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venerdì 22 gennaio 2016

RIFORMA COSTITUZIONALE: l'eutanasia del Senato

per la classe 5^ les

Il Corriere della Sera, giovedì 21 gennaio, pag. 8 "Come cambierà" D. Martirano
Il Sole 24 Ore, pag. 29, 2 articoli di Emilia Patta

DA RIPASSARE
- la procedura per la revisione costituzionale
- i quorum della maggioranza assoluta, semplice e qualificata
- la composizione attuale del Senato
- la differenza tra bicameralismo perfetto e imperfetto

L'OPINIONE
Se il referendum confermativo fosse oggi come votereste? A favore o contro? Cosa vi convince e/o cosa no di questa riforma?

9 commenti:

  1. Io sono contrario al cambiamento del senato a consiglieri regionali. Sono a sfavore di questa legge per il fatto che sveltire l’ iter legislativo tra camera dei deputati e senato era molto lungo come processo, ma è anche vero che se si svolge una revisione della costituzione la fase necessaria che si svolge in parlamento si svolgerà in modo molto più veloce il rischio sarebbe quello di di cambiare molto più velocemente la costituzione, tralasciando le paure dei nostri costituenti che hanno redatto la costituzione avendo in mente che lasciando il potere a qualcun’ altro non conveniva al paese per paura di trovarsi leggi ingiuste. Un politico infatti può benissimo aggirare una persona del popolo che in alcune parti della legge capisce poco firma o accetta pensando che tale legge sia giusta o consiglieri regionali formati da in totale da 100 persone a differenza dei 630 della camera dei deputati, tutt’ ora i senatori sono 315 membri; Penso che la differenza differenza di membri possa far sì che membri formino una maggioranza che in qualche modo possa influenzare la minoranza. Sono sempre più convinto che anche una legge che abbia più tempo per essere mandata in vigore , abbia dei lati positivi uno dei quali è una legge ben studiata e se alcune leggi vengono bocciate e per via di validi motivi.

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  2. L’attuale senato è composto da 315 membri,eletti direttamente dal popolo, il futuro senato sarebbe composto da 100 membri, eletti in secondo grado. Apparentemente sembra quasi sia un bene per il paese, in quanto, siccome i senatori verrebbero eletti dai consigli regionali, i quali vengono eletti da noi, verremmo rappresentati direttamente dal senato. Oggi ci sono molti indagati all’interno dei consigli regionali di alcuni partiti, di conseguenza eleggerli direttamente come senatori sarebbe far si che acquisiscano l’impunità e quindi che non possano essere indagati, o meglio possono essere indagati ma solo sotto richiesta del parlamento … e si sa che si fa lunga. Non sono dunque d’accordo con il referendum confermativo poiché diventerebbe scorretto , è lo trovo solo un escamotage, non solo, non son d’accordo nemmeno con il cambiamento dei ruoli all’interno della camera, in quanto alla fine vi sarà una sorta di unica camera e non ci sarà più il bisogno di far passare una legge sotto revisione dal senato, che avrà altri compiti. Questo è ingiusto poiché era una forma di doppia tutela, quella delle due camere, al fine che le leggi diventassero più giuste, invece, se cambieranno le cose, anche se il senato non fosse d’accordo non aspetta più a lui controllare.

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  3. Buonasera, se il referendum fosse oggi io sarei a favore di questa legge, finalmente dopo anni di staticità, la politica italiana si è riformata, sta compiendo dei passi verso il cambiamento, poiché si è accorta che i tempi sono cambiati e che bisogna adeguarsi e fare riforme, poiché solo le riforme possono creare sviluppo in un paese e quindi benessere tra i cittadini. In particolare questa riforma comporta la fine del bicameralismo perfetto, che rendeva di fatto equivalenti le funzioni della camera e del senato, ciò comporta un tempo molto lungo per approvare una legge, ciò genera uno stallo nel' economia italiana, tuttavia il bicameralismo perfetto e' garante di democrazia, in quanto le camere devono analizzare minuziosamente il contenuto della legge prima di approvarla, ciò è importante in quanto garantisce la maggior equità e giustizia possibile alla futura legge, anche se comporta tempi di approvazione talvolta molto lunghi. Con la riforma boschi, il senato sarebbe composto in gran parte da consiglieri regionali eletti dai cittadini, questi consiglieri possono esprimersi solo nel' approvazione di leggi costituzionali o di trattati internazionali e non concedono più la fiducia al governo, questo è l' unico punto su cui sono perplesso, poiché per me tutti i 945 parlamentari dovrebbero porre la fiducia al governo e non solo la camera come prevede il decreto legge, poiché è giusto che il popolo sia rappresentato da più voci, che con i loro orientamenti ideologici diversi, rappresentato in scala assai ridotta il pensiero dell' opinione pubblica italiana, se questa scala si riduce sempre di più, l' opinione pubblica è sempre meno rappresentata dal parlamento, questo è l' unico aspetto negativo della riforma, un altro aspetto positivo che è bene sottolineare è il fatto che vengono aboliti i senatori a vita, tranne quelli viventi, cioè la carica di senatore per alti meriti artistici, scientifici, letterari dura al massimo 7 anni, questi senatori sono eletti, come è sempre stato dal presidente della repubblica, ciò favorisce un ricambio generazionale nella carica di senatore, per cui più persone hanno la possibilità di ricoprire la carica di senatore per alti meriti scientifici o letterari. Se si riduce il numero dei senatori lo stato risparmia 57 milioni di euro all' anno, gli ex senatori hanno solo diritto alle spese di rimborso ed ad una diaria per le spese di soggiorno a Roma, ciò è molto importante, poiché questi soldi vengono risparmiati dallo stato, il quale potrebbe investirli in crescita, dunque questo è un altro aspetto positivo. Un altro aspetto molto importante è quello del refurdum propositivo fino ad ora non contemplato dalla nostra legislazione, il referendum propositivo permette ai cittadini di proporre una legge e non solo di confermarla, ciò dà maggior possibilità di esprimere l' opinione dei cittadini, la quale grazie a questa riforma pare contare sempre di più nell' elaborazione di un disegno di legge, tanto da indurre un referendum proprio al fine di dare ai cittadini l' ultima parola su questo tema che è la riforma costituzionale, di una costituzione, la più bella del mondo che però va riformata, in quanto la nostra società non è più la società del 1946, del dopoguerra, ma è una società in continua evoluzione e la costituzione, espressione massima della società deve mutare con essa, la staticità, l' attaccamento al vecchio è tipico dei regimi, ma per fortuna siamo in democrazia, in cui c'è progresso anche delle idee e mi sembra che questo presidente stia incarnando proprio quest'anno idea, ossia quella del progresso delle idee.

