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sabato 24 gennaio 2015

ACQUISTI BCE, IL QUANTITATIVE EASING

classe 4^ - per mercoledì 28 gennaio

Il Corriere della Sera pag. 1-27 Alesina e Giavazzi "Ripresa, possiamo sprecarla solo noi"; pag.  5 Taino "Acquisti BCE..."

DA CAPIRE E SAPERE:
1) cos'è il Quantitative Easing?
2) Perchè, all'annuncio del QE, l'euro si è svalutato?
3) perchè è positivo che si svaluti?

L'OPINIONE:
1) Alesina e Giavazzi hanno un orientamento più liberista o più Keynesiano?
2) Perchè i due giornalisti ritengono che ci siano le condizioni per la ripresa?

n.b. ne parleremo in classe il 2 febbraio, per cui appuntatevi tutti i vostri dubbi /domande per quella data.

4 commenti:

  1. Con il termine Quantitative Easing, ovvero “alleggerimento quantitativo” si definisce quella manovra monetaria con la quale la banca centrale, in questo caso la BCE (Banca Centrale Europea) stampa moneta e con la nuova moneta acquista sul mercato finanziario titoli di stato.
    Il primo risultato di questa manovra è sul cambio: infatti, più si stampa moneta, più la valuta si deprezza. L’annuncio che la BCE ha deciso di attuare il Quantitative Easing ha fatto sì che l’euro si sia svalutato rispetto al dollaro e rispetto alle valute dei maggiori paesi europei. E’ inoltre previsto un ulteriore deprezzamento dell’euro.
    Tale svalutazione è fondamentale e assolutamente positiva poiché offre un indubbio sostegno all’export, infatti le aziende esportatrici saranno meno penalizzate dal cambio in fase di trattative e vendite all’estero.
    Alesina e Giavazzi sono due economisti molto noti, docenti all’Università Bocconi, e nel loro articolo esprimono parere favorevole in merito alla decisione della BCE di acquistare titoli pubblici, sostenendo però che l’intervento della BCE da solo non è sufficiente, in quanto è necessario che l’Italia attui le riforme promesse diminuendo il carico fiscale delle imprese e delle famiglie.
    Io credo che Alesina e Giavazzi si possano definire “keynesiani” poiché, come Keynes, essi sostengono che in alcune circostanze, è necessario l’intervento pubblico dello Stato per risollevare l’occupazione e i consumi.
    Ritengo che i due economisti aderiscano al pensiero di Keynes, poiché negli ultimi anni, gli Stati non sono stati in grado da soli di risollevare le loro economie interne e, come Keynes, sono giunti alla conclusione che, in particolari situazioni, sono giustificabili le politiche volte ad incrementare la domanda globale, l’occupazione e il reddito. I due economisti sostengono però che per ottenere risultati economici positivi e concreti, sono necessarie le riforme, l’alleggerimento fiscale e un decisivo taglio delle spese.

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  2. Buon pomeriggio sono GABRIELE Genchi, per me i due giornalisti hanno un orientamento più liberista poiché ritengono che lo stato debba abbassare le tasse sul lavoro al fine di rilanciarne il mercato, inoltre essi sono favorevoli ad una spending rewiew per abbassare i costi sul lavoro al fine di essere competitivi per quanto riguarda il mondo del lavoro anche con altri paesi europei come quelli del nord europa, inoltre essi sono favorevoli ad una maggior flessibilità del lavoro, per questo vedono di buon occhio il job act di Renzi. Essi sono chiaramente liberisti in quanto sostengono che i politici non si devono illudere che ci sia crescita se si costruiscono autostrade, come sosteneva keines

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  3. Continuazione commento di gabriele Genchi: i due giornalisti ritengono che ci sarà una crescita economica poiché la bce vuole acquistare titoli di stato e poiché la brussellese sta varando delle politiche a favore dei singoli governi europei, inoltre gli interventi della banca centrale europea stanno facendo svalutare l' euro, questo favorirà le imprese esportatrici, che grazie al jobs act continueranno ad assumere a tempo indeterminato.

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  4. Il "Q.E." che significa Quantitative Easing, che il governatore della B.C.E., Mario Draghi ha stabilito di mettere sul mercato, è una misura per combattere la deflazione e cercare di immettere moneta fresca nel giro finanziario europeo. Questa strategia segue, un po' in ritardo, quella che fece il governatore della Federal Reserve Americana, dal 2008 al 2012 immettendo valuta sul mercato a tassi minimi per facilitare la ripresa. Speriamo che questo quantitativo di sessanta miliardi distribuiti in proporzione alle necessità delle banche dei vari paesi, tramite acquisti di titoli di Stato dia la possibilità alle piccole-medie imprese di attingere al credito delle banche, investendo e far così crescere il lavoro creando nuova occupazione.
    Il governatore e i membri del direttivo B.C.E. pretendono che le nazioni portino riforme interne e che la burocrazia sia combattuta e migliorata
    Il tempo per questa operazione di Q.E. non può durare anni, pertanto la battaglia, specialmente in Italia, deve accelerare al massimo le riforme istituzionali.
    Alesina e Giavazzi, economisti, per me con idee liberiste, ritengono che immettendo moneta nel circuito bancario attraverso l'acquisto di titoli di Stato non restino ancorati nel sistema bancario ma possano essere destinati alle aziende, al fine di ricercare un margine di utile migliore, aumentando la fase operativa e potenziando così l'esportazione; inoltre lo Stato deve diminuire il carico fiscale.
    L'Italia è uno Stato povero di materie prima ma forte in prodotti di qualità, pertanto necessitiamo di esportare tali prodotti.
    A parer mio l'Italia deve saper cogliere questa opportunità e le banche non dovrebbero pensare solo al loro guadagno ma essere più "aperte" con le imprese e quest'ultime più sollecite alla modernizzazione interna per aumentare le esportazioni.
    Lo Stato deve aiutare il Made in Italy a stipulare trattati commerciali, oltre che politici, per permettere un forte balzo alla nostra economia e far crescere l'occupazione.

    Martinoli Giulia

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