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giovedì 13 ottobre 2016

VOUCHER E COLLABORAZIONI:SOLUZIONE O PROBLEMA?

per la classe 4^ les



BENTORNATI!

La Stampa, giovedì 13 ottobre, articoli pag. 3 "I dati Inps" e pag. 15 P. Coccorese.

RIPASSARE
il lavoro accessorio
la collaborazione occasionale

L'OPINIONE
Nelle ultime legislature, diversi governi hanno modificato la disciplina dei contratti di lavoro per cercare di contrastare il fenomeno della disoccupazione; alla luce di quanto descritto dagli articoli, qual è la tua opinione in merito? Cosa si potrebbe migliorare? Se fossi al governo, cosa proporresti per problema dei lavoratori Foodora ?

13 commenti:

  1. Il lavoro è forse uno dei temi più caldi degli ultimi anni. Il tasso di disoccupazione continua a non dimiuire in modo consistente e rende dei provvedimenti riguardo i contratti di lavoro necessari. Se fossi al governo innanzitutto creerei nuovi posti di lavoro dando via a nuove opere pubbliche, con controlli continui per evitare eventuali infiltrazioni mafiose. Poi incetiverei il lavoro contrattuale e le assunzioni con assicurazioni, bonus e sgravi fiscali per i datori; mentre condannerei con severe sanzioni datori e lavoratori in nero il cui reddito mensile supera i 500€ (non sono un problema i lavori sporadici poco retribuiti, come chi dà ripetizioni ad esempio). Inoltre fisserei l'età pensionabile a 55 anni. Una manovra azzardata ma che, affiancata a molta più flessibilità per i datori, aumenterebbe le assunzioni, anche tra i giovani, che poi sostiuitaranno lavoratori più anziani, ormai in pensione. Questo porterebbe dei vantaggi anche all'azienda: giovani senza esperienza posso essere pagati molto meno e sono molto più motivati di un dipendente ormai sopra i sessante, ben pagato, che aspetta solo la pensione.
    Per quanto riguarda Foodora credo che un secondo-terzo lavoro, che temde più a un hobby, senza requisiti particolari, in nero, non possa essere difendibile, per me rimane una possibilità di fare movimento, magari con amici, all'ara aperta e guadagnarci qualcosina.
    Alessandro Bocca

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  2. Il tema del lavoro è molto complesso e difficile da comprendere in tutte le sue sfaccettature. Parto da un’affermazione di principio: il lavoro è considerato dalla Costituzione un diritto fondamentale che dà dignità alle persone. Ho un’amica che qualche anno fa aveva entrambi i genitori disoccupati (lavoravano tutte e due in una stessa azienda che era entrata in crisi) e ho potuto comprendere le difficoltà della loro situazione familiare. Quindi, la diminuzione della disoccupazione è l’obiettivo verso il quale i governi devono tendere.
    Le soluzioni proposte e attuate in questi anni sono varie. Il lavoro accessorio era ed è una risposta che in alcune situazioni può essere considerata positiva, quando la prestazione lavorativa era ed è saltuaria, come previsto dalla legge. Purtroppo i dati Inps, riportati dall'articolo de La Stampa del 13 ottobre, fanno capire che spesso non è così e che molti datori di lavoro usano impropriamente i voucher per pagare lavoratori che non stanno svolgendo una prestazione saltuaria. Questa modalità riguarda aziende in tutta Italia. Se fossi al governo, probabilmente non toglierei questa opportunità lavorativa, ma aumenterei i controlli sulle aziende affinché i voucher non siano usati per prestazioni non saltuarie. L’intenzione della legge era far emergere il lavoro nero, e deve continuare ad essere questa. Il lavoro nero è infatti il vero cancro nel mondo del lavoro, oltre naturalmente alla disoccupazione.
    Altro tema importante è quello della flessibilità del lavoro. I rider di Foodora rappresentano molto bene come può essere interpretato il lavoro flessibile. Ho incontrato i rider che protestavano durante l’evento di “Portici di Carta” e ho potuto leggere il loro volantino, nonché dialogare con una di loro. È complicato capire quale tipo di contratto di lavoro abbiano e a quale tipo tendano con le loro attuali richieste. Certo non è pensabile avere un contratto a cottimo, cioè pagati unicamente per le prestazioni effettuate, facendo quel tipo di prestazione. Se fossi al governo, intanto cercherei di comprendere la situazione, come sembra che abbia fatto il ministro Poletto. Inoltre cercherei di ricondurre questa prestazione lavorativa a un tipo di contratto già previsto dalla normativa, per esempio un lavoro a part-time. Trattando questi casi, mi sono resa conto di quanto diversa sia la prospettiva tra lavoratori e datori di lavoro. Il governo dovrebbe poter stare al tavolo delle trattative cercando una mediazione tra le parti.

