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giovedì 13 ottobre 2016

MERIDIONALI A SCUOLA, LONDRA SI SCUSA

per la classe 3^ les

BENVENUTI!

LA POLEMICA SULL'ISTRUZIONE

giovedì 13 ottobre, La Stampa, articoli pagg. 10-11 di F. Amabile e M.Corbi

L'OPINIONE
Alcuni moduli di iscrizione alle scuole britanniche richiedevano agli studenti di indicare la propria provenienza: italiano, napoletano o siciliano. Come può essere successo un tale errore? Alla luce del sistema di valutazione delle scuole britanniche, come reputi il sistema italiano Invalsi?


26 commenti:

  1. Questo errore "amministrativo" compiuto dal governo britannico certamente non è un punto a favore per gli studenti italiani che desiderano andare a studiare nel Regno Unito, ma come spiegato dal governo britannico si tratterebbe di un errore compiuto a fin di bene per garantire un miglior insegnamento agli studenti di madrelingua non inglese.Secondo me questa potrebbe essere la verità poichè verrebbe garantita una corretta possibilità a chi non padroneggia la lingua inglese nel migliore dei modi, ma si potrebbe interpretare questo fatto come un atto descriminatorio nei confronti degli studenti italiani provenienti dal meridione.
    Per quanto riguarda il sistema di valutazione britannico paragonabile al sistema degli Invalsi utilizzato in Italia lo torvo corretto per alcuni versi ma scorretto per altri. Una "macchina" messa a correggere degli esercizi non terrebbe conto delle sfumature e delle interpretazioni differenti di ciascuno studente. Però a questo punto se una "macchina" correggesse gli esercizi si eliminerebbero il favoritismo e l'imparzialità di alcuni professori.
    Oliveri Chiara

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  2. Buongiorno, alla luce dei fatti riportati dalla Stampa di giovedi 13 ottobre, ho pensato di proporre una riflessione sull'accaduto. Premetto innanzitutto che l'errore inglese mi pare piuttosto evidente e spiacevole, ma che non si può (a parer mio) protrarre a lungo nel tempo.
    Il fatto di suddividere la popolazione italiana in 3 (italiani,italo - siciliani e italo - napoletani) é sconcertante e necessita una revisione dell'organizzazione di iscrizione scolastica inglese, ciò che penso però, é che si stia prestando troppa importanza a questa faccenda (e sotto alcuni aspetti é anche giusto) quando invece proprio nel nostro paese ci sarebbero tante altre cose sulle quali indignarsi, la cui causa é però dovuta alla NOSTRA organizzazione e non a quella altrui.
    C'é anche da dire che i pregiudizi che hanno causato questo errore sono dovuti anche alle faide tra Nord e Sud presenti proprio nel nostro paese, come facciamo a indignarci degli sbagli altrui, se proprio noi ci facciamo la guerra da soli?
    Riguardo al sistema di valutazione britannico, l'utilizzo di un organo a parte che si occupa di catalogare e controllare i risultati degli studenti potrebbe essere una soluzione più che buona, a patto che i risultati ottenuti dai test effettuati siano più o meno gli stessi tra gli studenti sia stranieri che inglesi (cosa che non si é verificata,infatti gli studenti inglesi,secondo i dati ottenuti, hanno esercitato delle performance inferiori a quelli di altre minoranze etniche).
    In conclusione, il nostro sistema di valutazione, ovvero gli Invalsi, potrá anche non commettere errori riguarda alla provenienza degli studenti (sia interna al paese, sia esterna), ma magari riceve una risposta degli studenti ancor minore rispetto a quella degli studenti inglesi, e non permette agli stessi studenti di confermare a pieno ciò che hanno imparato durante il loro corso di studi.

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  3. Buon pomeriggio,
    Dal mio punto di vista un errore così non dovrebbe essere ammissibile in una scuola. Perché anche se non fatto in cattiva fede dal articolo si capisce che certa gente si è offesa e quindi magri ci si poteva anche risparmiare la suddivisione.
    Riguardo il sistema valutativo entrambi sono buoni ma anche un po' "difettosi". Quello inglese è molto buono poiché dà allo studente di impegnarsi di più nello studio poiché sa già che verrà corretto da una "macchina" quello italiano e altrettanto buono poiché dà la possibilità di avere più "inventiva.
    Sofia Cavanagh.

