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venerdì 28 ottobre 2016

CRESCE IL RISPARMIO, MA LE FAMIGLIE RESTANO PESSIMISTE SULL'USCITA DALLA CRISI

per la classe 4^ les

Il Corriere della Sera, giovedì 27 ottobre, pag. 33 F. Di Frischia

L'OPINIONE

Nella giornata nazionale del risparmio escono i dati dell'indagine Acri- Ipsos: la percentuale di famiglie che riesce a risparmiare è cresciuta (40%), ciò nonostante resta la preoccupazione che la crisi non sia finita.
Il risparmio è sinonimo di investimento? Perchè il risparmio è fondamentale per il sistema economico, ma non è tutto?

Se desiderate rivedere le slides della lezione al Campus Einaudi sono caricate su drive nella cartella "Diritto" sotto il nome di "il paradosso del risparmio"


9 commenti:

  1. Secondo il mio parere, risparmio può essere sinonimo di investimento, ma non sempre. Spesso infatti le famiglie investono sì in oggetti utili alla vita quotidiana (come ad esempio l'acquisto di elettrodomestici, apparecchiature elettroniche, automobili), ma ciò può anche significare che le persone tendono ad accumulare risparmio per far fronte a eventuali spese future. Si deve infatti tenere in considerazione del periodo in cui si sta vivendo, pieno di incertezze e di sorprese (non sempre positive) che possono arrecare danni e preoccupazioni alle famiglie italiane.
    Il risparmio è fondamentale nel sistema economico perché è grazie ad esso che è incentivato l'acquisto di beni e servizi. Dunque, è intorno ad esso che ruota il sistema economico. Aumentando il risparmio si ha infatti un aumento della domanda e ciò porta ricchezza alle imprese e al Paese.

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  2. Buonasera, dopo aver letto l'articolo di Francesco di Frischia riguardante l'indagine Acri-Ipsos, mi sento di dire che il risparmio può essere considerato un sinonimo di investimento. Dico questo perché risparmiare oggi significa investire nel domani(nel futuro ). Risparmiare, infatti, per molte persone diventa garanzia del futuro, che con la crisi di questi ultimi anni era stato dato per incerto e nero. Risparmiare garantisce alle persone di provvedere a qualsiasi spesa imprevista, ma anche, una volta terminato il periodo di crisi, di condurre un tenore di vita medio alto che può garantire a queste ultime la possibilità di usufruire di servizi che fino a quel momento(avendo risparmiato) avevano rinunciato, come ad esempio la cura della persona, le vacanze etc... Nel sistema economico il risparmio è un fattore molto importante, perché esso incentiva i consumi e fa crescere di conseguenza la domanda, che incrementa la ricchezza nel nostro Paese. È un dato di fatto questo,perché come emerge chiaramente dall'articolo, ad oggi gli italiani stanno meglio di 2-3 anni fa. Certo, non essendo ancora terminata la crisi, 1 famiglia su 4 è colpita direttamente da quest'ultima per quanto riguarda fattori molto importanti come il lavoro, però a parere mio, dalla lettura emerge che pian piano l'economia stia tornando a girare per il verso giusto.

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  3. Nella giornata nazionale del risparmio abbiamo potuto riflettere su questo fondamentale tema collegandolo ad altri importanti aspetti quali gli investimenti e i consumi. Dalla conferenza a cui abbiamo partecipato, abbiamo capito quanto il risparmio sia stato e sia determinante per le famiglie italiane dal secondo dopoguerra ad oggi, anche se la percentuale di ciò che si riusciva a risparmiare si è notevolmente abbassata. Nell'articolo di F. Di Frischia veniamo a conoscenza del fatto che negli ultimi 12 mesi, però, è cresciuta di 3 punti la quota di chi sostiene di essere riuscito a risparmiare. Purtroppo contemporaneamente aumenta il numero delle famiglie in saldo negativo di risparmio in quanto cresce il numero di chi intacca il risparmio accumulato.
    Talvolta gli Italiani hanno deciso di tesaurizzare quanto risparmiato, soprattutto nei momenti in cui è calata la fiducia nel sistema economico. Quindi il risparmio non è sinonimo di investimento, ma è comunque fondamentale per il sistema economico. La teoria del paradosso del risparmio mette però in evidenza quanto la crescita del reddito dipende sostanzialmente da un aumento dei consumi e degli investimenti e non da un aumento del risparmio.
    È interessante quanto detto nella conferenza a proposito di Franco Modigliani il quale dice che le famiglie hanno una forte preferenza per la stabilità nel tempo del loro profilo di consumo e considerano il reddito permanente piuttosto del reddito corrente. Inoltre per la teoria del ciclo di vita del risparmio si risparmia in età lavorativa (= ciclo positivo) per poter far fronte alle situazioni che si presenteranno nell'età pensionistica (= ciclo negativo). Questo mi sembra un atteggiamento che si riscontra in molte famiglie italiane, sebbene abbia conosciuto anche famiglie che in questo periodo, a causa della perdita del lavoro, devono intaccare il risparmio accumulato.