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  3. Buonasera, dopo aver letto gli articoli La Stampa del 13 ottobre, mi sento di dire che il tema attualmente "più caldo del momento" in Italia sia la disoccupazione. Purtroppo colpisce molte famiglie, le quali si vedono costrette a cambiare il proprio tenore di vita. Negli ultimi anni il governo si è visto costretto a prendere provvedimenti seri a riguardo, ad esempio modificando la disciplina dei contratti di lavoro. A parere mio il Ministro Poletti ha compreso molto bene la situazione(martedì scorso è stato ospite alla trasmissione di martedì da Giovanni Floris), discutendone in modo dettagliato, e proponendo soluzioni per me molto efficaci. Se fossi al governo, innanzitutto incentiverei l'avviamento ai lavori per quanto concerne le opere pubbliche,e continuerei ad attuare modifiche alla disciplina dei contratti di lavoro. Per quanto riguarda Foodora, mi sento di dire che ci troviamo di fronte ad un problema: sicuramente utile per chi è attualmente disoccupato, ma non mi sento di appoggiare tale iniziativa in quanto si tratta di lavoro in nero che è bene sottolineare che è una delle concause della disoccupazione nel nostro Paese.
    Maria Cristina Nevi.

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  4. Trovare lavoro, in Italia, sta diventando un'impresa sempre più ardua. Il crescente tasso di disoccupazione è diventato un ostacolo sempre più complicato da abbattere: ogni giorno ci terrorizza con le sue imponenti cifre. Ovviamente non vi è un rimedio immediato per far fronte a tale fenomeno, e anche se vi fosse non sarebbe così facile impiegarlo, in particolare per via del complesso sistema politico in Italia.
    Un primo passo sarebbe ridurre l'età pensionabile: un lavoratore che ha accumulato già 30, massimo 35, anni lavorativi ha contribuito a sufficienza da poter permettersi di ritirarsi in pensione. Inoltre i giovani laureati, sebbene con poca esperienza, possono essere formati e saranno sicuramente più adatti ad una mansione lavorativa rispetto ad un 60enne.
    Riguardo alla faccenda di Foodora, ritengo che le manifestazioni e le lamentele dei fattorini siano più che difendibili. L'impresa tedesca ha escogitato un proficuo e comodo sistema di ordinazione, che consiste in un semplicissimo click sulla app ufficiale della ditta. Sarebbe tutto molto funzionale, se non fosse che i fattorini (ciclisti) di Foodora vengano ormai pagati non più all'ora, bensì a consegna, esattamente 2,70 euro. In Italia il lavoro a “cottimo” è stato abolito da anni, dunque non vedo il motivo per cui debbano esserci eccezioni in questo caso. I dipendenti devono essere legati al datore con un contratto di dipendenza. Le consegne prevedono un elevato dispendio di tempo ed energie, dunque ritengo infondata la risposta dei direttori, secondo i quali Foodora offra solo la possibilità di svolgere un secondo-terzo lavoro.

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  5. La disoccupazione è uno dei tanti problemi che affliggono l'economia del nostro paese, specialmente per quanto riguarda i giovani. I contratti a tempo determinato, super determinato ed il lavoro occasionale sono sempre più diffusi e possono rivelarsi una carta vincente per attenuare i problemi economici e sociali dovuti alla bassissima domanda di lavoro. Tuttavia, come dimostrano gli articoli de La Stampa, si stanno verificando moltissimi contrasti riguardo la regolamentazione del lavoro occasionale. La retribuzione oraria dei collaboratori a chiamata, in particolare nel campo del delivering, è stata diminuita da 5 a 2,70€, causando l'ira dei lavoratori e soprattutto nuovi contrasti con lo stato. Infatti, il nuovo metodo di retribuzione legato all'uso dei voucher ha dimostrato grandi limiti e questa nuova modifica rappresenta un'ulteriore incentivo ad aggirare la legge. Per questi motivi ritengo assolutamente indispensabile che il governo elabori un nuovo sistema retributivo, magari tramite un'app appositamente creata, così da permettere al singolo lavoratore di essere pagato istantaneamente per le sue prestazioni ed evitare ogni forma di sfruttamento. Le caratteristiche di immediatezza ed efficacia risultano fondamentali per contrastare il lavoro nero. Inoltre è bene che il governo stabilisca un salario minimo sufficiente per permettere la dignità del lavoratore, perchè ritengo profondamente scorretto retribuire persone che lavorano, fornendo un servizio utilissimo, meno di alcuni mendicanti. La lotta alla disoccupazione sarà ancora molto lunga, ma questo può essere un grande passo avanti verso una società migliore.