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  4. Buonasera,personalmente penso che l'accaduto sia stato un errore dovuto a ignoranza e superficialità da parte di qualche isolato distretto scolastico ma sono anche convinta che dietro questa categorizzazione ci sia un'inconscia volontà discriminatoria.
    Penso che sia stato un errore alquanto grave,in primis perchè posso immaginare lo stato d'animo degli studenti siciliani e napoletani che si sono ritrovati loro malgrado il questionario davanti agli occhi,in secundis questo "misfatto" fa riflettere in quanto mi porta ad ipotizzare che il meridione e i suoi abitanti non siano ancora accettati del tutto dagli inglesi e siano considerati diversi in quanto residenti in meridione.
    Inoltre sostengo che dopo la brexit qualcosa sia cambiato, una inevitabile frattura che ha reso i rapporti tra inglesi e italiani(in questo caso in particolare del sud)ancora più complicati.
    Per quanto riguarda il sistema italiano invalsi penso che esistano competenze e abilità che i test non possano misurare a causa della loro natura rigida e standardizzata.
    Sia il sistema inglese che quello italiano hanno degli aspetti negativi ma anche altri aspetti positivi,penso che se si riuscisse a trovare il giusto equilibrio tra i due sistemi e ognuno prendesse dall'altro le cose positive si creerebbe un sistema di valutazione quasi perfetto.
    Sono consapevole del fatto che questa mia ipotesi sia quasi irrealizzabile ma non perdo la speranza e ho fiducia nel futuro.
    Bianca Elettra Rolle.

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  5. Buonasera,
    In riferimento all'articolo letto penso che il governo Britannico abbia commesso un grave errore amministrativo e utilizzare la scusa della superficialità non è corretto. A mio parere è stata una cosa voluta ma quando hanno capito che l'errore era troppo grosso hanno chiesto scusa pubblicamente. Penso che quello che hanno detto sia un atto discriminatorio nei confronti dei ragazzi del sud Italia. Riguardo agli invalsi penso che sia corretto da una parte perché una macchina che corregge elimina l'imparzialità dei docenti però una macchina non potrà sostituire i docenti perché loro sono in grado di cogliere le interpretazioni diverse degli alunni.
    Carlotta Cecchetto

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  6. Buonasera,
    In merito all'articolo letto , a mio parere non si tratta di un errore "amministrativo" , ma bensì di una affermazione che prende spunto da realtà sociali che purtoppo vedono una differenza di preparazione scolastica tra gli studenti del Nord e quelli del Sud (prendendo come riferimento dei valori medi).
    Loro stessi utilizzano dei criteri non meritocratici per decidere le ammissioni alle università più prestigiose (come compare nell'artico de "la stampa" del 13 ottobre "ma i college:etnia e classe sociale contano"
    dove si legge che il 78% di studenti provenienti da scuole private hanno più possibilità di essere ammessi.
    Dunque è mia convinzione che il tentativo di riparazione a questo errore, trasformandolo in una politica di miglioramento del servizio educativo nei confronti degli stranieri, sia poco credibile.

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  7. Buongiorno,
    Ritengo che questo evento molto spiacevole per uno studente italiano del meridione che prova ad iscriversi in una scuola britannica, che ha scaturito tanto scalpore tra i politici italiani, sia da attribuirsi o ad un latente pregiudizio o ad un po' di ignoranza. Ma, forse anche per il fatto che non mi sento tirato in causa in quanto non siciliano o napoletano, non ritengo che sia un avvenimento per cui si debba far tanta notizia. Perchè proprio coloro che si sono tanto sdegnati: presidenti delle regioni e sindaci, abbiano da sdegnarsi per ben altri eventi che succedono IN ITALIA: il 45% delle scuole è privo di un certificato di abilità o agibilità, nel 54% degli edifici scolastici non viene rispettata la norma anti-incendio e nel 32% quella anti-sismica (ed è curioso il fatto che il 40% delle scuole in Italia si trovi in zone a rischio sismico).
    Il rapporto: 4 su 10 scuole sono senza manutenzione.
    Riguardo al sistema dei test invalsi lo trovo scorretto perché non possono comprendere a pieno ciò che lo studente ha appreso e/o capire abilità, per cui vengono classificati grazie a una crocetta o ad una risposta che non ammette una seconda opzione.
    Ma non è importante no? Perchè nel Regno Unito hanno commesso un errore distinguendo tra italiani, siciliani e napoletani...
    Edoardo Tello