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  4. Da decenni si discute della riforma costituzionale e l’iter per approvare tale riforma è iniziato più di un anno fa.
    L’iter legislativo per modificare la Costituzione, ovvero per approvare le leggi costituzionali è molto elaborato e la stessa Costituzione prevede che il suo testo possa essere cambiato solo con la maggioranza dei consensi parlamentari.
    La riforma voluta dal governo Renzi, il cosiddetto “disegno di legge Boschi”, prevede la fine del “bicameralismo perfetto”, vale a dire un sistema parlamentare in cui la Camera dei Deputati e il Senato svolgono più o meno le stesse funzioni.
    Con la riforma, il Senato perderebbe molti dei suoi poteri, il grosso del potere legislativo andrebbe alla Camera dei Deputati e il Senato cambierebbe anche la sua composizione. Il Senato sarebbe infatti composto da 74 consiglieri regionali, nominati dai rispettivi consigli regionali, da 21 sindaci e 5 membri nominati dal Presidente della Repubblica. Il Senato avrebbe quindi 100 senatori, contro i 215 attuali.
    Sostanzialmente, la Camera potrà approvare gran parte delle leggi senza bisogno del “sì” del Senato, che perderà anche la possibilità di revocare la fiducia al governo.
    Io personalmente, sono a favore della riforma poiché attualmente le leggi devono essere approvate da entrambe le camere, con un iter lento e laborioso e questo fa sì che le due camere abbiano poteri pressoché identici. Penso quindi che questa riforma sia necessaria perché andrà a separare nettamente le competenze delle due camere, contribuendo anche a velocizzare l’iter legislativo.

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  5. Solitamente sono favorevole al cambiamento. In questo caso però non mi trovo d'accordo su questa riforma. E' vero che si velocizzerebbe l'iter legislativo che sappiamo essere un procedura molto lenta, ma il senato diverrebbe pressoché inutile. Il governo ha bisogno della fiducia dell'intero parlamento per operare. Ridurre il potere dei senatori vuol dire anche ridurre la fiducia dell'intero parlamento. In questo modo i governi, che già non vantano fondamenta d'acciaio, sarebbero ancora meno stabili. Inoltre ritengo sia giusto che le leggi che passano in parlamento vengano controllate dal maggior numero di persone possibile, perché dopotutto quelle leggi servono a noi. Fossi il ministro cercherei un modo per rendere più efficiente il lavoro del senato anziché privarlo del suo potere.

