ilquotidianoinclasse.it

ilquotidianoinclasse.it
partecipa anche tu !

giovedì 20 ottobre 2016

I NUMERI DELLA DISOCCUPAZIONE

per la classe 4^ les

La Stampa, 20 ottobre, L.L. Sabbadini pag. 1-9 "Perchè i numeri sui disoccupati non tornano"

DA CERCARE:
- cosa sono le dimissioni in bianco? Come si è cercato di fermare questo fenomeno con il jobs act?

L'OPINIONE
in base a quanto riportato dall'articolo, i dati sul recente trend dell' occupazione sono da leggersi positivamente? Perchè sì o perchè no?  

9 commenti:

  1. Alla fine dell'articolo è detto che il ritmo di crescita dell'occupazione non è elevato, tuttavia il segno è positivo, anche se nell articolo le stime riportate sono piuttosto negative, perché i vaucher utilizzati nel lavoro occasionale vengono regolarizzati sempre solo in minima parte, quindi la percentuale di occupati che lavorano poche ore in regola non cresce.
    Inoltre i licenziamenti, per varie cause fra cui la soppressione dell articolo 18, sono in crescita e l'assunzione delle imprese è diminuita perché c'è meno incentivo economico ad assumere.
    Quindi alla luce dei dati riportati dall ISTAT l'occupazione può essere lievemente in salita tuttavia non abbastanza da dire che è in segno positivo

    RispondiElimina
  2. Alla fine dell'articolo è detto che il ritmo di crescita dell'occupazione non è elevato, tuttavia il segno è positivo, anche se nell articolo le stime riportate sono piuttosto negative, perché i vaucher utilizzati nel lavoro occasionale vengono regolarizzati sempre solo in minima parte, quindi la percentuale di occupati che lavorano poche ore in regola non cresce.
    Inoltre i licenziamenti, per varie cause fra cui la soppressione dell articolo 18, sono in crescita e l'assunzione delle imprese è diminuita perché c'è meno incentivo economico ad assumere.
    Quindi alla luce dei dati riportati dall ISTAT l'occupazione può essere lievemente in salita tuttavia non abbastanza da dire che è in segno positivo

    RispondiElimina
  3. Il trend dell'occupazione in Italia è positivo: i dati registrati sanciscono un incremento che, seppur minimo,esiste.
    Tuttavia non credo che, in questo caso, il segno + renda automatica una lettura positiva. Infatti,la soppressione dell'articolo 18, mista ad altri fattori, ha fatto crescere nuovamente il numero dei licenziati italiani, e i pochi incentivi economici, di certo non portano a nuove assunzioni. Quindi, nonostante il trend sia oggettivamente positivo, credo che questa sia solo una realtà provvisoria e che il problema della disoccupazione non sia di certo terminato.

    RispondiElimina
  4. I dati sul recente trend dell'occupazione sono da leggere in modo negativo, in quanto dimostrano che il lavoro in Italia è sempre più precario.I voucher permettono una regolarizzazione del lavoro sommerso ma chi ci guadagna davvero è solo lo Stato (INPS), molti lavoratori così sono precari e senza tutela.

    RispondiElimina
  5. Secondo me,nonostante la soppression dell'articolo 18 che i licenzamenti potrebbero essere in crescita, lo leggo positiva i dati sul recente trend dell'occupazione, perché i dati adottati dall'ISTAT si possono abbastanza dire in salita. Poiche la percentuale di occupati che lavorano poche ore è regolarizzata.

    RispondiElimina
  6. Buonasera, dopo aver letto l'articolo di Linda Laura Sabbadini mi sento di dire che a prima vista si potrebbe dire che i dati del trend sull'occcupazione si possano leggere positivamente, tuttavia c'è da sottolineare che nonostante il segno positivo riscontrato, la soppressione dell'articolo 18 ha dato adito a molti licenziamenti. Questo fattore evidenzia come la crisi si stia protaendo in avanti, nonostante ci si sforzi di essere positivi e di vedere nel segno + la ripresa totale. Le stime riportate nell'articolo infatti sono negative, frutto della regolarizzazione minima che hanno i voucher. Secondo me se i voucher venissero regolarizzati in toto e si riducesse ancor di più il lavoro in nero, si avrebbe una crescita maggiore.

    RispondiElimina
  7. I dati dell'Istat riguardo l'occupazione ci portano delle buone nuove, in quanto sanciscano un aumento dell'occupazione. Tuttavia, c'è da dire che, negli ultimi anni, si è verificato un utilizzo spropositato del pagamento tramite voucher, fatto che doveva contenenere l'emersione del lavoro nero, ma che è sfociato nell'aumento della precarietà. Studenti o altri individui in cerca della prima occupazione, sono stati assunti precariamente dalle imprese che avevano bisogno di personale, retribuendolo in voucher; in tal modo le imprese hanno potuto usufruire della forza lavoro di dipendenti, senza mantenerli, dunque contendendo i costi fissi dell'azienda. Tra l'altro, chi già era soggetto a lavorare in nero, tale preferisce rimanere, poiché il pagamento in voucher prevede un versamento sulla quota destinato ai contributi sociali, operazione che, ovviamente, non avviene in nero.
    Detto questo, non ritengo che il pagamento in voucher sia negativo, ma che, come qualsiasi altra manovra, possiede alcune controindicazioni determinate dall'abuso, quali l'eccesso di precarietà. Inoltre, data la soppressione dell'Articolo 18, le imprese hanno ottenuto un “via libera” per i licenziamenti, che non si sono assolutamente fatti aspettare
    Dunque, i dati dell'Istat potrebbero, in parte, falsare le nostre convinzioni. Malgrado ciò, è stato registrato un piccolo aumento dell'occupazione, nitido segnale di ripresa. Tuttavia la strada è in salita e ancora lunga da percorrere.

    RispondiElimina
  8. Gli ultimi dati Istat sull'occupazione hanno creato una forte perplessità riguardo la loro possibile chiave di lettura. Il notevole incremento dell'uso dei voucher per il lavoro occasionale non ha portato i risultati sperati, in quanto non ha contribuito ad un massicvio aumento dell'occupazione. Tuttavia i dati riguardo i licenziamenti risultano fortemente positivi  perchè dimostrano come l'aumento dell'occupazione durante l'anno passato sia stato mantenuto quest'anno, garantendo una migliore stabilità del mercato del lavoro ed evitando una risalita della disoccupazione. Inoltre, la diminuzione delle dimissioni in bianco permette una migliore garanzia dei diritti dei lavoratori, specialmente quelli licenziati, e dimostra una maggiore volontà da parte dei datori di lavoro di protrarre l'attività dei propri dipendenti oltre il brevissimo termine. L'occupazione italiana è in lenta ripresa, ma è pur sempre in crescita, anche se è ancora rallentata dalla diffusione del lavoro sommerso. Per questo motivo i dati che abbiamo analizzato non possono che essere un segnale positivo per il paese.

    RispondiElimina
  9. la crescita dell'occupazione non è elevata, però il segno è positivo, a contrario di ciò che viene detto nell'articolo ovvero che appaiono negative dal momento che i voucher vengono regolati e utilizzati poche volte, a causa di questo infatti la percentuale di occupati che lavorano in determinate ore in regola con contratti o mediante voucher non cresce. i licenziamenti sono aumentati mentre l'assunzione è diminuita.

    RispondiElimina