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sabato 17 dicembre 2016

SCALATA VIVENDI A MEDIASET: MOSSA OSTILE?

per la classe 3^ LES

La Stampa, giovedì 15 dicembre, articoli a pag. 10-11

DA RIPASSARE/cercare

- nozioni relative alle azioni, quotazioni di borsa
- cosa significa scalata?
- cosa significa OPA?
- per controllare una società è necessario avere più del 50% delle azioni?

L'OPINIONE
L'acquisizione di Vivendi è un'azione ostile verso il mercato italiano? Il governo dovrebbe scendere in campo per proteggere Mediaset? Come potrebbe farlo?

23 commenti:

  1. Buonasera,
    Di certo l'acquisizione di Vivendi non é un toccasana per il mercato italiano.
    Se dovessimo citare tra i più redditizi gruppi industriali italiani,di certo Mediaset sarebbe tra i primi.
    Ottenendo il 20% delle quote Vivendi si assicura quindi un'ottima fetta che la potrebbe portare ad inserirsi nel mercato italiano,cosa che potrebbe ostacolare future imprese del nostro paese nel caso volessero inserirsi nel mercato.
    Lo Stato dovrebbe in tutto e per tutto cercare di arginare ciò e proteggere Mediaset, ma come? A mio avviso si potrebbero attuare interventi a favore di Mediaset in modo che le sue azioni aumentino di prezzo così che di conseguenza scorraggino Vivendi ad acquistarne ulteriori.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. A quanto pare Vivendi punta ad aumentare la quota al 30%, il limite massimo possibile.
    Se Mediaset diventasse francese e quindi straniera, le TV nazionali si ridurrebbero solo a RAI e La7.
    Di fronte ad una tale situazione il Governo non può rimanere indifferente, ma difendere l'impresa televisiva cercando di favorirla con l'obiettivo di raggiungere un aumento dei prezzi delle azioni.

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  4. Buonasera,
    Ritengo che una presenza straniera così forte non sia necessariamente un pericolo per una delle aziende telesive italiane più importanti, se non la più importante e redditizia. La Vivendi punta ad ottenere il 30% delle azioni e già solo nel mese di dicembre la Mediaset è salita del 58%(!!) e poco prima aveva toccato il picco più basso dell'anno (2.3 circa). Per ora la sua presenza sta incrementando il valore delle azioni, il che è un bene. Il governo non dovrebbe intervenire per proteggere mediaset, se dovesse farlo, dovrebbe evitare che una persona straniera sia in possesso di una grande fetta dell'azienda televisiva più importante d'italia, perchè potrebbe agire sul mercato italiano a suo favore.
    Edoardo tello

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  5. Buonasera,
    penso che l'acquisizione di Mediaset sia un'azione ostile perchè è ingiusta dato che, come riporta il giornale La Stampa, nel contratto firmato ad aprile c'era il divieto espresso per Vivendi di acquistare azioni Mediaset oltre il 5%, invece Bollorè è arrivato al 20% e addirittura punta al 30%. E' vero che "gli affari sono affari" però trovo che il comportamento di Bollorè non sia onesto perchè sta chiaramente approfittando della situazione politica debole del paese per guadagnare. Inoltre, penso che non sia giusto imporsi in questa maniera nel mercato e neanche vantaggioso, dato che per un'azienda quotata in borsa come Vivendi la reputazione è importante.
    Penso, quindi, che sia giusto cercare di proteggere Mediaset per far sì che non vada all'estero una grande azienda italiana, come è già successo parecchie volte in passato. Non trovo però che sarà necessario l'intervento del governo essendo Mediaset molto ricca e capace di difendersi da sola in tribunale. Se in futuro si troverà seriamente in pericolo però il governo dovrà scendere in campo per proteggerla, magari finanziandola.

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  6. Buongiorno,
    a mio parere l'acquisizione di Vivendi non è da considerarsi ostile per il mercato italiano siccome l'azienda Mediaset è competitiva e fa gola sul mercato europeo. L'Italia deve essere fiera e non preoccuparsi della scalata di Bolloré perché agisce in termini di legalità ed oltretutto ha portato ad un aumento del 58% del valore delle azioni in borsa in un solo mese. Come afferma un analista parigino, Bollorè vuole solo collaborare con Mediaset allo scopo di realizzare il suo progetto di Netflix dell'Europa del Sud. Egli cercherà di ottenere un posto nel Cda di Mediaset, così da fare proposte e partecipare allo sviluppo dell'azienda italiana.
    Lo stato italiano non deve, quindi, proteggere Mediaset dagli "attacchi esteri", bensì lasciar fare tutto al mercato, esso si autoregola, è inutile il suo intervento.

