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venerdì 20 febbraio 2015

IL CONFLITTO IN LIBIA

per la classe 3^ - per martedì 24 febbraio
Il Corriere della Sera di giovedì 19 febbraio:
S. Cassese , pag. 1-31 "Le armi spuntate dei vecchi Stati"; Galluzzo , Valentino pag. 5
La Stampa , articoli pag. 2-5 

DA CAPIRE
Sabino Cassese evidenzia alcune problematiche nella gestione dei conflitti internazionali. Quali ? Quali soluzioni propone?

L'OPINIONE
Siete favorevoli all'intervento armato italiano in Libia per fermare l'Isis ?

6 commenti:

  1. Personalmente penso che non sia sbagliato un intervento armato ma ritengo che non si debba esagerare, bisogna mantenere un certo equilibrio e soprattutto non provocare rivolte popolari.
    Un cittadino italiano potrebbe chiedersi il perché lo stato spende soldi per problemi non di primaria importanza per il paese durante un periodo di crisi.
    Nel caso in cui l'isis arrivasse in Italia allora si potrebbe pensare di intervenire drasticamente, ma come già detto un italiano non capirebbe il motivo per cui spendere soldi per un altro paese.
    Comunque ritengo favorevole l'aiuto italiano.

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  2. Dopo aver letto l'articolo di Sabino Cassese sul "Corriere della Sera" di giovedi 19/02/15, ho capito che la scelta di inviare contingenti armati italiani in Libia non è solo una questione di opinione morale o bellica, ma è anche un adeguamento all'articolo 11 della Costituzione italiana, che cosi dice: " L'italia ripudia la guerra come strumento di offesa dalla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali ".
    Molte teorie e molte leggi si sono rivelate, nel corso degli anni, non più adatte alle esigenze immediate. La stassa Costituzione ha, a mio parere, alcune leggi che non sono più adeguate alle necessità del momento. Credo che pensare di mandare militari su un fronte di guerra sia sempre una scelta molto difficile e dolorosa da affrontare. E' inoltre molto pericoloso immaginare di riuscire a far fronte ad un pericolo di gigantesche misure, quando a tutto ciò devono provvedere organizzazioni ben più importanti, come l' ONU.

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  3. Per quanto riguarda la questione intervento da parte dell'italia da sola, io non sono favorevole in quanto se ne dovrebbe occupare per primo l'ONU e ne risponderebbe l'italia in seguito. Il problema principale in Libia è che esistono diverse fazioni non riconosciute dall'Onu che agiscono di loro iniziativa (quindi non si possono avere accordi con tali fazioni) e che portano varie conseguenze quali: difficoltà di dialogo e di intervento.

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  4. Personalmente ritengo che non si dovrebbe ricorrere ad interventi armati e continuare ad assecondare l'Onu, perchè a mio parere sta seguendo l'unica possibile via per evitare lo svolgersi di una nuova guerra e se interverremo non faremo che peggiorare la situazione.
    Inoltre sono contrario alle idee esposte nell'articolo "Le armi ormai spuntate dei vecchi Stati" a pagina 31, perchè in quest'ultimo si ritiene che l'Italia e tutto il resto dell'Europa dovrebbe dimostrare che è ancora oggi una potenza militare forte, che non teme confronti o rivali, proprio come sul piano economico e politico.
    E' proprio su questo aspetto che vorrei soffermarmi, perchè se l'Europa è una potenza economica e politica stabile, l'Italia, al contrario non lo è in questo momento e ritengo sia maggiormente utile impegnarsi per ristabilire gli equilibri anzichè attaccare l'Isis e portare l'Italia su un piano sfavorevole.

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  5. A mio parere, dopo aver letto l'articolo di Cassese che l'Italia non debba attaccare la Libia da sola perché ritengo che questo attacco potrebbe solo peggiorare la situazione e portare terribili conseguenze.
    Penso invece che sia giusto continuare a sostenere l'ONU, l'unica difficoltà sono alcune fazioni che non sono riconosciute.
    È comunque troppo rischioso che l'Italia intervenga da sola in un momento delicato come questo.

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  6. Sinceramente penso che tutte le motivazioni che abbia dato Sabino cassese a proposito di questo fatto siano giuste e che non possano essere criticate,però penso che Sabino abbia analizzato l'intervento armato italiano in Libia da un punto di vista troppo oggettivo,penso che la decisione dovrebbe essere presa anche pensando a quanti indifesi stanno pagando per colpe non commesse e che non possiamo rimanere a guardare queste dimostrazioni atroci e inumane di violenza contro innocenti perché oggi sono gli abitanti della Libia a dover subire questi opprusi ma un domani,si spera che l isis venga fermati prima,potremo essere noi stessi italiani a essere le vittime e per questo motivo penso che bisognerebbe cercare di fermare l isis adesso prima che diventi troppo potente.
    Sinceramente credo che tutte le motivazioni date da Sabino,crollino davanti al senso di umanità,davanti a filmati in cui ci sono innocenti che vengono sgozzati.

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