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  8. Buogiorno
    1) com'è possibile che nel 2016 in Inghilterra uno dei paesi definiti a livello internazionale uno dei paesi più tolleranti nei confronti degli stranieri succeda un atto di discriminazione così pesante nei confronti dei siciliani ed dei napoletani definendoli concettualmente diversi da tutti gli altri Italiani?
    secondo il nostro ambasciatore da Londra Pasquale Terracino dichiara che si tratta di una categorizzazione ottocentesca dovuta alla mancanza della padronanza della lingua da parte dei migranti Italiani durante quel periodo.
    Io personalmente mi sento indignato da questo malinteso causato dalla ignoranza ed il pregiudizio nei confronti degli Italiani creando questa specificazione non necessaria che indirettamente rischia di aumentare la tensione tra nord e sud che non è mai completamente terminata; questo avvenimento oltre a infastidirmi come Italiano mi fa pensare come all'estero vedono che anche se ufficialmente siamo uniti da più di 150 anni non lo siamo realmente creandomi molta tristezza e che l'unico modo per terminare questa discriminazione estera bisogna prima eliminare quella interna.
    2) la scuola come qualsiasi cosa col passare degli anni si è evoluta e come il medioevo viene definita l'età buia per l'uomo io definisco questo periodo l'età buia della scuola Italiana, un periodo in cui le scuole medie sono baratro di impreparazione e cattiva organizzazione a spese degli studenti che passati quei 3 anni di buio vengono buttati come dei pulcini dalla madre giù dal nido per imparare a volare nelle scuole superiori dove alcuni si schiantano rovinosamente al suolo mentre altri riescono ed in tutto questo contesto simile ad un girone infernale dantesco è contornato da una delle invenzioni più inutili a parer mio dell'ultimo ventennio; le prove invalsi, costrutti che cercano di categorizzare gli studenti per monitorare il livello generale delle scuole Italiane, l'idea in sé è giusta ma umanamente è una sberla da ogni studente del paese rendendoci dei semplici numeri sui loro schermi senza pensare alla parte più importante dello studente cioè la parte della crescita personale una cosa che una banale e standardizzata analisi del testo non potrà mai definire; questo discorso non vale solo per la mia patria per tutti i sitemi scolastici del mondo ormai appestati da questi test che tolgono l'importanza del singolo studente.
    questo è il primo post di molti state accorti

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  9. Buonasera,
    Ma chi ha detto che gli studenti meridionali non abbiano la padronanza della lingua inglese? Esistono studenti di serie A e studenti di serie B?
    È il solito "luogo comune " quello che gli inglesi applicano pensando agli italiani del sud ovvero che siano più indietro rispetto a quelli del nord Italia, forse sono rimasti fermi a un centinaio di anni fa quando i meridionali parlavano solo il dialetto ed erano in maggioranza analfabeti.
    Oggi invece i ragazzi del meridione sono in gran parte laureati e con esperienze scolastiche all'estero con ottimi risultati dovuti forse proprio a quella voglia di riscatto per uscire dai luoghi comuni.
    Per quanto riguarda le prove invalsi, come facciamo a far giudicare le nostre abilità creative, artistiche, umanistiche, emozionali ad una macchina ? Perché ricordiamoci che siamo degli esseri umani e non delle macchine, senza togliere che si possono dare risposte in modo casuale.
    Pensiamo se tanti autori che studiamo se per poter essere giudicati da una macchina avessero dovuto omologarsi agli altri, se non fossero usciti fuori dagli schemi oggi non esisterebbero le loro opere.
    Questa catalogazione mi spaventa perché ci vuole tutti uguali e così facendo ammazza il nostro estro e la nostra genialità. Noi siamo unici.
    Alessia Maisano

