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sabato 14 febbraio 2015

Ennesima strage dell'immigrazione

classe 3^ - per giovedì 19

Sul Corriere pag.3 F. Sarzanini + articoli di cronaca sull'immigrazione
sul Sole 24ore pa. 7 due articoli di M. Ludovico

DA CAPIRE /SAPERE:
- differenze tra Triton e Mare Nostrum
- calcolare sommando agli ultimi dati i 300 morti dei giorni scorsi, l'incidenza percentuale morti/sbarchi di Triton e Mare Nostrum
L'OPINIONE
Tornereste a Mare Nostrum? Sì/no, perchè?


5 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    1. elimino il post in quanto lo ritengo non solo offensivo,ma anche lesivo dei principi costituzionali che da anni cerco di insegnarvi, oltre che passibile di querela

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  2. Grandi critiche sono state date all'operazione Triton, messa in atto dall'Unione europea, per cercare di contenere la costante e crescente immigrazione sulle coste italiane da parte di persone provenienti dall'Africa (maggiormente sub-sahariana).
    Le critiche dirette sono però messe in dubbio dagli stessi dati messi in esame, per cui il numero di vittime durante l'operazione Mare Nostrum, gestita dallo stato italiano, era soggetta ad un numero di vittime molto simile e purtroppo impossibile da evitare a causa dei fenomeni naturali come maltempo e mare mosso, dovute anche all'inadeguatezza stessa delle imbarcazioni.
    Triton( secondo i dati forniti), costa all'incirca 6 milioni di euro in meno al mese e prevede un semplice pattugliamento, semplice da gestire e comunque diretto al salvataggio degli immigranti.
    Se le critiche fossero veramente credibili dovrebbe essere creato un apparato improntato all'aiuto e all'integrazione di forza lavoro e capacità tecnica importante da poter far ripartire un'Italia in crisi e bisognoso di capacità che si possono sviluppare in popolazione forte e desiderosa di una vita migliore.

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  3. A mio parere sarebbe opportuno tornare a Mare Nostrum in quanto con questa operazione erano più monitorate le imbarcazioni e vi era maggiore protezione dei migranti; ma nonostante tutto, nessuna delle due operazioni avrebbe permesso il salvataggio dei migranti a causa di diversi fattori quali: mare mosso, freddo e le condizioni delle imbarcazioni stracolme di persone.

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  4. Durante il governo Letta ,venne istituita la cosiddetta: "operazione Mare Nostrum ";dalla Marina Militare vennero salvate dal mar Mediterraneo più di 155mila persone. I dati parlano chiaro: in un anno di attività e di pattugliamento, tante vite sono state tratte in salvo. In 3400 non ce l’hanno fatta nel 2014, più della somma dei morti dei quattro anni precedenti.
    Il 31 ottobre 2013 Mare Nostrum viene sostituito da "Triton" a conduzione Unione Europea. Le differenze sono abissali, sia nei mezzi impiegati che nei risultati: i Paesi partecipanti questa volta sono 19, comunitari, mentre prima tutta la responsabilità erano italiane; il budget mensile stanziato viene ridotto, da circa nove milioni di spesa a poco meno di tre; le forze impiegate sono nettamente inferiori e le aree di pattugliamento notevolmente ridotte. Conseguenza? Si risparmiano un bel po’ di soldi, ma non si risparmiano tante vite umane: nell’ottobre del 2013 la più grande tragedia avvenuta nel Mediterraneo dalla fine della Seconda guerra mondiale aveva sancito l’inizio delle operazioni di Mare Nostrum; nel febbraio 2014 un’altra tragedia, per numeri di perdite non di molto inferiore a quella del 3 ottobre di poco più di un anno prima, ci fa capire quanto "Mare Nostrum" sia importante.
    Triton è palesemente insufficiente: considerato che i dati sull’immigrazione clandestina mostrano (e mostravano) una tendenza in forte crescita e aumento, come mai si è deciso di impiegare meno risorse e meno mezzi a dispetto di una richiesta di aiuto che andava facendosi sempre più numerosa e forte? Parallelamente, abbiamo osservato come il passaggio di consegne da Mare Nostrum a Triton si sia consumato durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea: com’è possibile che, pur sapendo la portata e le dimensioni che il fenomeno avrebbe assunto nell’immediato futuro, considerato anche quello che stava succedendo nel resto del mondo (Siria, Iraq, Libia), a nessuno dall’Italia sia venuto in mente di presentare una riproposizione di Mare Nostrum in chiave europea, con responsabilità, costi e impiego di forze diffusi e condivisi?
    Oggi questo mare non è più “nostrum”. È degli scafisti, diventati sempre più crudeli e senza scrupoli nello sfruttamento del commercio di anime in fuga da situazioni di profonda e grave difficoltà; è dei 6000 (dato relativo agli ultimi quattro anni) africani e mediorientali che giacciono sui fondali del Mediterraneo; potrebbe diventare dell’Isis, che si sta velocemente e pericolosamente insinuando nel vuoto politico-istituzionale libico e potrebbe – se non l’ha già fatto – mettere le mani sul barbaro mercato di vite umane che alimenta il fenomeno dell’immigrazione clandestina settimana dopo settimana. Il mare non sarà mai più nostrum.

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