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martedì 14 ottobre 2014

LA CARTA DI INTERNET

classe 3^
(per lunedì 20)
Il Corriere della Sera - martedì 14 Ottobre - art. di Vittoria Piccolillo

DA RIPASSARE:
La tutela dell'immagine e della privacy: quando e come si possono pubblicare foto e dati altrui ? Quando si commette il reato di diffamazione e di ingiuria?

L'OPINIONE ( da pubblicare sul blog)
Internet è stato fino ad oggi il mercato più libero e non regolamentato esistente. Ora il Parlamento sente la necessità di regolamentarlo per evitare "il sopruso di poteri pubblici e privati che possano portare a una società della sorveglianza, del controllo e della selezione sociale" (cit.  F. Grignetti - pag.22vLa Stampa). 
1)In che modo potrebbe concretizzarsi questa minaccia? Siete d'accordo a un maggior intervento di controllo e regolamentazione statale in internet?
2) Sarebbe garantito l'anonimato per esercitare le proprie libertà civili e politiche. Siete d'accordo? 
3) Sareste favorevoli ad una responsabilità civile dell'amministratore del sito per quanto in esso viene pubblicato?

13 commenti:

  1. La minaccia potrebbe concretizzarsi non mettendo in atto le 14 regole della carta di internet che porterebbero lasciare la situazione com’è tutt’oggi, e quindi sarei d’accordo a un maggiore intervento di controllo e regolamentazione statale in internet tuttavia sarebbe garantito l’anonimato per esercitare le proprie libertà, a cui io non sono d’accordo perché si potrebbero ricevere ingiurie e diffamazioni da parte di anonimi che porterebbero a un grosso pericolo. Verso la responsabilità civile dell’amministratore del sito riguardo a quello che viene pubblicato sono favorevole perchè ci sarebbe un maggior controllo e se fosse tralasciato il commento negativo la persona incaricata dovrebbe risponderne come amministratore. Tuttavia solo se il resto d’Europa fosse coinvolta positivamente si potrebbe procedere con questa modifica.

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  2. Internet è il fulcro della vita sociale di questo secolo,permettendo la diffusione di notizie in tempo reale in tutto il mondo e scambi di opinioni.
    La liberta di pensiero potrebbe però venire ostacolata dalla presenza statale, infatti con la stipulazione della Carta di internet, lo stato entrerà ufficialmente ha controllare il grande mercato della rete.
    La presenza statale, regolerà e punirà i reati contro la morale e la persona, che si
    vengono a creare attraverso il computer, ma allo stesso tempo controllerà il contenuto delle pubblicazioni. Sarà così compito dell'amministratore del sito controllare i post. Ma sarà anche diritto di colui che vuole divulgare le proprie idee (nel rispetto altrui) l'utilizzo dell'anonimato.
    Si può quindi definire che :"la Carta dei diritti di internet " sia un'arma a doppio taglio.

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  3. Io sinceramente non sono d'accordo sul fatto che lo stato debba intervenire nel controllare e regolamentare le notizie che ci sono su internet perché secondo me è l'unico posto dove non c'è ancora un tentativo di occultamento di notizie,se lo stato intervenisse,a mio parere,renderebbe pubbliche solo le idee che non sono "scomode" limitando non solo la libertà di espressione ma andando proprio a limitare la conoscenza del popolo.
    Sono d'accordo con l'idea di garantire l'anonimato in parte perché a mio parere questa é un arma a doppio taglio perché l'eccessiva libertà può portare a diverse conseguenze in base all' amministrazione di essa da parte del singolo.
    Non sono d'accordo con la responsabilità civile dell'amministratore del sito per quanto in esso viene pubblicato perché talvolta non dipende dal'amministratore ciò che viene pubblicato

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Internet, col passare del tempo, sta diventando più importante del giornale o del telegiornale in quanto in pochi minuti può venir trasmessa una notizia in tutto il mondo.
    Sinceramente non sono d'accordo sul fatto che lo stato debba intervenire. Cioè è giusto intervenire ma non troppo. In una delle domande poste su questo argomento veniva chiesto se l'anonimato veniva garantito, be nel caso in cui ci fossero idee diverse l'anonimato non verrà garantito.
    Non sono moltissimo d'accordo con la responsabilità civile dell'amministratore del sito in quanto ciò che viene pubblicato da un'altra persona non può portare, secondo me, ad una responsabilità.
    Il controllo statale comunque potrebbe essere un'arma che porta sia vantaggi sia svantaggi.

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  6. La Carta di Internet è, da parte dello stato, un provvedimento molto forte che potrebbe avere ripercussioni sulla vita privata e pubblica nella nostra comunità.
    I punti che sono passati come bozza di Costituzione sul web sono particolari, ma quello che mi interessa maggiormente è: diritto all’oblio, penso sia molto difficile che, anche con l’intervento dello Stato, sia possibile cancellare qualsivoglia informazione sulla nostra identità dalla rete; la mia preoccupazione sta nella concreta possibilità di rendere attuabili questi punti.
    Bisogna inoltre aggiungere che alcuni punti citati sono già presenti nella maggior parte dei siti, in quanto gli amministratori dei siti hanno già agito per rendere sicuri e tutelare le persone da atti discriminatori o da molti tipi di scorrettezze.
    Lo Stato, secondo me, ha già un discreto controllo sulla rete, il che non è affatto semplice, essendo Internet un mare di informazioni che viaggiano a livello globale, e sulla quale ancora nessuna entità è riuscita ad imporre le sue regole.
    Questo tipo di ingerenza dello Stato potrebbe far scaturire ulteriore malcontento e non è sicuro che questi atti migliorino la situazione che si è creata nella rete.