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  7. Buonasera,
    Io sono dell'idea che non sia ostile l'acquisizione di Vivendi per il mercato italiano.
    Innanzitutto come dice, il mio compagno Barsan della qualche condivido il suo pensiero, l'italia deve esserne fiera o possiamo dire anche leccarsi i baffi, di avere una azienda capace di competere con le "Grandi d'europa".
    Bollorè, per quanto mi riguarda finche sta nei termini della legalità può fare tutto ciò che è concesso e da bravo imprenditore sta usufruendo di questo momento italiano di "crisi", d'altronde se in Francia succedesse la stessa cosa, chi di noi non lo farebbe?.
    Successivamente Bollorè non ha detto che vuole fare diventare Mediaset una azienda Francese ma solamente che vuole solamente collaborare e cercare di portare a termine il progetto chiamato "Netflix dell'Europa del Sud", per fare tutto questo dovrà entrare nel Cda di Mediaset.
    Penso che lo stato Italiano debba lasciar perdere e intervenire solamente in caso di Illegalità.
    - Emanuele

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  8. buonasera
    l'azione di Vivendi in sè per sè non ostile ma è un segnale importante per l'Italia che stiamo perdendo la sovranità in casa nostra,nel contratto firmato ad aprile c'era il divieto espresso per Vivendi di acquistare azioni Mediaset oltre il 5%, invece Vivendi è arrivato al 20% e punta al 30% la scalata non è a mio avviso un problema ma quando si rompono delle norme contrattuali ed è una cosa che non accetto, la de-italianizzazione di Mediaset è un segnale che qualcosa nel nostro paese non và, sembra che stiamo vendendo tutti al miglior offerente più che cercare di risolvere i problemi, ma è risaputo, il lavoro subordinato conviene.
    stay accuort

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  9. Buonasera,

    secondo me la scalata di Vivendi all'interno del cda di Mediaset, non è un'azione illegale perché il gruppo francese per acquistare il 20% delle quote di Mediaset, ha rispettato le leggi sulla libera circolazione dei capitali nell'Unione Europea.
    La famiglia Berlusconi si è risentita di questa operazione poiché nel contratto firmato ad aprile si prevedeva che Vivendi non potesse acquisire più del 5% del capitale.
    Io ritengo che a Mediaset convenga collaborare con Vivendi perché sono due gruppi simili e insieme possono fronteggiare meglio la concorrenza tramite progetti quali la "Netflix Europea".

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  10. Buonasera,
    purtroppo bisogna dire che, quando si decide di quotare la propria azienda in borsa, si è consapevoli a quali rischi si va incontro, ovvero, che ti scalino comprando le tue azioni, arrivando anche a controllare la società.E'il rischio di chi si quota in borsa. Per questo motivo il governo non dovrebbe scendere in campo per proteggere MEDIASET, altrimenti non sarebbe più"libero mercato", perché la borsa ha delle regole che la regolamentano e queste valgono per tutti. In questa storia c'è l'ITALIANITA' di un'azienda che passa in mani straniere che è bene non accadesse, ad esempio, aziende come la FERRERO non vogliono quotarsi in borsa pur essendo un colosso, preferisce rimanere di proprietà della famiglia.
    Cosa molto importante in questa vicenda, è che Vivendi HA IL CONTROLLO DI TELECOM, e ora ha iniziato a comprare azioni Mediaset, arrivando per il momento al 20%. La famiglia Berlusconi ne possiede il 40%, perciò Vivendi mettendosi d'accordo con altri investitori può arrivare al controllo di Mediaset, dando vita ad una concentrazione di potere e controllo su tutto. Pensate cosa significherebbe avere il controllo sia sulle COMUNICAZIONI e sia sulle TELEVISIONI.
    Su questo il governo potrebbe fare qualcosa, ovvero stabilire un limite massimo alla detenzione di azioni oltre il quale non si può andare se si possiede già la"COMUNICAZIONE" altrimenti si avrebbe il controllo su tutto. In questo modo si impedirebbe a Bollorè di spingersi oltre e Mediaset sarebbe salva.

