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venerdì 22 gennaio 2016

IL GIOCO PIU' BELLO...

Per la classe 2^ linguistico

LEGGERE: F. Semprini, Il gioco più bello? Fare acquisti. Esplode la mania "Shopkins", "La Stampa", 21.1.2016, p. 25.

ARTICOLO DI OPINIONE: Ripensando alla tua infanzia, quali giochi sono stati per te significativi e perché ? Che cosa ne pensi della nuova tendenza descritta nell'articolo e dello slogan Once you shop, you can't stop? Quali sono secondo te i motivi del successo di questa linea di giocattoli?


3 commenti:

  1. “Once you shop, you can’t stop!”, questo è lo slogan alla base degli shopkins, piccoli pupazzi che vivono nel mondo dello shopping. Questi possono essere frutti, verdure, prodotti per la pulizia della casa o vestiti. “Che cos’hanno di speciale? Perché piacciono così tanto alle bambine?” Vi chiederete. Non hanno proprio niente di speciale, ma alle bambine che li collezionano piace immedesimarsi nelle loro mamme e immaginare di fare shopping. Potrebbero sembrare solo piccoli giocattoli per bambini, ma in realtà nascondono un significato molto profondo poichè sono, infatti, lo specchio della nostra società. Il mondo in cui viviamo comunica in ogni momento messaggi sbagliati e molto dannosi, che possono segnare profondamente l’anima dei più piccoli, dei bambini. Ogni giorno non si fa altro che comunicare l’importanza del dare risalto alle apparenze, al possedere più o meno oggetti, al tralasciare ciò che è davvero importante. I giocattoli di una volta, le bambole di pezza che avevano le nostre mamme per esempio, rappresentavano tutt’altro, erano le compagne di giochi dei bambini che desideravano solo giocare il più possibile. Questi pupazzi non fanno altro che accelerare la crescita dei bambini, facendoli diventare impazienti di diventare adulti e di poter comprare più cose possibili, ma siamo davvero sicuri che questo possa rendere felici? Ma, se da una parte, molti di questi giocattoli vengono venduti è perché molti genitori li comprano per i loro figli, dall’altra i produttori di giocattoli si adeguano alla richiesta per venderne il più possibile. Tuttavia, in questo caso il crollo morale della società non deve stupire nessuno, i bambini devono poter giocare con giochi adatti a loro, senza atteggiarsi ad un’età che non è loro. Anch'io da piccola collezionavo dei pupazzetti che erano semplici animali e adoravo immaginare di dovermi prendere cura di loro. Solo adesso, però, mi accorgo di come questi semplici giocattoli venduti in bustine all’edicola abbiano rappresentato i miei sogni di bambina. Il segreto dei giocattoli non è il loro aspetto ma sono i sogni e i sentimenti che riescono a generare in ogni bambino: l’onestà, l’amicizia, la lealtà non possono essere prese in mano.

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  2. Pensando alla mia infanzia i ricordi sono pochi e sfocati, ci sono però momenti che non dimentichi. Rivivo con piacere i pomeriggi dove semplici animaletti mi facevano sognare, e immaginare mondi fantastici. Ma non solo, perché ovviamente tutti i bambini hanno delle passioni e la mia era, ed è, il calcio. L'album dei calciatori era ormai una routine, ogni anno arrivavo a maggio con poche figurine rimanenti e il divertimento nel scambiarle con i miei compagni era immenso. Collezionare le figurine dei miei idoli mi faceva sognare, passavo i pomeriggi a immaginare che anche io da grande avrei avuto la mia figurina, e tutto questo mi rendeva felicissima. Pensando con più impegno, ricordo le tendenze che uscivano annualmente in edicola. Essendo prodotti nuovi e alla moda attraevano noi ragazzi, ma ora non saprei spiegare cosa rendesse così irresistibile il nuovo giocattolo uscito in commercio. Ovviamente con il passare del tempo la moda cambia, e anche nel settore dei giocattoli nascono nuove idee che in pochi mesi diventano l'ossessione di milioni di bambini. Leggendo l'articolo che descrive la nuova tendenza dei "Shopkins", e al suo slogan "Once you shop, you can't stop", non riesco a darmi una spiegazione del perché le bambine amino così tanto questi personaggi che vivono nel mondo dello shopping, forse, come durante la mia infanzia diversi giocattoli mi hanno conquistato per la loro originalità, anche oggi le bambine sono conquistate da questi personaggi che animano i loro pomeriggi e le portano in un mondo fantastico, dove hanno la possibilità di fare shopping proprio come le loro mamme! Continuo però a credere che questi pupazzetti siano una moda passeggera, poiché nel mondo in cui viviamo esistono solo le apparenze. Presto con l'arrivo di un nuovo articolo le bambine si dimenticheranno facilmente degli "Shopkins", perché? Semplice, non saranno più di moda!

