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venerdì 11 aprile 2014

Fecondazione, cade il divieto dell'eterologa

per martedì 15 aprile - classi 3^-4^ per lunedì 14 -classe 5^

La Stampa - giovedì' 10 - pag. 2-3-27 
Il Corriere della Sera - giovedì 10 - pag. 2-3
Il sole 24 ore - giovedì 10 - pag. 25

RIPASSARE:
- composizione e compiti della Corte Costituzionale
- modalità di ricorso alla Corte Costituzionale

SCRIVERE SUL QUADERNO:
Schema su cosa prevedeva/prevede la legge 40/2004

L'OPINIONE:
1) In tutti e tre i quotidiani sono riportate opinioni a favore e contro la decisione della Corte; dopo aver letto, che opinione vi siete fatti?
2) Il ministro Lorenzin chiede un dibattito parlamentare per ri(regolamentare) il tema dell'anonimato dei donatori e del conseguente diritto o meno del nascituro a conoscere le proprie origini. Cosa ne pensate?
3) ( in particolare per chi puo leggere La Stampa a pag.27 - Zagrebelsky) La Corte è intervenuta dopo 10 anni dall'entrata in vigore della legge. Preferireste una Corte che possa intervenire direttamente e immediatamente ? Perchè?

P. S. Penso possa essere molto utile leggere anche i post dei vostri compagni e magari dibattere tra voi...

suggerimento di lettura per la 3^ : volontariato e 3^ settore pag. 27 del Corriere

20 commenti:

  1. 1) io penso che la legge introdotta dalla corte costituzionale sia molto più coerente con la legge 32 della costituzione sulla tutela della salute sia per la donna che per il nascituro: obbligare l’impianto di tre ovuli fecondati è molto pericolo per la gravidanza della donna che è costretta all’aborto selettivo. Evitare la diagnosi pre - impianto rischia di far nascere bambini con gravi danni alla sua salute. I figli nati da una fecondazione eterologa non è dimostrato che abbiano delle ricadute psicologiche maggiori rispetto ad altri.

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    1. Ricordatevi, quando si cita un articolo della Costituzione non si parla di legge,ma di articolo: quindi Renato parla dell'art.32 della Costituzione.
      Inoltre, affinchè vi sia chiarezza, ricordate che in seguito a ulteriori sentenze della Consulta (Corte Costituzionale) emesse negli ultimi anni non sono più vietate le diagnosi pre-impianto, la riduzione embrionaria nel caso di gravidanza trigemina e la creazione di al massimo tre embrioni; inoltre non vi è più l'obbligo di trasferire tutti e tre gli embrioni in un unico impianto

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  2. 2) io penso che il nascituro debba conoscere le proprie origini, se non si facesse così il bambino non capirebbe la verità della sua nascita. Questo discorso si deve affrontare alla maggiore età per far comprendere meglio il discorso (compimento dei 25 anni) prendendo ad esempio la legge sull’ adozione. Per lo più si fa per un’etica che predilige la verità e non il celato.

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  3. Alessandra Tua
    Personalmente penso che la Corte sia stata incoerente. E' vero che i tempi cambiano e bisogna aprire la mentalità sempre di più, ma se si dichiara incostituzionale una legge non si può capovolgere in modo totale i valori umani su cui ci si è basati nel passato per dichiararla tale.
    Sono contro la fecondazione eterologa poiché ritengo che in tal modo vengano sfruttate le donne, solo per avere un bambino. Le coppie che non possono avere figli possono adottarli, è brutto ricevere e crescere in sé un bambino che ha il diritto di conoscere la madre naturale, cioè colei che l' ha messo al mondo.
    Non mi pronuncio se è giusto l' anonimato dei donatori po meno perché non condivido neanche l' idea di mettere al mondo un figlio in questo modo, totalmente artificiale che serve solo per appagare gli istinti umani.

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  4. Condivido la richiesta del ministro della salute di voler attuare un dibattito parlamentare. Secondo me è infatti importante prevedere che se vi sia una legge che permetta la fecondazione eterologa, stabilire precise regole che regolamentino la legge.
    Personalmente non sono d'accordo con l'opinione espressa da Stefano Canestrari perchè ritengo che, anche se non vi sono prove scientifiche, che non sia la stessa cosa nascere da genitori biologici o sociali.