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  10. Buongiorno, innanzitutto penso che non sia stato un "errore amministrativo" poichè la creazione di un questionario per una scuola sicuramente non viene realizzata solo da una persona e un minimo di ragionamento o controllo ci sarà stato di sicuro.
    La vicenda, secondo me, nasce da un problema di fondo. Il problema è che all'estero gli italiani vengono spesso ridicolizzati e non ci viene data la nostra giusta importanza che meritiamo essendo un paese di affascinante cultura e ricchezze. Ogni paese ha le sue culture, i suoi pregi e purtroppo i suoi stereotipi. Insomma, ogni paese è diverso dall'altro ma questo non vuol dire che debba essere minimizzato.
    Ovviamente la Brexit alimenta la chiusura verso gli stranieri, i quali verrano percepiti dagli inglesi sempre più come "intrusi" nel loro territorio e quindi come persone da emarginare.
    In conclusione penso che gli inglesi e tutti coloro che ancora ridicolizzano gli italiani sotto lo stereotipo di "pizza e mandolino" debbano prendere in considerazione che tre premi Nobel per la letteratura italiani erano meridionali... Pirandello, Deledda, Quasimodo.
    In ogni caso, il fatto che siano arrivate immediate le scuse è segno di grande civiltà e progresso.
    -Irene Ientile

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. Riguardo al sistema delle Invalsi penso che delle macchine non siano in grado di valutare dei compiti eseguiti da ragazzi perchè non tengono conto delle loro differenze e capacità. Ma al di là del sistema di correzione sono contraria alle Invalsi perchè qualche esercizio a crocette non può stabilire il grado di preparazione di uno studente.
    -Irene Ientile

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  13. Buonasera, vorrei condividere il mio pensiero riguardo l'articolo di giovedì 13 ottobre, scritto sulla stampa.
    Innanzitutto la prima grande domanda da porsi è: "Un paese come l'Inghilterra (uno dei paesi più sviluppati del mondo su questo ambito, poiché ospita ragazzi e ragazze da tutto il mondo) come può arrivare a permettersi nel 2016 di discriminare italiani, o meglio agli italiani meridionali?"
    Io penso che a questa domanda ci sia solo una risposta, cioè che sono degli "ignoranti" nel verso senso della parola.
    Quindi le scuole britanniche e chiunque abbia commesso questo errore non debba dare nessuna giustificazione e solamente chiedere scusa, perché un errore di questo genere non può permetterselo.
    Per quanto riguarda il metodo di valutazione, sono convinto che entrambi i metodi sia quello italiano che quello britannico siano utili, solamente con due caratteristiche diverse, cioè quello italiano da la possibilità allo studente di avere più inventiva, mentre quello inglese è più rigido poiché corretto da delle macchine.
    -Emanuele Ghidoni

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  14. Buonasera,
    questo errore “amministrativo” a mio parere è molto grave e non è ammissibile da un governo, di livello internazionale, come quello della Gran Bretagna. Non mi sembra giusto discriminare una parte della popolazione solo per dei pregiudizi sentiti da delle persone esterne dal nostro stato. Credo che in questi anni la disparità che si era creata tra il nord e il sud si sia attenuata e i livelli di studio siano uguali quindi non mi sembra giusto avere una comportamento cosi inadeguato.
    A mio parere il nuovo sistema di valutazione degli invali non è del tutto scorretto perché vengono corretti da una macchina quindi non ci sono imparzialità o preferenze da parte dei docenti ma non affrontano tutti gli temi e le abilità degli alunni.
    Enrica Ricci.

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  15. Buonasera,
    in merito a quanto detto nell'articolo di pagina 10 del giornale, La Stampa, penso che, le scuse del governo britannico, rammaricato per quanto accaduto, siano false. Queste sono state poste al fine di evitare ogni tipo di problema con lo Stato europeo, Italia. Sono pienamente d'accordo con Massimo Paolucci, vicepresidente della delegazione del PD al parlamento europeo, il quale ha chiesto l'intervento della Commissione dell'UE attraverso sanzioni, siccome il Regno Unito è ancora uno Stato membro dell'Unione europea e deve attenersi a tutti i trattati di libera circolazione dei cittadini e di uguaglianza dei cittadini in vigore nell'UE. Per quanto riguarda l'influenza e il contributo del referendum Brexit a questo tipo di discriminazione e chiusura verso lo straniero, penso sia scollegata e insensata, infatti si tratta di una categorizzazione presente nelle scuole britanniche già dal 2006. L'associazione dell'accaduto al referendum è un modo per sottolineare maggiormente la frustrazione dell'UE alla separazione del Regno Unito. Inoltre, l'affermazione del portavoce del governo britannico sul fatto che si tratti di un errore amministrativo, non è una giustificazione fondata, siccome questa categorizzazione del popolo italiano è presenta già dai primi del'900.

