oggetti di lusso. Da adesso inizia una scommessa sul futuro, ossia sulla capacità del governo di attuare riforme e riqualificare l'industria italiana basandosi sulla collaborazione tra banchieri e imprenditori per finanziare progetti e nuove idee. La separazione di Ferrari da FCA ha, però causato un calo del prezzo del titolo in borsa per FCA perché ha ceduto il 3% con la quotazione in borsa di Ferrari che però contribuirà con il 12% dei profitti operativi ed il 3% delle vendite.

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  5. Federico Orlando
    Recentemente il mondo dell'economia ha assistito al debutto della Ferrari presso la Borsa di Wall Street. La dirigenza dell'azienda ha deciso di porre fine al percorso al fianco di agenzie automobilistiche come l'FCA.
    Gli acquirenti si sono subito sentiti incentivati all'investimento di titoli dell'azienda italiana. La Ferrari non poteva avere un debutto migliore. Nonostante sia solo una "new entry" presso la Borsa di New York, l'azienda italiana è riuscita a concludere la prima giornata con un rialzo del 5,8% rispetto alla quotazione iniziale. La Ferrari si è dimostrata subito all'altezza della concorrenza, diventando il titolo più caro al mondo. Per gli azionisti, questa può essere l'occasione d'oro per investire il loro denaro in titoli che possono fruttare loro modesti dividendi, presso una società che si sta dimostrando in continua crescita. Fra gli obiettivi per il 2016, i dirigenti sottolineano la quotazione presso la Borsa di Milano. Vedendo i risultati ottenuti, l'FCA vuole riaprire il discorso "alleanza". Quest'ultima ha subito una lieve svalutazione dei propri titoli, dovuta alla vendita dei titoli della Ferrari: ora la società non può più appoggiarsi, neanche come immagine al marchio del Cavallino, perdendo, dunque, la fiducia dei suoi acquirenti.

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  6. Irene Pira
    Il 21 ottobre la Ferrari è stata quotata per la prima volta alla Borsa di Wall Street: il titolo è partito con un’IPO di 52$, è schizzato fino a oltre 60$ e poi si è assestato a 55$. Questo ha fatto sì che la Rossa di Maranello ha un rapporto tra prezzo del titolo e utile netto per azione (p/e) di 35 volte, diventando il titolo più “caro” al mondo. Non è facile capire quali sono gli elementi che hanno portato a questo risultato. Mi ha colpito che la quotazione è stata accompagnata a New York dalla presentazione di otto auto Ferrari che sono state “messe in vetrina” per rendere evidente il sogno di molti investitori nel possedere almeno un pezzo, magari un’azione del Cavallino. Insomma, si è quotata la manifestazione del lusso, l’emozione di avere un’auto con quelle caratteristiche. Naturalmente la Ferrari non è solamente un sogno, ma è anche “know how” del distretto meccanico emiliano che ha permesso la creazione di un marchio con altissime prestazioni. Il futuro che prevede Marchionne, l’amministratore delegato della FCA, è quello di ritornare a vincere anche in Formula Uno.
    Il calo del prezzo di FCA non mi è molto chiaro: ho capito che il distacco della Ferrari dalla casa madre FCA potrà contribuire a portare nuovi capitali a FCA, soprattutto quando la Rossa di Maranello nel 2016 sarà quotata anche alla Borsa di Milano. Marchionne ha in mente il tentativo di fondere FCA con General Motors, anche se questa casa automobilistica americana non sembra ora molto d’accordo. L’attuale prevista indipendenza della Ferrari da FCA potrebbe aver provocato un calo d’interesse degli investitori per FCA.

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  7. Federica Morbelli
    Recentemente la Ferrari è stata quotata per la prima volta alla borsa di wall street, i titoli hanno avuto un notevole rialzo durante la prima giornata
    Questo a parer mio è dovuto al fatto che Ferrari, essendo entrata da pochissimo a far parte del mercato di borsa di new York, garantisce agli acquirenti più affidabilità perché alle spalle non ha scandali come Volksvagen, al contrario Fca invece ha deciso di separarsi dalla Ferrari rinunciando quindi anche alle azioni a essa connesse, per questo motivo ha subito un lieve calo.

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