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  4. L'Italia, in tutta la sua storia economica, è sempre stata una delle nazioni più inclini al risparmio tra tutte quelle del mondo. Gli ultimi dati ACRI è possibile notare come questa propensione non sia cambiata nemmeno in un periodo di grave crisi come quello odierno. L'aumento consistente dei risparmi delle famiglie nell'arco dell'ultimo anno, tuttavia, non è un segnale da interpretare esclusivamente in maniera positiva. È molto importante che questo diffuso fenomeno di risparmio non sconfini in uno sterile tesoreggiamento che nuoce fortemente all'economia. Infatti l'elemento chiave del nostro sistema economico non è il risparmio, bensì gli investimenti. Essi sono indispensabili per lo sviluppo della produzione e, al contrario di quanto si può immaginare, sono totalmente distaccati dal risparmio in quanto esso ha, come caratteristica principale, l'essere una garanzia per il futuro incerto. Tale mancanza di correlazione costringe ad interprertare i dati in chiave meno ottimistica rispetto a quella proposta. Tuttavia, essi rappresentano comunque un segnale importante di ripresa per il reddito delle famiglie.

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  5. In seguito alla lezione al Campus Einaudi, ho Delle opinioni contrastanti sul fatto che risparmiare sia o meno sinonimo di investimento.
    Sicuramente in questo periodo di crisi molte famiglie decidono di risparmiare e di rinunciare a Delle cose superflue, come ad esempio le vacanze o comprare una casa nuova.
    Facendo così molti pensano che risparmiando oggi si potrà, in un futuro ancora incerto, essere pronti ad ogni imprevisto e poter far fruttare e spendere i propri soldi risparmiati oggi.
    Però, così facendo, le famiglie che non spendono più il proprio denaro limitano il mercato, facendo sì che ci sia una minore vendita di certi prodotti. Ciò porta a una specie di blocco.
    Quindi risparmiare oggi per un futuro sì, è giusto, ma è anche giusto che una parte dei risparmi sia spesa per permettere comunque una continua circolazione di denaro e di beni

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  6. Dall'indagine tradizionale sugli italiani e il risparmio, emerge che gli italiani stanno meglio e hanno più fiducia in Bruxelles e nell'Europa. Questa fiducia si traduce in una ripresa dei consumi in settori prima trascurati. Però continua a esistere il 54% di italiani che non si fida perché tornano ad aumentare le famiglie in saldo negativo di risparmio che influisce sul risparmio accumulato per vivere e rimane costante la percentuale dei prestiti annui. C'è molta preoccupazione per il futuro perché l'uscita dalla grave crisi non è prevista in tempi brevi. La mancanza di lavoro e il livello di tassazione sono gli elementi base che impediscono una ripresa economica a breve.

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  7. dopo aver partecipato alle lezioni presso il Campus Einaudi penso che ormai la parola "risparmio" sia quasi un sinonimo di investimento. questa è un'epoca dove le famiglie e gli individui cercano di risparmiare il più possibile evitando ad esempio l'acquisto di una nuova casa al mare, in montagna o al lago o anche tagliando le vacanze, ma queste famiglia non sanno, forse, che così facendo limitano il mercato portandolo quasi a un blocco totale.
    la mia riflessione finale è la seguente: risparmiare è una mossa utile per il futuro ma allo stesso tempo negativa perché questi risparmi, non tutti, dovrebbero essere spesi per far sì che vi sia una costante e continua circolazione di denaro all'interno del mercato nazionale e internazionale.

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  8. Dopo aver letto l'articolo sull'indagine Acri-Ipsos penso che il termine risparmio e investimento possano essere sinomi. Ma può anche essere uno la conseguenza dell'altro perché un individuo risparmia oggi per poter un domani investire. Nel nostro paese oggi le persone tendono a risparmiare per poter star tranquille in caso di emergenze future, come ad esempio la perdita del lavoro.
    Ma penso che il risparmio sia importante ed essenziale per il nostro sistema economico perché all'aumentare di esso aumenta anche la domanda e di conseguenza aumenta l'acquisto di beni e di servizi e ciò porta un aumento di ricchezza per il nostro paese.

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  9. L'Italia ha una forte tradizione del risparmio. È sempre stata presa in considerazione, nel secolo scorso, l'opzione di nascondere parte del proprio patrimonio familiare sotto il materasso oppure ben serrato in cassaforte.
    Dal 2008, con l'avvenire della crisi, questa idea di risparmio si è fortificata, dato che gli investimenti non erano più manovre sicure.
    Oggi, gli esperti di economia affermano che, in Italia, la crisi sta giungendo verso le sue battute finali. Nonostante questo, fenomeni come la disoccupazione sono ancora perpetui nel nostro Paese. Infatti, per far fronte ad avvenimenti di tale calibro, quali il licenziamento oppure il fallimento della propria impresa, le famiglie hanno continuato ha risparmiare costantemente, come se il risparmio d
    fosse una vera e propria forma di investimento per il futuro. Tuttavia, investimenti e risparmi sono due concetti distinti, che influiscono a modo proprio nel sistema economico. Facendo esempi pratici, con i risparmi si può avere la sicurezza del proprio patrimonio, in quanto il soggetto non rischi di perdere nulla; grazie agli investimenti, però, si possono creare nuove occasioni, ed essi costituiscono una fonte di ripresa del mercato tutt'altro che indifferente.

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