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  6. Oggigiorno la disoccupazione è uno dei problemi di cui si sente parlare più spesso. Ovviamente è difficile contrastarla, essendo particolarmente alta la percentuale dei disoccupati, ma è compito dello Stato cercare in qualche modo di aumentare i posti di lavoro. Ma è soprattutto compito dello Stato quello di evitare un lavoro sottopagato. Accade infatti che vi siano persone pagate meno di 5 euro all'ora, nonostante il lavoro svolto. È un'ingiustizia non solo a livello retributivo, ma anche a livello morale perché l'individuo perde così la sua dignità.
    Se fossi al Governo, innanzitutto, ridurrei l'età pensionabile l al fine di garantire nuovi posti di lavoro. Infatti, i giovani hanno il diritto di lavorare, e di fare le proprie esperienze lavorative al fine di acquisire competenze diverse e di avere un curriculum vitae molto ricco. Inoltre è anche loro diritto lavorare nell'ambito più consono e correlato agli studi svolti perché, secondo me, un individuo che lavora nel campo da lui amato, aumenta la produttività.
    Come proposto dalla teoria keynesiana, incrementerei gli investimenti nelle opere pubbliche, al fine di giovare all'occupazione, in particolare quella giovanile.
    Infine, ristabilirei la precedente retribuzione dei lavoratori Foodora al fine di garantire uno standard di vita dignitoso anche per i lavoratori occasionali.

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  7. In un periodo caratterizzato da forte precarietà gli unici lavori che i giovani possono permettere di svolgere sono quelli occasionali.
    Questi lavori non sempre sono ben retribuiti, anzi abitualmente i lavoratori vengono sfruttati e privati di dignità. Tutto ciò è possibile in assenza delle leggi che dovrebbero tutelare e regolamentare lavori di questo genere. Foodora è solo un caso tra le centinaia di startup che fondando il loro profitto sull'uso di "collaboratori" ( es. just est). Ovviamente questi " terzi lavori" offrono nuovi posti di lavoro, anche se non completi del tutto; i "collaboratori" che decidono di lavorare per queste startup devono essere coscienti della loro posizione e accettare le retribuzioni.

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  8. La disoccupazione sicuramente è un argomento molto discusso negli ultimi anni e ancora si cercano soluzioni in modo tale che il tasso possa scendere, senza però molti miglioramenti.
    Se fossi al governo cercherei di creare nuovi posti di lavoro, investendo più che altro in opere pubbliche, un modo tale da cercare di mandare avanti'economia.
    Un'altra cosa che farei è investire sul lavoro per i giovani, abbassando l'età pensionabile e incentivare le aziende ad assumere nuovo personale giovane, ad esempio con aiuti monetari pagando corsi di formazione per fa sì che il giovane possa essere preparato senza da parte Delle aziende avere un costo eccessivo.
    Per quanto riguarda foodora, penso che lo stato debba prendere dei provvedimenti, magari imponendo un salario minimo, sotto il quale non si possa andare per evitare una situazione di sfruttamento del lavoratore.
    Però d'altra parte vedo foodora più come un secondo lavoro o come hobby, quindi ritengo che giustamente debba essere pagato molto meno di altri lavori, ma pur sempre in modo dignitoso.
    Per avere una situazione lavorativa adeguata penso che la cosa migliore da fare sia trovare un accordo tra le due parti cercando di trovare un compromesso che possa soddisfare entrambe le richieste.

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  9. Disoccupazione e lavoro.
    Essendo uno il contrario dell altro vuol dire che l'esistenza di uno implica inevitabilmente l'esistenza dell altro.
    Negli ultimi tempi sta prendendo piede il lavoro occasionale nel quale la prestazione lavorativa della persona è legata all utilizzo dei voucher, che però spesso sono utilizzati impropriamente.
    Secondo me il problema non è che il lavoro nero si sta sempre più proliferando, bensì che magari la politica che considera il posto di lavoro sempre meno fisso non è stata la scelta migliore adottata negli ultimi tempi.
    Un esempio calzante del fallimento di questa politica di flessibilità è ciò che è successo ai lavoratori di Foodora.
    Un regime nel quale c'è poca stabilità di lavoro alla fine crea fin troppi malintesi, perché di fatto quei lavoratori non erano stati assunti però avevano svolto il loro lavoro come se lo fossero stati.
    Quindi se fossi al governo io proporrei che il concetto di posto di lavoro torni a essere considerato seriamente come qualcosa di fisso, in questo modo pure i metodi subdoli per aggirare la legge diminuirebbero