    In merito all'articolo di pagina 11 del giornale, La Stampa, sono a parere che nell'ambito dell'istruzione, l'Italia è peggio organizzata rispetto al Regno Unito,ma più efficiente, infatti, i dati rilasciati dall'Education Policy Institute segnalano l'inferiorità delle performance degli inglesi rispetto ai stranieri. Nonostante ciò, il sistema italiano di valutazione Invalsi, è un procedimento poco funzionale ed incompleto perché non verifica la conoscenza trasversale e la capacità argomentativo-espositiva dello studente bensì solo il campo della logica(in matematica) e la grammatica(in italiano). Oltretutto,questo sistema utilizza delle macchine per correggere le performance degli alunni e non considera la loro conoscenza trasversale e capacità cognitive, bensì solo la logica, in campo matematico e la grammatica, in italiano. Inoltre, le macchine non sono in grado di percepire le diverse sfumatura caratteristiche di ogni studente. Perciò non appoggio l'utilizzo delle Invalsi per la valutazione generale dello studente.

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  16. Buonasera,

    Per quanto riguarda l' articolo di pagina 10 sono dispiaciuto per la distinzione operata da alcune scuole inglese tra gli studenti siciliani , napoletani con gli altri studenti italiani.
    Le scuse del governo britannico sono più che doverose anche se penso che non sia giusto fare una distinzione per motivi linguistici perché non é detto che uno studente napoletano, siciliano sappia meno l' inglese di un qualsiasi altro studente italiano.
    Per quanto l' articolo di pagina 11 non penso che ci sia un divario così netto tra le scuole del nord italia e le scuole del sud italia
    Giorgio Cattana

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  17. Alcune scuole del Regno Unito utilizzavano moduli che classificavano linguisticamente gli studenti italiani,in base alla regione di provenienza,in italo-napoletani,italo-siciliani ed altri.Alle querele per le offese arrecate sono arrivate le scuse ufficiali e firmate del governo britannico che spiega che fino al 2006 si richiedevano informazioni linguistiche sugli studenti non di madrelingua inglese per garantirgli la miglior istruzione possibile nel Regno Unito.Ora non esistono più queste distinzioni.Ma quasi tutti in Italia hanno collegato la distinzione degli studenti alla Brexit e all idea di chiusura dello straniero che ne è alla base.Infatti gli inglesi iniziano a preoccuparsi che gli stranieri possano portargli via il lavoro.In Italia c'è anche chi ha giustificato la distinzione inglese alla luce dei risultati dei test invalsi,che verificando il livello di apprendimento degli stranieri,coincidono.A mio parere i test invalsi non sono il migliore è più adeguato metodo di valutazione scolastica perche non permettono di capire le reali capacità e abilità dello studente dato che la risposta coincide soltanto con una crocetta che non ammette diverse opzioni!

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  18. Buonasera,
    Secondo il mio punto di vista l'errore che si è creato con le scuole britanniche che classificavano linguisticamente gli studenti italiani in: "Italo-napoletano","Italo-siciliano" e "altri" sia dovuto al pregiudizio.
    Perché città come Napoli e Palermo,all'estero,sono viste come sono sempre state disegnate con cittadini ignoranti,con poca conoscenza della lingua italiana (e straniera) e mafiosi.
    Ma questo non giustifica il loro comportamento vergognoso.
    Riguardo agli invalsi penso che sia corretto questo nuovo sistema di valutazione,con le macchine,perché in questo modo non si possono creare favoritismi e si valutano esclusivamente le conoscenze dello studente.
    -Camilla Falbo