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  5. 1) Personalmente sono favorevole alla fecondazione con donatori. Perchè questa legge permette alla persone sterili, quindi che non possono avere figli, di averli.
    Questa fecondazione con donatori ci fa capire che la nostra società si sta evolvendo e che non dobbiamo restare alla solite "tradizioni", anche se nel cristianesimo questo non è accettato. Queste evoluzione devono essere accettate sopratutto, in quanto permettono il bene e la felicità altrui. Si potrebbe dire che la fecondazione con donatori e simile all'adozione. Ma non è uguale perché nell'adozione i nominativi dei genitori si sanno, invece nella fecondazione i nominativi dei donatori ( come nuova regola della Lorenzin) sono anonimi.
    2) Io condivido la richiesta del ministro Lorenzin di voler compiere un dibattito parlamentare. Per quanto riguarda l'anonimato dei donatori, un donatore ha voluto fare questa donazione ma, ha preferito che il suo nominativo non si sappia per esempio perché non vuole essere cercato dalla famiglia. Io lo apprezzo, in quanto è stata una sua scelta sia donare che rimanere in anonimato. Però, per me, questa regola và in contrasto con un'altra regola afferma che i bambini devono essere informati di chi sono i loro genitori. In questo caso il donatore lasciando l'anonimato è molto difficile trovarlo, però è giusto che i bambini sappiano chi sono i loro genitori.

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  6. 1-2) Esprime un parere di favore o di sfavore su quello che la Corte ha fatto non è per niente facile. Come dice Ruini un figlio non è un diritto ma mettendomi nei panni di una madre che desidera avere un figlio e mi si proponga sia la possibilità di utilizzare la fecondazione eterologa che l’adozione devo dire che forse le proverei tutte e due come ha fatto la coppia dell’articolo della Stampa “Carla e Andrea”. Trovo che non ci sia nulla di sbagliato nella Fecondazione eterologa se ben regolamentata e non vedo tutta questa necessità che i figli debbano conoscere i “donatori”, perché in effetti si tratta solo di “donatori” e non di genitori biologici. Se proprio è nel desiderio del bambino conoscere, a una certa età, i “donatori” si potrebbe fare come nelle adozione che a 25 anni si può richiedere al giudice di incontrare i genitori biologici naturalmente con una valida motivazione.
    3) Per dichiarare incostituzionale il divieto alla fecondazione eterologa la Corte ha impiegato 10 anni. Credo che sia un tempo lunghissimo, la Corte dovrebbe pronunciarsi sulla costituzionalità o sulla non costituzionalità delle leggi in tempi molto più brevi perché in questi 10 anni molte famiglie hanno visto un loro diritto non realizzabile.

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  7. Prima di leggere questo articolo, non ero pienamente a favore della fecondazione con donatori, perché non la ritenevo conforme al principio naturale che prevede la formazione di una coppia costituita da uomo e donna che possono procreare. Leggendo l’articolo, posso dire di essere favorevole all’eterologa, ovvero all’uso di gameti estranei alla coppia dei genitori, perché in questo modo si può permettere a genitori sterili e quindi impossibilitati a procreare, di avere figli. Credo personalmente, come dice il PD, che permettere questo tipo di fecondazione sia un segno di civiltà; è bello sapere che ci sono delle persone che si offrono e si mettono a disposizione per generare nuove vite che vengono poi donate alle coppie che non possono avere figli in modo naturale. Inoltre secondo me è giusto che il soggetto che permette la nascita di un nuovo bambino non resti anonimo: in questo modo se un giorno il ragazzo vorrà sapere il nome dei suoi genitori biologici, potrà venirne a conoscenza….. non bisogna dimenticare che sono quest’ultimi ad avergli donato la vita. Per quanto riguarda la situazione psicofisica dei bambini che avranno due tipi di genitori: quelli biologici e quelli sociali, secondo me bisognerebbe fare in modo che il ragazzo sappia di questo solo al compimento della maggiore età, in modo da non creare gravi danni psicologici e avere di fronte una persona matura che potrà prendere delle decisioni consapevolmente, come decidere se conoscere i genitori biologici o meno.