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  10. Disoccupazione e lavoro.
    Essendo uno il contrario dell altro vuol dire che l'esistenza di uno implica inevitabilmente l'esistenza dell altro.
    Negli ultimi tempi sta prendendo piede il lavoro occasionale nel quale la prestazione lavorativa della persona è legata all utilizzo dei voucher, che però spesso sono utilizzati impropriamente.
    Secondo me il problema non è che il lavoro nero si sta sempre più proliferando, bensì che magari la politica che considera il posto di lavoro sempre meno fisso non è stata la scelta migliore adottata negli ultimi tempi.
    Un esempio calzante del fallimento di questa politica di flessibilità è ciò che è successo ai lavoratori di Foodora.
    Un regime nel quale c'è poca stabilità di lavoro alla fine crea fin troppi malintesi, perché di fatto quei lavoratori non erano stati assunti però avevano svolto il loro lavoro come se lo fossero stati.
    Quindi se fossi al governo io proporrei che il concetto di posto di lavoro torni a essere considerato seriamente come qualcosa di fisso, in questo modo pure i metodi subdoli per aggirare la legge diminuirebbero

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  11. Dopo aver letto gli articoli penso che oramai il problema principale del nostro Paese sia la disoccupazione soprattutto tra i giovani e per tutti coloro che sono in cerca del loro primo impiego nel mondo del lavoro. Ciò che causa disoccupazione, a mio parere, sono tutti quegli i prenditori che decidono di utilizzare contratti a tempo determinato o lavoro occasionale.
    Se fossi al governo la prima cosa che farei per contrastare tutti questi fenomeni sarebbe quella di ridurre l'età pensionabile.
    Parlando, invece, di Foodora penso che l'utilizzo di pagamento ad ogni singolo consegna al costo di 2.70€ sia più proficuo per coloro che lavorano da dietro una scrivania, bensì per coloro che con la bicicletta vanno a portare il cibo a domicilio non sia altrettanto. Infatti, io, promuoverei l'assunzione di tutti coloro che lavorano o collaborano con questa agenzia cosicché essi possano avere un guadagno orario, quotidiano, settimanale o mensile così da consentirgli un miglior approccio al lavoro senza troppi pensieri.

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  12. La Germania nel 2003 contava 5 milioni di disoccupati e Gerhard Schroder inserì alcune importanti riforme. Oggi questa disoccupazione è del 5% in meno rispetto a quella italiana e solamente il 10% dei giovani, contro il 40% di quelli italiani, non ha un impego. Tra le misure fondamentali erano anche presenti i mini-jobs, che hanno contribuito alla diminuzione della disoccupazione giovanile. Personalmente credo che Foodora abbia una determinata etica, che si basa sul principio del "secondo o terzo lavoro". Quello che il Ministero sta attuando non rispetta ciò che questa applicazione emergente rappresenta per il mondo del lavoro.
    Non ho una soluzione a questo problema, ma so che cosa farei se mi trovassi nei panni di Gianluca Cocco e Matteo Lentini, fondatori di Foodora. Dal momento che i giovani italiani hanno la tendenza ad essere "capricciosi" e non riescono a comprendere lo scopo del lavoro offerto da Foodora, eliminerei la maggiorparte dei suddetti dall'applicazione. In secondo luogo, darei spazio ad una forza lavoro che sicuramente in questo momento non manca all'Italia: quella composta dagli immigrati. Armati di bicicletta e di forza di volontà (metterei la mano sul fuoco sul fatto che ne abbiano più di noi giovani italiani viziati) avrebbero oltretutto una buona possibilità per integrarsi nel mondo del lavoro, e Foodora contribuirebbe inoltre a togliere dalla strada alcune di queste persone condannate al degrado.

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  13. La disoccupazione si può definire come il più grande problema che l'Italia deve affrontare al giorno d'oggi.
    Troppe persone cercano lavoro e non lo trovano e chi riesce nell'ardua impresa di trovare un'occupazione è soggetto spesso a sfruttamento, lavorando magari 10 o 12 ore quando il datore di lavoro ne dichiara 8.
    Foodora è il lampante esempio di come la disoccupazione non riesca a dare sicurezza ai lavoratori ( mi rendo conto che in casi come questo l'avere un posto fisso avrebbe garantito più protezione, ma sono altresì convinto che con la grande mole di lavoro nero nel nostro paese chiunque possa trovarsi in una situazione del genere)
    In conclusione posso comunque affermare che Foodora ha commesso un grave errore, non considerando "suoi" lavoratori che comunque ,anche se con un contratto di tipo diverso, si sentivano parte dell'azienda
    Luca Libro

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