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  19. Buonasera,
    secondo me un tale errore da parte degli inglesi è inammissibile.
    Trovo che classificare linguisticamente gli studenti italiani in base alla propria provenienza sia offensivo e umiliante.
    Voglio pensare che questa categorizzazione non abbia avuto intento discriminatorio ma lo scopo di rispettare le unicità linguistiche e culturali.
    Forse gli inglesi non sanno che l'unità d'Italia si è avuta nel 1861?
    La scuola italiana,per fortuna,ha superato ormai da anni questi stereotipi.
    Si lavora per l'integrazione e l'inclusione.
    Il nostro sistema scolastico è uno dei migliori in Europa.
    Per quanto riguarda il sistema di valutazione della scuola italiana, che si basa sull'invalsi,ho qualche dubbio.
    Io credo che questi test siamo dannosi perché non tengono conto dello stress emotivo al quale vengono sottoposti gli allievi.
    Una scuola di qualità non può basarsi su risultati ottenuti da prove standard che servono solo a valutare scuola e insegnanti.
    Il metodo di lavoro usato da molti docenti italiani per fortuna è diverso : tiene conto dei tempi di apprendimento del singolo allievo.
    Le prove invalsi sono troppo riduttive ; gli alunni non sono addestrati alla "modalità quiz".
    La "buona scuola" ,di cui tanto si parla,stimola il suo allievo e riesce a motivarlo.
    Non dimentichiamo che esistono intelligenze diverse,ognuno è unico e non può essere classificato mediante una prova.
    Il sistema dell'Invalsi va contro l'insegnamento di qualità!
    -Elena Paternostro

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  20. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  21. Buonasera, io credo che le cause di questo “errore”, se cosi lo si può chiamare secondo l’ottica inglese, siano dovute a un sentimento non tanto di razzismo, ma di superiorità e nazionalismo. Si sa che la maggior parte degli inglesi hanno una mentalità abbastanza chiusa nei confronti degli stranieri, uno degli esempi a noi più vicini è la Brexit, dove l’Inghilterra ha voluto staccare la maggior parte dei rapporti con l’UE. Questo fatto che è venuto alla luce nei giorni scorsi, a mio parere è stato strettamente voluto da una parte di college inglesi molto nazionalisti, e il governo, dopo che le famiglie italiane si sono lamentate, giustamente dato che venivano considerate “inferiori”, ha utilizzato la semplice scusa della superficialità e ignoranza dei propri “dipendenti”.
    Per quanto riguarda invece le prove Invalsi in Italia confrontate a quelle inglesi, sono due sistemi completamente differenti, che hanno convinzioni e metodi diversi e a mio parere non sono paragonabili, però si potrebbe crearne uno nuovo prendendo i lati positivi sia dall’uno che dall’altro.
    Difficile ma non impossibile.
    Lorenzo Borello

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  22. Buonasera,
    Dall'attenta lettura del primo articolo si evince che possono esserci più chiavi di interpretazione e differenti opinioni sull'accaduto, in base alla provenienza geografica.
    A mio avviso è riduttivo catalogare questo episodio come un semplice errore amministrativo, mi sembra piuttosto frutto di superficialità, considerato che l'errore si sarebbe ripetuto per 10 anni. Ritengo che sia giustificato il risentimento degli italiani, principalmente dei meridionali, perché di fondo vedo un atto discriminatorio.
    Londra non poteva far altro che esprimere il proprio rammarico e scusarsi con il nostro governo.
    In relazione al secondo articolo è mia opinione che il sistema scolastico britannico non sia da prendere come valido modello educativo, poiché lasciare ad un centro esterno indipendente il difficile e articolato compito di valutare gli studenti sia svilente per le scuole e i suoi professori che si vedono sottrarre un ruolo importante nel processo educativo. I nostri programmi didattici, essendo diversi da quelli anglosassoni, non possono essere valutati soltanto da prove strutturate che lasciano emergere poco la rielaborazione personale delle conoscenze acquisite e non permettono di esprimere il proprio metodo di studio. C'è da augurarsi che la maturità che ci attende, veda ancora come arbitri della nostra valutazione i professori che hanno seguito il nostro percorso durante i 5 anni di liceo; le "macchine" non possono cogliere le sfumature, la maturazione e la consapevolezza del nostro sapere.
    In ultimo penso che il denaro e la classe sociale di appartenenza non debbano influenzare la selezione scolastica.
    -Virginia Bonadonna