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  10. Valentina Crepaldi
    1.Non sono né pro né contro la fecondazione eterologa perché ritengo che per dare un proprio giudizio su una situazione si debba vivere direttamente.
    Da una parte condiviso il fatto che un figlio non sia un diritto e non ci si possa sostituire a Dio, ma dall’altro non mi sento neanche di condannare la volontà di questi genitori che dopo aver attraversato un tortuoso e doloroso percorso, ricorrono alla fecondazione eterologa.
    Sono d’accordo con Graziella riguardo al fatto che il bambino debba conoscere le sue origini, però questo deve avvenire in modo graduale come nell’adozione con la possibilità a venticinque anni di conoscere i propri genitori naturali.
    2.Ritengo che il dibattito che richiede il ministro della salute sia necessario per mettere chiarezza su determinate questioni riguardo al tema dell'anonimato dei donatori e del conseguente diritto o meno del nascituro di conoscere le proprie origini. Queste due questioni sono essenziali sia secondo il piano giuridico che su quello sociale perché riguardano il futuro dei donatori ma anche dei figli.
    3.Preferirei che la corte potesse intervenire immediatamente e direttamente su una legge dichiarata incostituzionale perché i soggetti possano esercitare un possibile diritto o dovere immediatamente e non dopo dieci anni come in questo caso.


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  11. La procreazione assistita

    - Le diverse opinioni sulla decisione della Corte Costituzionale di dichiarazione dell’illegittimità dell’articolo 4, comma 3, della legge 40/2004 , cioè dell’incostituzionalità del divieto di fecondazione eterologa, mostrano come sia difficile davvero schierarsi da una parte o dall’altra.
    Se penso all’idea della fecondazione eterologa, quindi in vitro e con un gamete esterno alla coppia che vuole avere un figlio, posso avere la mia idea sulla quale influiscono di sicuro il mio libero pensiero, ma anche tutto quello che mi hanno trasmesso i miei genitori. Penso che ogni essere umano abbia diritti assoluti di felicità, di affetto e di verità. Così chi desidera un figlio, ma non può farlo naturalmente, posso pensare possa essere aiutato, ma il figlio che nasce penso abbia il diritto di sapere che non è nato “naturalmente” non perché in assoluto sia qualcosa di non giusto ma perché penso venga sempre prima il diritto alla verità: come si può avere fiducia nei genitori se su aspetti così seri non viene detto tutto? E poi che rischi ci sono a non dire tutto? Ormai in medicina si superano molte barriere ma nelle malattie molte volte conta la “familiarità”, anche solo per questo penso che ogni essere umano non debba essere ingannato sulla sua nascita che comunque deve essere riconosciuta sempre come un dono.
    Il cardinale Camillo Ruini ha fatto una dichiarazione interessante : per lui non esiste un “diritto al figlio”perché il figlio è una persona e come tale non è disponibile. Per i miei genitori è chiaro che non c’è un diritto al figlio ma il diritto di un figlio ad avere una famiglia ed è una cosa molto diversa. Così non so dire che proprio sia sicura sia una cosa giusta questa sentenza, forse lo è perché non limita la libertà delle coppie, perché , leggendo Zagrebelsky, bisogna ricordare il diritto di tutti, ma non ne sono così convinta.


    - Il ministro Lorenzin fa bene a sottolineare l’importanza della ri(regolamentazione) del tema
    dell’anonimato del donatore e dei diritti del nascituro a conoscere le proprie origini. Penso
    che sia importante per ogni essere umano sapere da dove provenga: magari ciò non è
    sempre possibile ma almeno non bisogna negarglielo a priori (come avviene con
    l’anonimato del donatore).