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  11. Buonasera,
    Trovo che l'incursione della Vivendi in Mediaset sia un'operazione ostile verso il mercato.
    L'azienda fa gola perché è solida.
    Nel contratto firmato ad aprile c'era il divieto di acquistare azioni Mediaset oltre il 5%.
    Bollorè invece,puntando all'acquisizione del 30 % delle azioni rischia di mettere in discussione il controllo di FININVEST,grazie anche al supporto di altri investitori.
    Il governo,secondo me,non dovrebbe intervenire per non violare le regole europee di mercato,riguardanti la circolazione di capitali, e poi si creerebbero dei precedenti e sarebbe costretto a mettere in campo strumenti di difesa anche nei confronti di altri enti.

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  12. Buonasera,
    A mio parere l'acquisizione di Vivendi è un'azione ostile verso il mercato Italiano perché non ha tenuto fede alle promesse fatte, perché nel contratto firmato qualche mese fa affermava il divieto di comprare azioni Mediaset oltre il 5%. Inoltre penso che il governo dovrebbe aiutare Mediaset come tutte le altre realtà imprenditoriali Italiane con delle leggi che tutelano queste grandi imprese.

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  13. La scalata delle azioni Mediaset da parte di Vivendi, è ovviamente vissuta da parte di Mediaset come un’azione ostile e dal governo italiano per preoccupazioni che riguardano l’informazione nel nostro paese. Rispetto alla prima criticità, la famiglia Berlusconi che possiede la maggioranza di Mediaset, se Vivendi salisse ancora di quote azionarie si avrebbe una diminuzione del potere nella gestione aziendale. Mentre per il governo Italiano, si profilerebbe un polo di informazioni che non avrebbe più il suo centro in Italia. Il libero mercato ha, sicuramente, permesso l’ascesa di Vivendi, il governo Italiano non so proprio come possa intervenire, se non per decreto legge. Del resto non sarebbe la prima acquisizione da parte di aziende straniere di aziende Italiane.
    Mediaset possiede circa il 50% dell’informazione televisiva italiana. Un acquisto, da parte dei francesi, porterebbe ad avere una società straniera all’interno del sistema informativo italiano.
    Vivendi, sicuramente, intende rafforzare la sua società e attua questa strategia laddove si può fare e penso che abbia trovato questa possibilità nel mercato azionario.

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  14. Buonasera,
    Vivendi sta continuando ad acquistare nuove azioni ma credo che non sia un pericolo per l’italia dal momento che Mediaset riesce a concorrere con le aziende del mercato europeo. Si sta cercando di fare tutto il possibile per mantenere l’indipendenza come dice Xavier Poix. Secondo le leggi vigenti nello Stato francese, una persona o una compagnia può possedere al massimo il 30% delle quote di una qualsiasi azienda. Superato questo limite, si è obbligati a presentare un'offerta pubblica. Nonostante questo Vivendi continua a ribadire che non intende effettuare un'acquisizione totale di Ubisoft, come dichiarato in un comunicato stampa ufficiale.
    Penso che l’italia debba lasciar che il mercato si autoregoli da sé senza imporre troppe barriere.

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  15. Buonasera,
    Secondo me l'acquisizione di Vivendi è un'azione ostile perché ,far diminuire artificialemte il valore delle azioni ,è un comportamento subdolo e ingannevole.
    Sicuramente lo stato dovrebbe proteggere Mediaset per far si che una grande azienda italiana che offre molti poati di lavoro agli italiani non diventi di proprietà straniera .
    L'unico modo con cui potrebbe proteggere mediaset sarebbe quello di vigilare valutando che l'acquisto venga fatto in modo corretto intervenedo sulla borsa secondo la legge italiana e ,qualora non dovesse essere rispettata dovrebbe intervenire bloccando ed opponendosi ad esse.

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  17. Buonasera
    Non ritengo la scalata di Vivendi un’azione ostile, bensì un vantaggio per l’azienda Mediaset (in questo periodo coinvolta in NORMALI operazioni di mercato). Il nostro paese dovrebbe essere entusiasta del probabile futuro membro del cda di Mediaset, il quale già adesso sta influenzando positivamente il valore dell’azienda, e potrebbe continuare a farlo con nuovi progetti come quello della NETFLIX europea. L’investitore francese sicuramente potrebbe dare il suo contributo grazie alla maggiore competenza in ambito cinematografico del suo paese. Non temo che l’azienda italiana possa diventare straniera. Silvio Berlusconi, (fondatore e azionista di Mediaset) uno degli uomini più ricchi e potenti del nostro paese non si lascerebbe sfuggire il vantaggio di maggiore investitore davanti ai suoi occhi.
    In conclusione penso che lo stato debba lasciar fare al LIBERO mercato; ovviamente nei limiti della legalità.