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  7. Internet è il mezzo attraverso cui oggi si esprime la libertà di pensiero.
    La minaccia dell'intervento dello Stato potrebbe avverarsi se si decidesse di approvare la Carta della Rete, perché eliminerebbe la libertà di espressione.
    Io non sono d'accordo con il pieno intervento dello Stato, ma solo in parte.
    Ad esempio io ritengo che il garantire l'anonimato sia sbagliato e che se così fosse non si potrebbe fermare calunnie, ingiurie ed altri reati proprio perché non si potrebbe risalire a colui che ha pubblicato tali messaggi.
    Invece considero importante che gli amministratori dei siti Internet si prendano la responsabilità su ciò che viene pubblicato nei loro siti, perché è un loro dovere rendere questi ultimi sicuri.

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  8. La minaccia potrebbe concretizzarsi nel momento in cui la persona non rispetti le 14 regole della Carta di Internet che servono a tutelarne l'ordine, la libertà personale e l'uguaglianza degli utenti.
    Io personalmente sono d'accordo ad un maggior intervento di controllo della rete ma con ciò non vorrei che venisse limitata la libertà d'espressione, ovviamente dovranno essere rispettate alcune regole ad esempio la tutela dei dati personali o il diritto all'oblio.
    L'anonimato, secondo me, è un altro diritto molto funzionale ed utile perché permette di non essere giudicati per le proprie opinioni o i propri orientamenti politici, religiosi, ecc...
    In caso in cui una delle 14 regole della Carte di Internet fosse violata, sarebbe INgiusto far ricadere la responsabilità civile a carico dell'amministrazione del sito perché riguardo le pubblicazioni in esso, il fondatore non ha alcuna colpa se un utente viola le regole.

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  9. Su un maggior intervento statale non sono d'accordo perché a mio parere in questo modo finiremmo come alcuni paesi come la Cina in cui lo stato controllando internet nasconde alcune informazioni e ne presenta solo quelle che gli fanno comodo e visto che già sui nostri giornali non vengono presentate le notizie per intero l'unico mezzo per avere informazioni reali è internet quindi non sono d'accordo. Sul garantire l'anonimato per poter esercitare a pieno le proprie libertà civili e politiche non sono pienamente d'accordo perché un abuso di queste libertà può portare a conseguenze negative. Non sono d'accordo sulla responsabilità dell'amministratore sulle notizie pubblicate perché spesso succede che le notizie non vengono pubblicate dall'amministratore stesso ma da altre persone contro il suo volere.

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  10. La minaccia di internet è data dall'attuale facilità di accesso a dati,anche sensibili,dovuto alla poca regolamentazione di internet.
    Non sono favorevole all'anonimato perché se lo strumento non viene limitato per particolari situazioni in quanto credo che ogni uno deve essere responsabile delle proprie azioni.
    Ritengo sia corretto responsabilizzare colui che è proprietario o amministratore di un sito internet perché ha il pieno controllo del mezzo.

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  11. Personalmente penso che lo Stato non debba intervenire per regolamentare le notizie pubblicate su internet, perchè ormai questo è l'unico mezzo nel quale lo Stato può decidere di pubblicare o no una notizia che magari può risultare scomoda e di consguenza potrebbe limitare la libertà di pensiero.
    Penso anche che sostenere l'anonimato non sia corretto perchè così non si potrebbero limitare i reati commessi, come ad esempio la diffamazione o la calunnnia.
    Secondo me è di fondamentale importanza che gli amministratori dei siti internet abbiano un controllo su cosa viene pubblicato nei rispettivi siti, questo perchè renderebbe il sito più sicuro e che limiterebbero i reati che ho citato prima.

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  12. Secondo me lo Stato non deve intervenire sulle notizie che vengono pubblicate in internet, perché è l'unico mezzo per conoscere veramente i fatti, senza filtri da parte dello Stato. L'anonimato credo che non sia del tutto corretto perché ogniuno deve prendersi la responsabilità delle sue azioni, e rimanendo in anonimo non può rispondere dei reati che possono essere commessi, come diffamazione o ingiuria. Gli amministratori dei siti internet servono per controllare ciò che viene pubblicato, ma non devono interferire più di tanto, altrimenti non ci sarebbe libertà di espressione.

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  13. Vi sono stati già diversi casi di violazioni della privacy degli utenti del web, così come importanti furti informatici da parte di pirati chiamati “hackers”. Sono stati anche violati archivi di dati che sembravano blindati, quali quelli d’importanti società investigative internazionali (America, Russia). Per questo ritengo opportuno l’intervento deciso del Parlamento Italiano con la realizzazione della Carta di Internet.
    Con l’applicazione delle 14 regole della Carta di Internet, l’anonimato verrebbe maggiormente tutelato, garantendo quella libertà civile e politica che ha caratterizzato sino ad oggi l’uso del web.
    Ribadendo la responsabilità che deve avere il singolo utente nell’usare correttamente internet, ritengo giusto coinvolgere anche in questo senso l’amministratore del sito, affinché venga controllato ciò che nel sito viene pubblicato (immagini e filmati) e scritto. Questo aiuterebbe a garantire i diritti degli utenti ed una maggiore tutela della loro privacy.

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