    - Zagrebelsky sottolinea un problema: molti si chiedono perché si sia dovuto aspettare tanto(10 anni).
    Il ritardo nell’eliminazione di leggi contrarie alla Costituzione non starebbe nell’attività della Corte Costituzionale, che invece è molto tempestiva, ma è legato al sistema che vede il Parlamento capace di approvare leggi incostituzionali o per “distrazione” o per vera cattiva volontà. Scrive come la Corte rappresenti una “barriera” al potere del Parlamento, quindi sarebbe, secondo me, di gran lunga preferibile un sistema che le consentisse un ruolo di maggiore efficacia, lasciandola intervenire subito, immediatamente. Si eviterebbero così i tempi attuali che per attivare la Corte hanno bisogno dell’azione di un giudice, di ufficio o per sollecitazione delle parti (come in questo caso), che sollevi l’eccezione di costituzionalità.

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  12. Io non conoscevo a fondo l'argomento della fecondazione con donatori e leggendo l'articolo ho appreso molti aspetti che mi hanno fatto riflettere.
    Di primo acchito verrebbe da pensare che la fecondazione eterologa, cioè l'utilizzo di gameti esterni, non appartenenti alle coppie, sia eticamente scorretto. Riflettendo però sull'argomento credo che sia giusto offrire ad una coppia non fertile di avere e crescere dei figli, dando felicità a se' stessi ed al nascituro. Penso quindi che questa sentenza della Corte Costituzionale sia un grosso passo in avanti per l'Italia, poichè in questo modo molte coppie che desiderano un figlio, non dovranno più espatriare.
    Ovviamente, la norma deve essere corredata da una serie di regole e procedure atte a garantire e tutelare i futuri genitori e i futuri figli.
    Concludendo, ritengo che la fecondazione eterologa rappresenti un valido e concreto aiuto per tutte le coppie non fertili nel nostro paese.
    Roberta La Pastoressa

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  13. ANDREA ELMI

    La legge 40/2004 disciplina la materia " procreazione medicalmente assistita " e
    prevede il no alla fecondazione eterologa.
    Dal 2004 ad oggi , però , varie sentenze della Corte Costituzionale hanno smontato
    i vari divieti posti da questa legge fino ad arrivare ad alcuni giorni fa quando la Corte stessa ha dichiarato illegittimi proprio quegli articoli che prevedevano il divieto assoluto di fecondazione attraverso donatori esterni.
    Tendenzialmente , pur essendo molto difficile schierarsi pro o contro alla fecondazione assistita , io mi sento di essere favorevole a questo tipo di procreazione . Ritengo , però , che la stessa non debba diventare il mezzo per
    appagare l'istinto di maternità a tutti i costi.
    Forse se l'iter , a cui bisogna sottostare , per adottare un bambino non diventasse
    un vero e proprio calvario , molte delle discussioni ,che si sono scatenate sulla legge 40 negli ultimi dieci anni , si sarebbero risparmiate.

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  14. ALESSIA CANELLI

    Dopo 10 anni la Corte Costituzionale toglie il divieto alla fecondazione eterologa:
    la ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha avuto una reazione molto cauta ed ha annunciato una “road map” per l’attuazione della sentenza.
    La rappresentante del governo precisa,infatti, che se da un lato i medici chiedono linee guida ministeriali per regolare i limiti entro i quali procedere, dopo che la Corte Costituzionale ha comunicato l’illegittimità dell’articolo 4, comma 3 della legge 40/2004 riguardo al ricorso di un donatore esterno di spermatozoi o di ovuli in caso di infertilità assoluta, dall’altro ella precisa che la fecondazione riguarda problematiche più ampie come ad esempio l’anonimato o meno di chi cede i propri gameti alla coppia e il diritto di chi nasce da queste procedure di conoscere le proprie origini e la rete parentale come fratelli o sorelle.
    Secondo me è giusto che si possa venire a sapere il nome del donatore ed eventualmente conoscerlo, qualora entrambi (bambino e donatore) lo desiderino, trovo però che ci sia una differenza molto evidente tra la fecondazione assistita e l’adozione dove credo sia più forte il legame con i genitori biologici e quindi sarebbe più “giusta” una conoscenza.
    Il fatto è che molte coppie “colpite” da infertilità assoluta hanno dovuto rinunciare a ciò che ora sarebbe un loro diritto; il problema è che la Corte Costituzionale è stata tempestiva nel decidere l’incostituzionalità del divieto di fecondazione eterologa ma l’iter ha fatto sì che la tempestività non sia stata efficace e diretta come accade in altri Paesi dell’Europa: è chiaro quindi che serve una Corte più efficace come intitola il suo articolo Vladimiro Zagrebelsky.
    In conclusione ritengo che la decisione di rendere incostituzionale la fecondazione eterologa “elimina un vuoto normativo che creava una discriminazione per le coppie sterili nel loro percorso genitoriale” come afferma l’avvocato Costantini, difensore di una coppia di Firenze Carla e Andrea, e permette a tutte le coppie con problemi di infertilità o patologie che non potevano permettersi viaggi costosi per raggiungere centri per la procreazione assistita nei Paesi dell’Europa di coronare il loro desiderio di diventare GENITORI.