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  3. Per un bambino giocare vuol dire sognare ad occhi aperti ed è l’attività più seria che possa esistere a quell’età.
    Attraverso il gioco il bambino esprime i suoi bisogni e i suoi desideri, ma anche cresce e si afferma. Inoltre giocare è fondamentale per liberare la creatività che c’è in ognuno di noi; infatti, giocando, creiamo un mondo tutto nostro e ci allontaniamo dal mondo esterno, a volte è utile per allontanarsi da qualcosa che non ci piace, penso sia capitato a tutti.
    Chi di noi non è stato sommerso da piccolo dai cosiddetti giocattoli intelligenti che dovrebbero stimolare le nostre capacità logiche e di apprendimento? Peccato che tra tutti questi , il mio giocattolo preferito non ci fosse. Per divertirmi mi bastavano un po’ di Pongo e tanta fantasia, con tanta rassegnazione di mia mamma che si lamentava di trovare pezzettini colorati e ormai secchi dappertutto. Ma io ero contento perché, con i miei cuginetti, creavamo piccoli personaggi e addirittura dei piccoli villaggi. Spesso ci davamo un tema: un giorno era creare il mostro più brutto, un altro giorno era creare una navicella spaziale, un altro la macchina più bella etc etc. e così passavano le giornate. Sono impazzito del tutto quando la Das mise in commercio dei tipi di pongo particolari: c’era quello compatto rosa che poteva rimbalzare, quello fosforescente che si vedeva al buio, ma quello PAZZO era il mio preferito, perché poteva assumere le forme più strambe. Tutto ciò poteva sembrare noioso, tant’è che spesso mi chiedevano: “Perché non giochi anche con qualcos’altro? Hai un cesto pieno di tanti altri giochi!”. Ed io, sempre, rispondevo che pigiare un tasto per ascoltare il suono della pecora o della mucca, o che estrarre un qualche ossicino da un povero scheletro non mi divertiva. Sono ancora convinto che i giochi più semplici siano quelli più stimolanti. Oggi, però, il modo di giocare e i giocattoli stessi sono cambiati: i grandi marchi di giocattoli , pubblicizzano molti dei loro prodotti definendoli propedeutici alla crescita e creano vere e proprie manie legate ad alcuni di essi. Al grido di “collezionali tutti”; infatti partono le corse più sfrenate allo shopping di tali prodotti. Ad esempio, è dei nostri giorni la nuova mania degli Shopkins, accompagnata dallo slogan “Once you shop, you can’t stop!”. Gli Shopkins, personaggi simpatici e colorati, vivono nel mondo dello shopping. Sono divisi in categorie (party, bakery, pantry, frozen food, fruit and veg, health and beauty, baby, ecc) e si possono trovare quelli comuni, rari, ultra rari ed esclusivi. Questi pupazzetti sono diventati così il desiderio di migliaia di bambine che vogliono collezionarli tutti . Ma quanto è propedeutico incentivare l’acquisto frenetico di questi prodotti? Bisogna che i genitori stiano molto attenti perché, a mio parere, è molto sottile la linea che separa il gioco per divertimento dall’acquisto seriale che di divertente non ha più niente!



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