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  18. Buonasera,
    L'acquisizione di Mediaset da parte di Vivendi e quindi dei Francesi sarebbe un'azione ostile verso il mercato Italiano.
    I Francesi già in passato hanno acquistato società Italiane importanti,(es parmalat),questo acquisto è stata una grossa perdita per il settore alimentare se Vivendi dovesse mai acquistare Mediaset penso che perderemmo uno dei più grandi gruppi di telecomunicazioni che abbiamo.
    Il gruppo Mediaset è ancora uno dei "gioielli" Italiani che fa gola al mercato Europeo non possiamo permetterci di perderlo.
    Il governo dovrebbe scendere in campo per proteggere questo gruppo,così come fanno e han fatto gli altri governi Europei quando noi Italiani abbiamo cercato di comprare delle loro importanti società.
    Si potrebbero studiare "azioni per proteggere Mediaset",bisogna tutelare il patrimonio del nostro paese.
    Bianca Elettra Rolle.

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  19. Buonasera,
    la mia posizione su questo fatto è simile a quella di Massimo Intropido di Ricerca Finanza secondo il quale l’attacco di Vivendi nei confronti di Mediaset è solo il primo atto di una lunga guerra che si scatenerà sul comparto dei media con l’entrata in gioco di Orange e Telefonica.
    Siccome secondo la media del mercato il prezzo per azione dell’opa totalitaria di Vivendi sarebbe inferiore all’attuale prezzo di mercato Mediaset non starà di certo a guardare avendo la possibilità di fare una contro opa molto più vantaggiosa per gli azionisti. Un’altra possibilità è che tra Mediaset e Vivendi si trovi un accordo, in qualunque caso il prezzo del titolo è destinato a salire per almeno ancora qualche giorno.
    In conclusione lasciamo al mercato il suo libero arbitrio.
    Lorenzo Borello

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  20. Buonasera,
    A mio parere l'acquisizione di Vivendi è tutto fuorché vantaggiosa per il mercato italiano. Possiamo constatare che la Mediaset è una delle più importanti imprese italiane e quindi con il suo obbiettivo di arrivare ad ottenere un 30% delle quote porterebbe solo svantaggi... insomma rimarremmo semplicemente con due TV nazionali (Rai e La7). Il Governo di conseguenza non può non intervenire, deve difendere l'impresa assolutamente, cercando di evitare che uno straniero possa agire a suo favore sul nostro mercato. Per esempio innovandosi con la collaborazione e l'inserimento al progetto "Netlfix dell'Europa del sud" (rendendosi più forte), oppure attraverso l'aumento dei prezzi delle azioni quotate in borsa.

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  21. Buonasera,
    secondo me,l'acquisizione della Mediaset da parte di Vivaldi è una mossa ostile per il mercato italiano.
    Il gruppo francese è arrivato al 20% dei capitali e punta ad arrivare anche a di più (al 30%).
    Il governo dovrebbe intervenire per proteggere il gruppo italiano.
    Il modo migliore per proteggere la Mediaset sarebbe quello di tutelarla con delle leggi,come già il nostro governo fa con altre grandi aziende nostrane.

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  22. Buongiorno,
    in merito alla vicenda Mediaset Vivendi penso che valga la pena riflettere un momento sulle preoccupazioni che il governo italiano ha mostrato riguardanti le informazioni che verranno trasmesse nel nostro paese. Ad oggi la Mediaset possiede un'ampia percentuale nell'informazione di tutto il nostro paese: canale 5, rete 4, italia 1 sono seguiti da moltissimi italiani. Le informazioni trasmesse agli utenti provengono direttamente da una società i cui azionisti sono per la maggior parte italiani. Che cosa succederebbe se una società straniera, francese in questo caso, entrasse in prima persona nel sistema informativo italiano? Penso che il nostro governo faccia bene a preoccuparsi e a cercare di intervenire un qualche modo in questa vicenda per evitare che i mezzi di informazione italiani passino per una grande parte in mano a un colosso francese.

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