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  15. Martin Chiarazzo
    1) La sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale la parte della L. 40/2004 (Procreazione medicalmente assistita) che vieta la fecondazione eterologa ha suscitato le prevedibili reazioni pro e contro. Autorevoli pareri di esponenti del mondo scientifico, giuridico e religioso si sono incrociati sulle pagine dei quotidiani, nelle televisioni e nel web. L’argomento trattato merita attenzione e rispetto. Attenzione verso le coppie che a causa della loro sterilità, non potendo avere figli sono costrette a rivolgersi ad un centro estero per la fecondazione eterologa, ma non tutte le coppie, per motivi economici, possono permetterselo. Rispetto per le convinzioni religiose ed etiche. Con questa sentenza nel prossimo futuro anche presso centri italiani si potrà effettuare questo tipo di fecondazione. Ma al momento non penso di poter affermare di avere un’opinione pro o contro questo tema, data la mia giovane età. Ma mi ha molto colpito un passaggio dell’intervista che una protagonista di questa vicenda ha fatto a La Stampa quando afferma a proposito dell’eterologa : “All’inizio avevo molti dubbi mi sembrava una cosa strana...pensavo che l’eterologa fosse sbagliata. Ma essere dentro ai problemi, purtroppo, è l’unico modo per capirli”. Ecco tutto si acquisisce con l’esperienza e con il vivere dal di dentro le situazioni, è importante quindi un confronto responsabile all’interno della coppia anche con i dovuti supporti scientifici ed avere la capacità di fare le scelte che si ritengono più giuste.
    2) Una volta fatta la scelta dell’eterologa avendo avuto tutte le informazioni, per esempio con l’accertamento di assenza di malattie genetiche nei donatori, io credo che debba esserne garantito l’anonimato per cui non deve essere data per il nascituro la possibilità di risalire alle proprie origini.
    3) Vladimiro Zagrebelsky nel suo editoriale su La Stampa, secondo me, spiega molto bene il perché la Corte Costituzionale è intervenuta dopo dieci anni. Sembrerebbe a prima vista la solita lungaggine della giustizia italiana ma Zagrebelsky chiarisce che “il controllo della costituzionalità delle leggi è rimesso alla Corte Costituzionale solo se e quando un giudice, nel corso di una causa, si trova a dover applicare una legge che sospetta di essere contraria alla Costituzione”. Ma le leggi sono approvate dal Parlamento ed è questi che al suo interno dovrebbe avere la capacità di approvare leggi che seguano la nostra Costituzione. Le competenze della Corte sono previste dalla Costituzione è modificare i suoi interventi prevedono un iter che non credo la politica voglia modificare.