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  6. Se fosse necessario votare oggi per la riforma Costituzionale Renzi-Boschi, sarei a favore di questa in alcune sue parti perché sostengo sia socialmente utile che vengano effettuati cambiamenti realmente osservabili nel nostro paese. Il punto su cui sono pienamente favorevole, riguarda il superamento del bicameralismo perfetto che caratterizza l’assetto istituzionale italiano; abolendo il sistema del bicameralismo si contribuirebbe così a velocizzare l’iter legislativo. Un altro punto secondo me molto importante è l’eliminazione della nomina dei senatori a vita: in tal modo verrebbe “risparmiato” quel denaro che il Senato impiegava per pagarli e per i sei senatori a vita in carica, che prima erano pagati dal Senato, è giusto che percepiscano solo lo stipendio da amministratori. Se c’è un punto su cui sono a sfavore, questo riguarda il fatto di assegnare a Camera dei Deputati e Senato ruoli nettamente diversi, in quanto alla prima spetterebbe il compito di approvare leggi di bilancio e ordinarie e accordare la fiducia al governo e resterebbe anche l’unico organo eletto dai cittadini a suffragio universale, mentre il Senato assumerebbe solo la funzione di organo rappresentativo delle autonomie regionali con i suoi 100 senatori non eletti dai cittadini. Mi sorge spontanea un’osservazione: il Senato con questa riforma avrebbe un ruolo secondario poiché spogliato delle sue due fondamentali funzioni. Inoltre questo nuovo Senato sarebbe composto da “dopolavoristi” (i futuri senatori sarebbero sindaci e consiglieri comunali che svolgono il lavoro senatoriale a titolo gratuito) che a mio avviso avrebbero tempi di lavoro ridotti per svolgere le loro funzioni senatoriali che sono importanti per la comunità; è normale che sia loro dato del tempo limitato poiché si troverebbero a dover svolgere una doppia funzione: quella di senatori e quella ottenuta attraverso le elezioni dei cittadini (sindaci e consiglieri comunali), ma sarebbe davvero meglio concentrare due funzioni nelle mani dello stesso soggetto o si rischierebbe forse di creare un malfunzionamento del sistema?

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  7. La riforma costituzionale proposta presenta diverse novità e punti favorevoli, ad esempio spartisce il bicameralismo perfetto, la Camera voterà la fiducia al governo e di fatto, tranne alcune rarissime eccezioni, il Senato avrà solo un potere consultivo sulle leggi; ad oggi questo è possibile, perché la democrazia vigente è ormai matura e consolidata, non ha più bisogno di un controbilanciamento delle due camere a funzione di controllo della democraticità. Questa spartizione permetterà di rendere i processi legislativi più veloci, contrariamente alle lunghe procedure imposte precedentemente.
    Ridurre i senatori significa un dispendio minore dei soldi statali, che possono essere investiti per altri settori della spesa pubblica
    I senatori verranno eletti dai consigli regionali, tenendo conto della posizione degli elettori, questo permetterà una maggiore rappresentanza degli enti locali in parlamento.

    La proposta è quella di un’azione di svecchiamento di vecchi assetti e procedure.

    Rimane la questione del PdR, che potrebbe essere eletto dal partito di maggioranza relativa, il che può presentare un punto di criticità della riforma, non trascurabile.
    Il Presidente della Repubblica è una figura di garanzia, di carattere rappresentativo a livello nazionale e internazionale, che dovrebbe essere eletto grazie ad un ampio consenso, per rendere effettiva la sua funzione. A questo punto sorge spontaneo chiedersi quanto si possa giudicare rappresentativo se eletto solo dal partito di maggioranza relativa…

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  8. Buona sera, se fosse oggi il referendum confermativo io sarei contro perché il Senato verrebbe "riformato" da un numero elevato di consiglieri regionali i quali non concederanno più la fiducia al governo. Questo secondo me è un problema perché tutti i parlamentari dovrebbero porre la fiducia al governo e non solo la camera come prevede il decreto legge. Infatti Camera e Senato per questa riforma non avranno più lo stesso peso specifico nel processo legislativo.La Camera come prevede la riforma assumerà il ruolo di unica camera politica ,ovvero concederà e revocherà la fiducia al governo.
    Infine non sono d'accordo con questo referendum perché andrà a cambiare i compiti del senato, il quale non dovrà più revisionare una legge sottoposta dalla camera e ciò potrebbe rappresentare un problema.
    Luca Ceretto

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  9. La riforma costituzionale proposta presenta diverse novità e punti favorevoli, ad esempio spartisce il bicameralismo perfetto, la Camera voterà la fiducia al governo e di fatto, tranne alcune rarissime eccezioni, il Senato avrà solo un potere consultivo sulle leggi; ad oggi questo è possibile, perché la democrazia vigente è ormai matura e consolidata, non ha più bisogno di un controbilanciamento delle due camere a funzione di controllo della democraticità. Questa spartizione permetterà di rendere i processi legislativi più veloci, contrariamente alle lunghe procedure imposte precedentemente.
    Ridurre i senatori significa un dispendio minore dei soldi statali, che possono essere investiti per altri settori della spesa pubblica
    I senatori verranno eletti dai consigli regionali, tenendo conto della posizione degli elettori, questo permetterà una maggiore rappresentanza degli enti locali in parlamento.

    La proposta è quella di un’azione di svecchiamento di vecchi assetti e procedure.

    Rimane la questione del PdR, che potrebbe essere eletto dal partito di maggioranza relativa, il che può presentare un punto di criticità della riforma, non trascurabile.
    Il Presidente della Repubblica è una figura di garanzia, di carattere rappresentativo a livello nazionale e internazionale, che dovrebbe essere eletto grazie ad un ampio consenso, per rendere effettiva la sua funzione. A questo punto sorge spontaneo chiedersi quanto si possa giudicare rappresentativo se eletto solo dal partito di maggioranza relativa…

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