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  23. Alice Cianci,
    secondo Il governo britannico la presenza di uno storico errore amministrativo nei codici linguistici in uso fin dal 2006 in Galles e Gran Bretagna ha provocato questa grossa polemica. Ritengo che un simile errore di discriminazione etnica non sia giustificabile in un paese che si ritiene uno dei più avanzati e moderni del mondo.
    le prove invalsi per me sono una perdita di tempo perché può capitare che, quel giorno, un ragazzo preparato e studioso possa sbagliare diverse risposte preso magari dall’ansia, dalla stanchezza . Quindi io ci credo poco a questi test come strumento di valutazione oggettiva. Si valuta l’alunno nel corso dei giorni, dei mesi, dalle sue potenzialità, dai progressi fatti durante tutto l’anno scolastico. L’unico aspetto positivo è che, con le prove INVALSI, gli alunni si abituano ad esprimere le proprie conoscenze tramite test (con risposte chiuse e/o aperte) visto che ormai oggi per accedere a tutte le Università o nel mondo lavorativo c’è sempre da superare qualche test.
    Alice Cianci

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  24. Buonasera,
    a mio parere personale penso che un errore come questo, nel 2016, non possa essere preso con leggerezza, perché attualmente facendo ancora parte dell'Unione Europea (ha due anni per confermare l'uscita dall'Ue) non può permettersi errori come questi che possono sembrare agli occhi degli italiani discriminatori. L'Italia è un popolo unito ed esso non deve essere suddiviso in categorie sia all'interno del paese che all'esterno, perché secondo me non si può parlare di uguaglianza se vengono commessi errori come questi che possono sembrare insignificanti ma con la situazione politica presente oggi non lo sono.
    Riguardo al sistema delle invalsi credo che l'uso delle macchine da un punto di vista potrebbe essere utile perché non si rischiano favoritismi ma dall'altra parte io credo che determinate risposte presenti di sfumature possono essere comprese solo da una persona e non da un'intelligenza artificiale. Questo sistema potrebbero metterlo in uso magari più avanti se si fanno grandi progressi, a mio parere per ora c'è ancora tanto su cui lavorare.
    -Presempi Ludovica.

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  25. Buonasera.
    A mio giudizio la Gran Bretagna avrebbe dovuto fare un più attenzione alla sensibilità dell’individuo, in questo caso a quella degli Italiani. Non è un paese qualunque ed è consapevole dell’ importanza di ogni piccola azione, quindi essendo una delle maggiori potenze mondiali, sicuramente non l’avrá fatto di proposito a catalogare in maniera così discriminatoria gli italiani. In conclusione, penso che se la distinzione tra nord e sud è ormai inesistente in Italia, senza dubbio in Gran Bretagna non sarà da meno, quindi tenendo anche conto delle molteplici etnie presenti nel Regno Unito non credo che un paese del genere voglia discriminare il popolo italiano. Per quanto riguarda il metodo di valutazione penso che una macchina non possa comprendere le intenzioni di uno studente. Solo una mente umana può decretare se una risposta è giusta valutando le variabili e tenendo conto delle intenzioni dell’individuo.
    Nicolas Brusa

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  26. Buonasera, questa è la condivisione del mio pensiero riguardo all’articolo della stampa di giovedì 13 ottobre.
    Secondo il mio parere, le scuole inglesi, hanno fatto una brutta figura. Pur essendosi scusate, ritenendo il fatto una superficialità, non penso sia un gesto per facilitare e aiutare, come da loro ritenuto, le difficoltà di espressione della lingua dei ‘napoletani’ e ‘siciliani’.
    Differenziare gli studenti italiani a seconda della loro regione di provenienza, è un fatto inaspettato da parte della nazione inglese, la quale da sempre ospita studenti provenienti da tutto il mondo. L’Inghilterra, tra l’altro, comprende grandi città Cosmopolite come Londra, ciò rende inaccettabile la formazione di questo stereotipo.
    I test invalsi li ritengo più un sistema di valutazione sbagliato che corretto.
    Questi valutano le capacità degli studenti basandosi su domande a risposta chiusa che impediscono allo studente un esame completo delle proprie capacità non potendole pienamente dimostrare.

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