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  16. 1) In realtà non mi ritengo né a favore né contrario alla fecondazione eterologa. In primo luogo, perché non sono una donna, perciò non potrò mai sapere cosa significhi crescere nel proprio grembo un figlio. In secondo luogo, penso che certe cose vadano esaminate con prudenza e “caso per caso”. Solitamente queste novità mi lasciano sempre un po perplesso e, nonstante tenda ad essere più “tradizionalista”, non mi sento di giudicare coloro che approvano questi metodi.
    2) Per quanto riguarda l’anonimato sull’identità dei donatori, penso che risulterebbe logico procedere come nel campo delle adozioni, per cui non sapere l’identità del donatore. Questa può sembrare, a prima vista, un’ingiustizia, ma conoscere l’identità di chi ti ha dato la vita, ostacolerebbe i rapporti con la nuova famiglia. Molti, se potessero, non esiterebbero un istante a tornare tra le braccia di chi li ha generati. E’ bene tenere a mente che conoscendo la verità, molti, giustamente, muterebbero il rapporto con i genitori adottivi che poranno sempre ad un gradino più basso rispetto ai naturali. Ciò sarebbe un disagio per tutte quelle coppie che non potendo condividere la gioia di essere davvero genitori, non rimane altro se non la speranza di essere condiderati unici. Dobbiamo privarli anche di questo?
    3) Si preferirei una Corte che intervenga il più presto possibile perché in 10 anni cambia il mondo.

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  17. MARTINA BRIENZA
    1-2. Dopo aver letto gli articoli sul tema della fecondazione eterologa ho riscontrato che vi sono molte opinioni a favore e contro su questa decisione. Il dibattito nasce dalla dichiarazione di incostituzionalità con cui la Corte Costituzionale ha bocciato la parte della legge 40 del 2004 che riguarda la fecondazione eterologa. A mio parere esistono sicuramente aspetti negativi e positivi che vanno attentamente valutati. Un aspetto positivo è che dà la possibilità alle coppie sterili di avere figli , cosa molto desiderata come nel caso della signora Carla ,che nell’ articolo della Stampa, afferma che seppure inizialmente era contraria a questa fecondazione, trovandosi nelle condizioni di non poter avere figli, pensa che: “essere dentro ai problemi, purtroppo è l’unico modo per capirli”. Al contrario un aspetto che penso sia negativo è l’anonimato che toglie il diritto di conoscere le sue origini. Il ministro Lorenzin ha chiesto un dibattito proprio su questo punto. Sicuramente a mio avviso servono delle linee guida chiare che esaminino tutti gli aspetti del problema.

    3. Come detto nell’articolo di Zagrebelsky la Corte Costituzionale può intervenire a giudicare se una legge è costituzionale oppure no solo quando un giudice o i cittadini fanno ricorso sospettando l’incostituzionalità della legge stessa. Secondo la mio opinione sarebbe meglio che qualsiasi legge prima che venga emana sia esaminata dalla Corte. Ciò potrebbe evitare che le leggi votate dal Parlamento possano togliere diritti costituzionali ai cittadini.

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  18. Alessia Mattana

    1. Sono d'accordo con quello che ha scritto Morena. Tutti hanno diritto ad avere una famiglia e in particolare dei figli. La fecondazione eterologa è uno dei diversi metodi che permettono di avere figli, perchè non accettarla? nell'articolo della Stampa a pagina 3, Carla dice che se non si prova cosa significa non poter avere figli, non è possibile capire ciò che si prova. Purtroppo , anche se l'adozione è una cosa meravigliosa, ci vogliono degli anni per adottare un bambino, e a volte danno speranze inconcludenti. Per me però dovrebbero fare delle ricerche sulla possibilità di danni nei confronti dei bambini che nasceranno con questa tecnica, poichè potrebbero risentirne psicologicamente o in campo affettivo.

    2. Penso che l'anonimato del donatore sia una decisione relativa, in base alla propria sensibilità. Per me sarebbe positiva come cosa perchè i nascituri avrebbero la possibilità in futuro di conoscere le proprie origini. E' un loro diritto.


    3.La Corte dovrebbe intervenire immediatamente su ogni legge. E' una vergogna che questo problema sia stato individuato dopo 10 anni.
    In questo periodo si sarebbero potute formare numerose famiglie. Questo caso è la dimostrazione della disorganizzazione o meglio disinteresse che caratterizza l'Italia. In molti altri casi, se fossero state controllate leggi in precedenza , forse ci sarebbero stati meno danni

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